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Perdite bianche vaginali: perché compaiono in gravidanza e durante il ciclo?

di Ostetrica Barbara Colombo - 18.09.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Perdite bianche in gravidanza o prima del ciclo. Scopriamo il perché di queste perdite vaginali che spesso appaiono durante l'ovulazione e i nove mesi

In questo articolo

Perdite Bianche

L'esperienza di trovarsi con delle perdite bianche vaginali di varie consistenze riguarda molte donne, direi la quasi totalità, e molte di noi sono disorientate sul fatto di fare o meno degli approfondimenti diagnostici. Inoltre, numerose domande sui social riguardano proprio questo particolare argomento, e allora tramite questo articolo voglio essere più chiara possibile a riguardo, in modo da risolvere il più possibile i dubbi. Analizzeremo una per una le condizioni più comuni in cui possono riscontrarsi perdite bianche e in conclusione vorrei darvi qualche indicazione su come distinguere perdite fisiologiche da perdite derivanti da infezioni batteriche o da alterazione delle flora vaginale.

Video: Perdite bianche vaginali in gravidanza e non

Perdite bianche e ovulazione

Come tutte sappiamo esiste un periodo del ciclo mestruale in cui siamo più fertili, e questo è proprio il periodo dell’ovulazione. Per spiegare molto brevemente la fisiologia del ciclo mestruale, quello che accade in questo caso è una maggiore produzione di muco cervicale, di colore tendenzialmente trasparente o biancastro. Lo scopo di queste secrezioni è quello di favorire gli eventuali spermatozoi, nella risalita verso la fecondazione. Infatti, essendo l’ambiente vaginale estremamente inospitale per gli spermatozoi, avendo un PH molto basso ed agenti aggressivi, sarebbe impossibile per loro arrivare a destinazione. Allora accade che sotto la spinta ormonale viene prodotto questo muco molto filante, che forma dei veri e propri “canali percorribili” all’interno della vagina in cui gli spermatozoi transitano e riescono ad entrare con più facilità nel canale cervicale. Quindi potete dedurre che queste perdite vaginali bianche sono assolutamente fisiologiche, ma sono in quantità variabile e non necessariamente vengono viste dalla donna sulla mutandina o sulla carta igienica. Donne che prendono la pillola ad esempio non avranno questo tipo di perdita perché non avviene l’ovulazione, potrebbero averne altre che andremo in seguito ad analizzare. Se stiamo provando ad avere un bambino, quindi, è importante saper anche "leggere" la tipologia di muco cervicale nei vari giorni.

Perdite bianche prima del ciclo

Abbiamo visto prima che le perdite possono essere fisiologiche e sostanzialmente legate al setting ormonale, ovvero alla quantità e tipologia di ormoni presenti. Dopo l’ovulazione si ha una nuova modificazione degli ormoni circolanti e questo influenza il delicato equilibrio dell’area vaginale. Quindi è possibile che vengano prodotte queste perdite biancastre. In questo caso sono le donne che assumono la pillola a poterne vedere gli effetti. Infatti, molto spesso per tutto il periodo di assunzione presentano delle perdite biancastre da assunzione di estroprogestinici, che scompaiono nella settimana di sospensione, per poi ricomparire con il nuovo blister. Non va dimenticato che all’interno della nostra vagina esiste un lattobacillo, un batterio in tutto e per tutto, ma di quelli buoni: Il lattobacillo di Doderlein. Questo bacillo è il responsabile del mantenimento delle condizioni stabili all’interno della nostra vagina. Quindi dopo l’ovulazione, dopo che è stato prodotto del muco che favorisce gli spematozoi nella risalita è suo compito “ripulire” ciò che è stato lasciato (residui di muco, spermatozoi ormai non attivi, batteri provenienti dall’esterno ecc ecc). E lo fa producendo queste perdite biancastre che facilmente possono essere espulse.

Ritardo del ciclo e perdite bianche

Almeno una volta nella vita a tutte è capitato di avere un ritardo del ciclo, desiderato o meno, e questo ci porta ad avere molta più attenzione a cosa accade nell’area genitale rispetto alla vita quotidiana. In questo momento consideriamo la situazione di ritardo del ciclo e assenza di gravidanza, in seguito affronteremo infatti le perdite in gravidanza. Le perdite bianche in questo caso possono avere caratteristiche diverse, presentarsi in determinati momenti della giornata (principalmente la sera), essere più o meno abbondanti e spesso sono direttamente legate al motivo per cui il ciclo è in ritardo. Ad esempio, la presenza di cisti ovariche fa somigliare la situazione a quella delle donne che assumono la pillola, quindi possono presentarsi delle perdite costanti. Oppure, e ultimamente è la motivazione più frequente, una vita particolarmente frenetica e stressante può causare sia il ritardo del ciclo che le perdite.

