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Perimenopausa
La perimenopausa inizia diversi anni prima della menopausa vera e propria. È il momento in cui le ovaie iniziano gradualmente a produrre meno estrogeni. Di solito, comincia verso i 40-45 anni e può essere caratterizzata da segnali e sintomi specifici: saperli riconoscere è importante per affrontare con serenità ed energia questa fase delicata della vita o capire quando è il caso di chiedere consiglio al proprio medico.
Cos'è la perimenopausa
Stando a quanto spiegano le Linee Guida AOGOI, la perimenopausa è il periodo intorno alla menopausa da 2-10 anni prima fino a 12 mesi dopo la cessazione del ciclo. Negli ultimi 1-2 anni di perimenopausa, il calo degli estrogeni accelera. In questa fase, molte donne presentano i sintomi della menopausa.
Perimenopausa e modificazioni del ciclo mestruale
Tra i sintomi della perimenopausa più significativi ci sono le modificazioni del ciclo mestruale, nella quantità e nella frequenza. Generalmente, il 90% delle donne va incontro a 4-8 anni di irregolarità del ciclo, prima della menopausa. Queste alterazioni sono frequenti nel periodo di transizione menopausale, e a provocarle è principalmente l'anovulazione o la riduzione del numero dei cicli ovulatori.
Si possono presentare diversi tipi di alterazione del ciclo mestruale:
- riduzione della quantità di flusso (inferiore a 20 ml)
- aumento della quantità di flusso (superiore a 40 ml)
- flusso della durata di meno di 2 giorni o più di 4 giorni
- intervallo di ciclo ridotto a meno di 7 giorni o superiore ai 28 giorni
- amenorrea
Nelle donne in perimenopausa che presentano anomalie del flusso mestruale è, tuttavia, importante escludere ogni altra condizione di sanguinamento che non sia riconducibile ad alterazioni di origine endocrina, sottoponendosi a esami come una ecografia transvaginale. In caso ci sia una riduzione del flusso mestruale o del numero dei cicli, è invece necessario escludere una gravidanza in corso, qualora ve ne sia il sospetto.
Altri sintomi della perimenopausa
Innanzitutto, è importante sapere che i sintomi della perimenopausa variano di donna in donna.
Stando a quanto riporta il Manuale MSD, questi possono essere assenti, modesti, moderati o gravi, e possono durare da sei mesi a circa dieci anni, a volte anche di più. Ecco quali sono i campanelli che avvertono dell'entrata in menopausa.
- Vampate di calore. Sono il sintomo più frequente della perimenopausa dopo le alterazioni del ciclo mestruale. Interessano dal 75 all'85% delle donne, facendo la loro comparsa solitamente, prima dell'interruzione del ciclo. Possono durare in media circa 7,5 anni, ma anche più di 10. La buona notizia è che intensità e frequenza diminuiscono con il passare del tempo.
- Sbalzi d'umore, irritabilità, sonno irregolare. I cambiamenti dell'umore si osservano nel 10% delle donne in perimenopausa. Questi sbalzi, così come mancanza di sonno e irritabilità non sono condizionati solo dalla carenza di progesterone, ma anche dallo stile di vita della donna. Inoltre, possono essere determinate anche dalle vampate di calore e dalla sudorazione notturna.
- Stanchezza e calo di energia. Sintomi come stanchezza, dolori muscolari e calo di energia possono essere frequenti in questo periodo, per la graduale carenza di estrogeni e di progesterone collegati a una riduzione della massa muscolare. Per questo è importante fare regolarmente attività fisica.
- Difficoltà di attenzione e di memoria. Oltre alla stanchezza diffusa, si possono manifestare anche una maggiore difficoltà di concentrazione e memoria e mal di testa frequenti.
- Calo del desiderio sessuale. Anche il desiderio sessuale può subire alterazioni in questo periodo, soprattutto se si è sotto stress.
- Variabilità e aumento di peso, da contrastare con regolare attività fisica, alimentazione sana e controllo del peso corporeo.
- Assottigliamento della pelle e dei capelli, ancora una volta per la ridotta produzione di ormoni.
- Disturbi dell'apparato genito-urinario, come secchezza vaginale o cistiti più frequenti.
Come vivere più serenamente la perimenopausa
Secondo alcuni studi, mantenere uno stile di vita sano può avere un impatto positivo nella vita della donna in questo periodo delicato, mentre alcol e fumo di sigaretta possono influire negativamente sui sintomi secondari della premenopausa.
Secondo Gianalfredo Franzoni, medico dell'Unità dell'Unità di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas San Pio X, può essere utile intervenire con terapie che consentono di limitare i cambiamenti negativi di questo momento fisiologico. Oltre a quelle ormonali, Franzoni suggerisce anche terapie che utilizzando integratori, che favoriscono il rallentamento dell'invecchiamento cutaneo, cerebrale e sistemico.