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Utero setto: sintomi e come si interviene

di Francesca Capriati - 13.04.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Utero setto: i sintomi e quali sono le possibilità di una gravidanza. Quando si opera e cosa comporta l'utero setto in gravidanza

In questo articolo

Utero setto

L'utero setto è un'anomalia congenita caratterizzata dal fatto che una membrana corre lungo il centro dell'utero, dividendolo, di fatto, in due parti. Questa membrana, chiamata setto, può variare in spessore e lunghezza: inizia nella parte superiore dell'utero e può estendersi alla cervice e occasionalmente anche alla vagina. Si tratta di una malformazione congenita che ha origine sin dalla gestazione: in gravidanza i due dotti mulleriani si fondono insieme per formare la cavità uterina, nell'utero setto invece i due dotti non si sono fusi e hanno creato una membrana di tessuto al centro dell'utero. Ma come ci si accorge di avere l'utero setto e cosa comporta, soprattutto se si sta programmando una gravidanza?

Utero setto, i sintomi

Cosa comporta l'utero setto? Può causare qualche sintomo, ma più spesso non si manifesta in alcun modo e ci si renderà conto del problema dopo essere rimasta incinta o aver vissuto aborti spontanei ripetuti. 

Alcuni possibili sintomi di un utero setto sono:

  • Aborti frequenti
  • Mestruazioni dolorose
  • Dolore pelvico
  • Aumento del rischio di endometriosi.

Con l'utero setto si possono avere figli?

Avere un utero setto non non causa complicazioni di salute a lungo termine e non impedisce di restare incinta e di portare avanti una gravidanza con successo. Tuttavia, può aumentare il rischio di aborto spontaneo ed è una possibile causa di aborti ripetuti. Gli studi mostrano che il tasso di aborto spontaneo nelle donne con un utero setto è di circa il 35%, contro un tasso di interruzione spontanea di gravidanza nelle donne con un utero regolare compreso tra il 10% e il 20% circa.

Utero setto, quando operare

L'utero setto non richiede sempre un intervento chirurgico e si può attendere monitorando la situazione per un certo tempo.

Ovviamente se si decide di risolvere il problema, solo un intervento chirurgico può essere davvero efficace: l'intervento prevede il taglio o la rimozione del setto.

L'intervento più comune ed efficace si chiama metroplastica isteroscopica, una procedura ambulatoriale che dura circa un'ora.

Si procede attraverso la cervice per arrivare nell'utero e tagliare e rimuovere il setto, il tessuto che divide l'utero.

Dopo l'intervento chirurgico per riparare un utero settato, la probabilità di aborto spontaneo diminuisce: studi mostrano che il tasso di gravidanza dopo la metroplastica isteroscopica è di circa il 65%.

La maggior parte dei medici consiglia di attendere due mesi dopo l'intervento chirurgico per iniziare a provare a rimanere incinta.

Utero setto e gravidanza

Cosa comporta l'utero setto in gravidanza? Anche se è possibile avere una gravidanza normale con un utero setto, bisogna sapere che ci sono alcuni rischi:

  • Basso peso alla nascita
  • Nascita pretermine
  • Travaglio prematuro
  • Il bambino podalico, perché il feto ha meno spazio per ruotare a testa in giù a causa della forma irregolare dell'utero.
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