Il motivo è molto semplice, il nostro corpo è un delicato equilibrio di ormoni, se l’ormone dello stress è particolarmente elevato esso va ad influire sulle aree del cervello responsabili della produzione degli ormoni delle gonadi (ovvero delle ovaie e dei testicoli). Elevati livelli di stress non rendono possibile la normale alternanza ormonale del ciclo ed ecco il ritardo. Inoltre una vita particolarmente stressante causa alterazioni della flora batterica vaginale, diminuendo la quantità di lattobacilli presenti o aumentando temperatura e pH che ne rendono impossibile la sopravvivenza, facilitando invece i batteri patogeni. Ecco quindi che il nostro corpo risponde con le perdite, per ripristinare l’equilibrio delicato e per segnalarci che qualcosa non sta andando come dovrebbe. Quindi è molto importante potersi garantire periodicamente del riposo, non solo per la nostra salute mentale ma anche per quella fisica, e in questo caso essere giovani o più grandi non ha alcuna rilevanza.

Perdite bianche inizio gravidanza

Perdite bianche in gravidanza, come interpretarle

Consideriamo ora il caso che il ritardo del ciclo sia dovuto ad una gravidanza iniziale. Come capire se sei incinta? Tra i primi sintomi molte donne riferiscono la comparsa di queste perdite biancastre, anzi lattiginose. All'inizio della gravidanza accadono degli sconvolgimenti ormonali che vanno ad interessare tutte le strutture corporee. In particolar modo sono gli estrogeni i responsabili di questi cambiamenti, che interessano anche la vagina e tutte le sue strutture (muscoli e tessuto epiteliale). A gravidanza iniziale in realtà l'origine e la causa delle perdite non è dissimile da tutte le condizioni affrontate in precedenza. Quindi è un sistema di "pulizia" ma è anche un sistema di difesa dalle aggressioni esterne e riflette la maggiore imbibizione dei tessuti (significa che i tessuti hanno più liquidi presenti al loro interno) causata dagli estrogeni.

Le perdite presenti ad inizio gravidanza possono cessare, o più probabilmente diminuire, col procedere della gravidanza oppure rimanere costanti, condizione conosciuta come leucorrea gravidica e che andremo ad affrontare tra un attimo.

Come dicevamo, la vagina è un organo che non è affatto sterile, viene colonizzato da diversi microorganismi alcuni buoni altri meno, come il lattobacillo di Doderlein. In questo caso però non è solo questa barriera difensiva a produrre delle perdite. Infatti le ghiandole cervicali e la trasudazione di siero dai vasi (che come abbiamo detto essere imbibiti e quindi con più liquidi presenti) contribuiscono alla diluizione delle normali perdite dovute all’azione dei lattobacilli. Il risultato finale è una perdita bianca molto liquida, simile al latte, continuativa durante la giornata e di quantità variabile da donna a donna. Questa perdita supporta la reazione dei lattobacilli per matenere il pH basso e ha quindi un’azione battericida contro molti microorganismi. Ma se questo meccanismo di difesa è comune a tutte le donne perché ve ne sono alcune che hanno più perdite di altre? In realtà tutto dipende dalla capacità di riassorbimimento delle mucose. Se sono molto cariche di liquidi ci metteranno più tempo a “smaltire” e quindi è più facile che vi siano più perdite rispetto a delle mucose che invece riescono a riassorbire velocemente le secrezioni. Ci tengo comunque a ribadire il fatto che queste perdite per quanto abbondanti e a volte fastidiose, in assenza totale di sintomi strani come pruriti o bruciori, sono assolutamente fisiologiche e quindi non è necessario nessun approfondimento diagnostico.

Perdite gialle in gravidanza

Nelle prime settimane di gravidanza è normale avere perdite vaginali inodori, di colore limpido o bianco lattiginosa. Le perdite gialle a inizio gravidanza vanno sempre tenute sotto controllo perché possono essere indice di un'infezione in corso, soprattutto se sono accompagnate da bruciore, prurito o cattivo odore.

