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Dopo un aborto spontaneo, quando arriva il ciclo?

di Elena Berti - 05.11.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Molte donne si chiedono, dopo un aborto spontaneo, quando arriva il ciclo. Dipende da quando si è interrotta la gravidanza e da altri elementi.

Dopo un aborto spontaneo, quando arriva il ciclo?

Purtroppo non tutte le gravidanze giungono a termine: alcune, per ragioni diverse, si interrompono da sole nelle prime settimane e, in casi più tragici, a gestazione inoltrata. Nel primo caso si parla di aborto spontaneo, e molte coppie si chiedono quando poter provare a concepire di nuovo. Dopo un aborto spontaneo, quando arriva il ciclo?

In questo articolo

Perché capita un aborto spontaneo

Per aborto spontaneo si intende un'interruzione della gravidanza non volontaria, più frequente nelle prime 12 settimane di gestazione. I motivi possono essere diversi, anche se non è del tutto chiaro. Quel che è certo, è che non può essere causato da ragioni emotive, da uno shock o da stress, e nemmeno da piccoli traumi: scivolare per strada non fa interrompere una gravidanza. Altri traumi fisici importanti, invece, possono concorrere all'aborto

Il più delle volte, però, se l'aborto si verifica entro le prime 12 settimane le cause sono da ricercare in un problema stesso dell'embrione/feto, che potrebbe avere un difetto genetico o una malattia ereditaria. Più avanti i motivi per cui una gravidanza si interrompe possono essere diversi, come infezioni gravi, anomalie agli organi produttivi, problemi di salute della gestante, uso di droghe o ancora lesioni gravi. 

Cosa succede al corpo in caso di aborto

Una piccola parte degli aborti spontanei avviene senza che la donna se ne accorga: questo perché l'ovocita fecondato ha provato a impiantarsi nell'utero ma qualcosa, successivamente, è andato storto. Il tutto dura così poco tempo che, al momento della perdita ematica e in assenza di un test positivo, si pensa spesso a un banale ritardo. Altre volte invece, inizia con una perdita ematica quando si sa già di essere in attesa: è l'ecografia a stabilire se si è di fronte a un aborto o no. 

Sintomi dell’aborto spontaneo

Una donna con un aborto spontaneo in corso può riconoscerlo da alcuni sintomi.

Il primo di tutti è, appunto, la perdita ematica: il sangue è rosso vivo o scuro, inizialmente poco, poi via via più abbondante, in alcuni casi sono presenti anche coaguli e/o filamenti. Il sanguinamento è spesso accompagnato da crampi, segno che l'utero sta espellendo i residui della gravidanza

In alcuni casi, l'utero fa il suo lavoro da solo e non c'è bisogno di intervenire. In altri casi, purtroppo, è necessario intervenire medicalmente tramite aspirazione (entro le 12 settimane) o con strumenti chirurgici (tra le 12 e le 20 settimane). 

Quando torna il ciclo dopo un aborto?

Il ciclo mestruale dopo un aborto si stabilizza in tempi diversi a seconda delle situazioni. Se avete subito un aborto nei primi giorni della gravidanza è molto probabile che il corpo si rimetta in moto subito, arrivando all'ovulazione circa due settimane dopo. Quindi, se l'interruzione di gravidanza è stata precoce e senza conseguenze, contate 4-6 settimane dalla fine del sanguinamento

Se però l'aborto è avvenuto alla fine del primo trimestre o all'inizio del secondo, a causa dei cambiamenti ormonali subiti dal corpo per la gravidanza il ciclo potrebbe impiegare più tempo per tornare, anche un paio di mesi dopo. 

Si può restare incinta dopo un aborto?

Restare incinta dopo un aborto spontaneo è possibile: non c'è nessun motivo per riprovarci e non c'è motivo di pensare che accadrà di nuovo. La voglia però di provare subito a concepire di nuovo dipende molto dalla coppia e dalla donna che ha subito l'interruzione di gravidanza involontaria. È importante, infatti, ascoltare il proprio corpo ma anche la propria mente. 

Il ciclo dopo una aborto spontaneo torna generalmente già dopo un mese, in particolare se la gravidanza era agli inizi. Se la gestazione era più avanzata potrebbe impiegare un po' di più per via degli ormoni (Beta hCG e progesterone), ma niente - previo ok del medico - vieta di riprovarci non appena ci si sente di farlo.

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