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Vulvovaginite: cos'è e come si cura

di Violeta Benini - 11.01.2023 Scrivici

vulvovaginite
Fonte: shutterstock
Vulvovaginite: Perché viene la Vulvovaginite, come si diagnostica, quanto dura e quali sono i rimedi. Sintomi e rimedi della vulvovaginite non infettiva

Vulvovaginite

Non sempre il prurito e/o il bruciore alla vulva, la parte esterna dei genitali femminili, o alla vagina sono causati da infezioni batteriche o fungine. Esistono moltissime cause che possono causare una infiammazione con i sintomi simili a una infezione. I sintomi che si avvertono sono bruciore, prurito, dolore, senso di tensione, spesso possono esserci ragadi (piccoli taglietti della pelle) o eritemi, arrossamenti e gonfiore. La vulvovaginite non infettiva può anche essere causata dal contatto con materiali irritanti, da sostanze allergeniche o irritative, ma anche cambiamenti del proprio corpo che portano a reagire in maniera diversa a indumenti, saponi, e altre sostanze cui siamo abituati.

In questo articolo

Perché viene la vulvovaginite?

Le varie cause potrebbero essere:

  • Abiti e body troppo attillati (jeans stretti, non usare biancheria intima, cerniere di ferro sui pantaloni
  • Biancheria sintetica (nylon, lycra)
  • Uso di carta igienica oleosa o profumata
  • Uso di assorbenti, assorbenti interni o proteggislip sintetici o poco traspiranti (contenenti cellulosa)
  • Abuso di sostanze topiche (spray deodoranti, cere o creme depilatorie, detergenti aggressivi, creme antifecondative, lavande vaginali non adeguate o ripetute)
  • Farmaci per trattare forme infettive come creme antibiotiche o antimicotiche
  • Detersivi per la biancheria
  • Contraccettivi di barriera (profilattico sia maschile che femminile)
  • Andare in bicicletta
  • Fare il bagno in acqua contenente cloro
  • Rapporti sessuali traumatici (passionali) o sporadici
  • Traumatismi dovuti a interventi chirurgici o all'uso di pessari per il prolasso
  • Gravidanza
  • Ciclo mestruale
  • Incontinenza urinaria
  • Obesità
  • Eccessiva sudorazione o forte leucorrea
  • Dieta povera di acidi grassi essenziali (alterazione della barriera cutanea)
  • Fattori psicosomatici
  • Patologie concomitanti (diabete, immunodepressione)
  • Terapie antibiotiche
  • Scarsa igiene intima.

I sintomi della vulvovaginite

Quando si hanno questi sintomi:

  • bruciore,
  • prurito,
  • dolore,
  • senso di tensione,

si deve prima escludere che sia in atto una infezione Quindi dopo la visita ginecologica e i tamponi vaginali negativi che escludono una infezione si può trattare la vulvovaginite da contatto con i farmaci adeguati.

Spesso queste infiammazioni vengono prese per infezioni e curate con antibiotici o antimicotici peggiorando la situazione.

Nell'attesa di avere una buona diagnosi si deve cercare di capire se qualcosa è cambiato, come ad esempio un detergente intimo oppure quello per i vestiti, se ci sono fonti di stress, e altre cause presenti nella lista.

Vulvovaginite, come curarla

Sia nel caso sia una infezione o una infiammazione:

  • si devono usare slip di cotone bianco non stretti
  • pantaloni o gonne che lascino prendere aria e non stringano sul perineo
  • usare il meno possibile il sapone intimo ma lavarsi spesso
  • asciugarsi per bene tamponando e non strusciando (sia che si usi la carta o l'asciugamano)
  • evitare di usare farmaci o creme nella speranza che possano aiutare, se non sono quelli adatti possono anche peggiorare la situazione
  • evitare i rapporti sessuali
  • evitare di toccarsi o grattarsi
  • cercare di tenere i genitali non coperti
  • usare assorbenti anallergici o la coppetta vaginale

Ci sono comunque dei rimedi naturali che possono alleviare i sintomi e aiutare nella guarigione e non creano peggioramenti nel caso sia una infezione batterica o fungina. Si possono fare degli impacchi con l'argilla verde ventilata e dopo applicare l'olio di iperico o di calendula, o entrambi. La lubrificazione con un oleolito può proteggere la pelle dallo sfregamento aiutandola a guarire, nonché si sommano le proprietà benefiche di queste due piante.

Per quanto riguarda le ragadi si possono usare delle creme a base di acido ialuronico che aiutano la cicatrizzazione della pelle e delle mucose o una crema a base di fitostimoline.

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