Lo stesso vale per tutta la durata della gravidanza.

Nel terzo trimestre le perdite vanno sempre osservate e monitorate con attenzione. Cosa può farci sospettare che la perdita sia legata ad una perdita di liquido amniotico? Attenzione a non confonderle però con una leggera incontinenza: le perdite vaginali di colore giallo possono essere anche leggere perdite di urina.

 

Perdite rosa in gravidanza

Perdite rosa in gravidanza: che cosa significano? 

Le perdite da impianto possono caratterizzare i giorni a ridosso del concepimento, ma teniamo presente che possono continuare per le prime tre settimane.

Le perdite rosa possono, poi, verificarsi alla fine della gravidanza ed è il segnale che il corpo si sta preparando al travaglio

Perdite bianche dense o cremose

Arriviamo ora alle informazioni riguardanti le condizioni che possono suggerire la necessità di approfondire l’origine delle perdite. Vi sono alcune caratteristiche che possono farci sospettare che qualcosa si sia scostando dalla fisiologia. Innanzitutto dobbiamo considerare la comparsa di sintomi come pruriti, bruciori o odori diversi dal solito come campanelli di allarme. Inoltre potremmo vedere che le nostre perdite presentano delle caratteristiche anomale rispetto al solito: se sono bianche ma dense, quasi somiglianti a ricotta o latte cagliato molto probabilmente saremo in presenza di un’alterazione patologica della flora batterica vaginale. Tipicamente questa tipologia di perdita è causata da un fungo, anzi da più funghi appartenenti alla stessa famiglia: le Candide. Se invece le perdite sono più simile ad una crema leggera (perdonate il paragone culinario, somigliano molto a crema chantilly), quasi schiumose, e hanno un odore diverso dal solito potremmo essere in presenza di una vaginosi batterica oppure di un’infezione da Trichomonas vaginalis. In tutti questi casi, che siate in gravidanza oppure no, sia in età fertile che in menopausa è importante procedere ad una valutazione della tipologia di alterazione della flora batterica.

L’esame che viene fatto è un semplice tampone vaginale, in cui si analizzerà la composizione e le caratteristiche del secreto vaginale. È un esame poco invasivo e poco fastidioso ma importante, una volta individuato il responsabile dall’alterazione è possibile eliminarlo con la terapia specifica, evitando quindi l’assunzione di farmaci inutili.

Mi permetto di aggiungere un consiglio che influenza la condizione generale dell’organismo, e quindi anche le perdite bianche. È molto molto importante curare l’alimentazione. Un’alimentazione varia ed equilibrata consente di fornire tutti i nutrienti necessari sia al corpo, sia ai microorganismi che in esso lavorano, come il lattobacillo di Doderlein. In questo modo sarà garantito l’equilibrio e la fisiologicità delle perdite. Grossi sbilanciamenti nutrizionali verso i carboidrati e gli zuccheri complessi favoriscono la crescita di batteri patogeni che proprio di quello si nutrono, aumentando la possibilità di infezioni batteriche e fungine.

Le perdite vaginali possono essere di diversa natura ed assumere caratteristiche e colori differenti. A volte prima di una gravidanza possono essere piuttosto rade e marroni e prendono il nome di perdite da impianto e sono generate dallo stanziamento dell'ovulo fecondato nell'utero. Quando le perdite marroni si presentano prima del ciclo mestruale, si tratta di spotting e per capirne le cause il mio invito è di recarsi dal proprio ginecologo per un controllo approfondito. Lo stress, o l'assunzione della pillola anticoncezionale possono essere la causa della presenza di queste perdite marroni.

Perdite da impianto: come sono

L'impianto dell'embrione coincide quindi con il momento in cui termina il suo viaggio dalla tuba, dove è avvenuta la fecondazione, all'utero, dove risiederà per nove mesi. Tra i sintomi dell'impianto che vengono notati ci sono delle perdite rosso-marroncine.

Perdite bianche in menopausa

In concomitanza con l'arrivo della menopausa il calo degli estrogeni può provocare un calo della produzione di muco vaginale con conseguente secchezza.

Tuttavia non è infrequente avere delle perdite vaginali il che non deve preoccupare perché la produzione di muco serve a proteggere la mucosa vaginale e contrastare la secchezza, riducendo il rischio di infiammazione.

