di Antonella Dilorenzo
Può capitare che una coppia desideri tanto un bambino e che il loro sogno non sia soddisfatto. Può capitare che la donna sia in perfetta forma, feconda abbastanza, ma che il piccolo stenti ad essere concepito.
Il problema, a quel punto, può derivare dall’infertilità del suo partner. L’infertilità maschile è una delle cause più diffuse di mancato concepimento è può avere numerose ragioni. Sicuramente, anche le motivazioni esterne e complicazioni d’infezioni e malattie fanno la loro parte.
Come migliorare sperma e spermatozoi
Alcune cause infertilità maschile
Può essere dovuta da malattie veneree, infiammazioni anche croniche alla prostata e alle vescicole seminali. Una delle malattie più diffuse tra i piccoli, la parotite, se presa in età adulta può causare sterilità nel maschio, in quanto potrebbe generare orchite bilaterale con atrofia testicolare conseguente e azoospermia, ossia assenza di spermatozoi.
Anche alcune malattie possono provocare sterilità maschile, come il diabete, la tubercolosi o ancora la fibrosi cistica.
Per una serie di motivazioni e soprattutto nel caso delle succitate complicanze, anche il papà del vostro futuro bambino dovrebbe sottoporsi a degli esami per valutare il suo grado di fertilità.
A quali esami dovrebbe sottoporsi un uomo?
Innanzitutto, va effettuato un esame obiettivo ed abbastanza “apparante”, in effetti la visita prevede la palpazione scrotale e la valutazione del volume testicolare con il controllo diretto della prostata attraverso l’esplorazione rettale.
Se la sterilità fa andare in crisi la coppia
Test del liquido seminale
Uno dei controlli più approfonditi è quello della valutazione del liquido seminale. È un esame che va eseguito in modo accurato, in quanto alcune situazioni ed imprevisti potrebbero anche alterare il test, come ad esempio l’assunzione di antibiotici
Quali problemi possono risultare dall’analisi dello sperma maschile?
oligospermia: il numero di spermatozoi è inferiore a venti milioni per ml;
azoospermia: assenza completa di spermatozoi;
aspermia: assenza liquido seminale;
astenospermia: ridotta motilità degli spermatozoi che non riescono a muoversi per raggiungere l’uovo femminile da fecondare;
teratozoospermia: anomalie nella forma dello spermatozoo che impedisce la penetrazione nell’ovulo femminile.
Altro controllo preventivo da fare, in caso di sospetta infertilità maschile, è il dosaggio ormonale FSH che si esegue con un prelievo di sangue. Si valuta l’eventuale presenza di un danno testicolare grazie ai livelli di FSH. L’analisi è più sicura e completa se vengono calcolati anche i livelli di prolattina, LH e testosterone.
Esami attraverso strumenti medici
A completare l’esame diagnostico, in base ai risultati pervenuti da altri esami, si può sottoporre il paziente ad altri controlli più approfonditi come l’ecografica scrotale e del testicolo che permette di valutare lo stato generale della zona in questione ed escludere la presenza di danni testicolari o anomalie spermatiche; ecografica trans-rettale per analizzare la situazione della prostata,o infine, l’eco-doppler per escludere la presenza di varicocele.
Come rimediare all’infertilità maschile?
Esistono terapie mediche per aumentare il grado riproduttivo maschile, ma qualora queste tecniche non andassero a buon fine, si ricorre alla fecondazione medicalmente assistita per la donna, come la procedura FIVET.
Fonte articolo: