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In India le donne espongono i loro calendari mestruali

di Francesca Capriati - 05.09.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La campagna sui calendari mestruali in India, Period Chart, incoraggia le donne a parlare delle mestruazioni per combattere pregiudizio e tabù

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Campagna sui calendari mestruali in India

Sunil Jaglan, direttore della Selfie with Daughter Foundation, spiega "Quando mia figlia ha cominciato a crescere ho percepito che aveva bisogno di parlare apertamente in famiglia del ciclo mestruale, di avere con noi una conversazione aperta e sincera, senza tabù". Da qui è nata l'idea della campagna Period Chart, che incoraggia le donne indiane ad esporre sulle pareti delle loro case i calendari mestruali.

Il ciclo mestruale: un tabù

Il ciclo mestruale in India, così come in molti altri Pesi, è ancora argomento tabù, fonte di imbarazzo e silenzio, ma anche di di pregiudizio e misoginia che escludono le donne da diversi aspetti della vita socio-culturale.

In molte parti dell'India, le mestruazioni sono ancora considerate un argomento sporco e impuro, da non affrontare: le donne, durante i giorni del ciclo, vengono spesso escluse da eventi sociali e molte ragazze e donne sono soggette a restrizioni nella loro vita quotidiana.

Ad esempio non possono entrare nella stanza della "puja" - il luogo dedicato alla preghiera e alla meditazione - e in alcune zone rurali non possono entrare nemmeno in cucina.

Questo approccio ha un grande impatto sulla vita delle giovani donne indiane, soprattutto su quelle che crescono in ambienti sociali più isolati e meno evoluti: basti pensare che il 23% delle ragazze in India abbandona la scuola quando iniziano le mestruazioni.

Fondamentale, quindi, abbattere i tabù e i falsi miti legati al ciclo, per consentire un dialogo aperto e una maggiore informazione sull'argomento. Permettere alle ragazze di parlare delle mestruazioni in famiglia, ma anche con le proprie insegnanti, significa non solo fare un passo in avanti verso l'abbattimento di barriere e discriminazioni di genere, ma anche verso il miglioramento delle condizioni igieniche personali, della salute riproduttiva e dell'emancipazione.

La campagna Period Chart

L'idea dei calendari mestruali è nata due anni fa dalla mente di Sunil Jaglan, il direttore della Selfie with Daughter Foundation - dal nome di una campagna del 2015 in cui invitava i padri a inviare selfie con le loro figlie.

Come spiega la BBC i primi grafici sono apparsi in alcuni villaggi nei distretti di Nuh e Jind di Haryana e da allora la campagna si è diffusa in sette stati indiani con la partecipazione di circa 1.000 donne.

Anju Panghaal del villaggio di Mandkola nel distretto di Palwal di Haryana racconta che le mestruazioni non erano un argomento di cui poteva facilmente discutere prima:

Questo è il modo in cui siamo state cresciute: ci sentiamo imbarazzate anche quando acquistiamo assorbenti. Ci sono miti legati al ciclo, alle donne, ad esempio, non è permesso toccare i sottaceti o visitare i templi

All'inizio della campagna, racconta Jaglan, furono distribuiti 2.800 grafici ma solo il 30% dei calendari venne messo nelle case. Oggi le cose vanno meglio, anche grazie alla spinta che le stesse ragazze pioniere della campagna hanno dato, coinvolgendo madri, sorelle, amiche.

Non è stato facile, raccontano: alcuni familiari strappavano i calendari dalle pareti di casa, altri ironizzavano. Ma molte ragazze, invece, hanno scoperto una inaspettata solidarietà da parte della famiglia.

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