Ma se una perdita vaginale di colore bianco o trasparente non dovrebbe preoccupare, perdite maleodoranti, gialle, cagliate e che irritano e causano bruciore o prurito non vanno mai sottovalutate e vanno indagate, perché potrebbero essere spia di una candidosi o un'altra infezione.

La candidosi vulvovaginale è una delle cause più comuni di prurito e secrezione vulvovaginale. Il disturbo provoca i sintomi come prurito ed eritema, oltre che perdite biancastre di consistenza simile alla ricotta. La candidosi  non è considerata una malattia sessualmente trasmissibile, come la clamidia o la gonorrea ad esempio. Il responsabile della candidosi è il fungo candida albicans: la vagina contiene naturalmente un mix equilibrato di funghi, tra cui candida e batteri, alcuni dei quali agiscono per prevenire una crescita eccessiva di funghi.

Questo equilibrio può essere intaccato in alcune circostanze come:

  • Uso di antibiotici, che provoca uno squilibrio nella flora vaginale naturale
  • Gravidanza
  • Diabete incontrollato
  • Un sistema immunitario compromesso
  • Assunzione di contraccettivi orali o terapia ormonale che aumentano i livelli di estrogeni

Perdite bianche gelatinose

Durante tutto il ciclo mestruale di una donna il muco cervicale, e di conseguenze leggere perdite, sono fisiologiche e anzi stanno ad indicare, in base alla diversa consistenza, al diverso colore e abbondanza, in quale fase del ciclo ovulatorio ci troviamo. In particolare, le perdite bianche gelatinose cono generalmente presenti durante i giorni fertili e quindi sono un interessante segnale utile per chi sta provando a concepire un bambino.

La presenza di perdite vaginali bianche, spesso descritte come somiglianti alla ricotta, può sollevare preoccupazioni ed è importante notare che queste secrezioni possono avere diverse cause, ad esempio questo tipo di perdita può essere causato da un'infezione fungina, come la candida o infiammazioni del collo dell'utero o altre cause.

Se si hanno dubbi sulla consistenza o l'odore, è consigliabile consultare un ginecologo o un medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un esame medico per determinare la causa esatta delle secrezioni e stabilire il trattamento appropriato, se necessario.

Perdite bianche dopo il ciclo

La presenza di perdite bianche dopo il ciclo mestruale è un fenomeno comune e generalmente non dovrebbe destare preoccupazioni. Queste secrezioni possono avere diverse cause ed essere influenzate da vari fattori, tra cui fluttuazioni ormonali e cambiamenti fisiologici.

Dopo il periodo mestruale, il corpo può produrre secrezioni bianche come parte del processo naturale di pulizia dell'utero e della vagina. Questo aiuta a eliminare eventuali residui di flusso mestruale e a mantenere l'ambiente vaginale sano.

Anche l'uso eccessivo di detergenti o prodotti profumati nella zona genitale può alterare il pH vaginale e portare a secrezioni anomale.

Domande e risposte

Domande e risposte

Che cosa sono le perdite bianche?

Le perdite vaginali bianche sono assolutamente fisiologiche, soprattutto nel periodo dell'ovulazione. Lo scopo di queste secrezioni, che si presentano sotto forma di muco cervicale, è di favorire gli eventuali spermatozi nella fecondazione della cellula uovo.

Che cosa sono le perdite bianche in gravidanza?

In gravidanza le perdite possono aumentare a causa della produzione di vari ormoni e entro certi limiti sono un fenomeno normale definito leucorrea gravidica.

Che cosa sono le perdite bianche a inizio gravidanza?

Le perdite bianche a inizio gravidanza hanno il compito di "pulire" ma anche di difendere l'utero e il feto dalle aggressioni esterne. Le perdite possono cessare o diminuire, col procedere della gravidanza oppure rimanere costanti, condizione conosciuta come leucorrea gravidica

Perdite bianche: quando preoccuparsi?

Se le perdite sono accompagnate da prurito, bruciori, odori sgradevoli e sono più dense, molto probabilmente potrebbe esserci un'alterazione patologica della flora batterica vaginale. In questo caso consigliamo un controllo medico o un tampone vaginale

Che cosa sono le perdite bianche gelatinose?

Se le perdite sono di colore bianco e gelatinose, sono il segnale di un elevato quantitativo di estrogeni. Questi ormoni sono presenti soprattutto nel periodo dell’ovulazione, una delle cause principali di questo genere di secrezioni.

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