Quando i problemi di concepimento arrivano … dagli oggetti di casa
Spesso quando parliamo di infertilità siamo soliti dare “la colpa” all’uomo o alla donna o anche a problemi di tipo psicologico ma non sempre è così. Probabilmente vi sembrerà strano ma secondo alcuni ricercatori dell'Università della California-Berkeley (UC-B)
la causa potrebbe risiedere in alcuni oggetti che si trovano in casa.
Hanno infatti scoperto che i ritardanti di fiamma contenuti in
schiume, mobili, componenti e apparecchi elettronici, tessuti, tappeti, plastica
e altri oggetti comuni
possono causare infertilità fino al 30%.
Tutti questi composti sono stati inclusi in una categoria contrassegnata dalla sigla PBDE (difenileteri polibromurati) che noi respiriamo attraverso il pulviscolo che abbiamo in casa e si accumulano nel nostro corpo. Questi ricercatori hanno scoperto che nel sangue si possono trovare a concentrazioni fino a 10 volte di ben quattro di queste sostanze.
Come ricordano gli stessi ricercatori altri studi avevano messo già in evidenza come queste sostanze fossero dannose per la salute in generale ma è la prima ricerca che ha esaminato l’impatto sulla fertilità umana. La dr.ssa Kim Harley, Direttore del Centre for Children's Environmental Health Research che ha partecipato alla ricerca ha ditto che si tratta di risultati forti; gli scienziati per arrivare a questi risultati hanno esaminato il sangue di 223 donne incinte che facevano parte del programma longitudinale avviato dal Centre for the Health Assessment of Mothers and Children of Salinas (CHAMACOS).
Direi che è il caso di riflettere bene prima di dare la colpa all’uno o all’altro nel caso in cui non si riesca a restare incinta e che è bene prestare attenzione a cosa (e come) respiriamo
Martina Braganti