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Come monitorare l'ovulazione e stimolarla

di Emanuela Cerri - 15.08.2014 Scrivici

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Come monitorare l'ovulazione ? La forma più basica di procreazione medicalmente assistita è il monitoraggio ecografico dell’ovulazione, che consiste nel controllare tramite una serie di ecografie la crescita del follicolo fino al momento dell'ovulazione

In questo articolo

Come monitorare l'ovulazione

Le tecniche base di procreazione medicalmente assistita o PMA, hanno in comune il fatto di prevedere una minima o nessuna manipolazione dei gameti e una fecondazione in vivo, che avviene cioè all'interno del corpo della donna, come se si trattasse di un evento naturale.

Il punto di partenza di ogni procreazione medicalmente assistita è il monitoraggio ecografico dell’ovulazione, ovvero un controllo per mezzo di una serie di ecografie, della crescita del follicolo fino al momento dell'ovulazione. Tale monitoraggio ha una duplice funzione: verificare se avviene o no l'ovulazione, ma anche aumentare le probabilità di un concepimento consentendo alla coppia di avere rapporti sessuali mirati in corrispondenza del giorno esatto dell'ovulazione.

Il monitoraggio dell'ovulazione prevede una serie di ecografie transvaginali eseguite quotidianamente o a giorni alterni dalla fine delle mestruazioni fino a ovulazione avvenuta . Le ecografie possono essere accompagnate da dosaggi ormonali dell'estradiolo (prima dell'ovulazione) e del progesterone (dopo l'ovulazione).

E se l'ovulazione non avviene naturalmente?

In questo caso si possono somministrare farmaci che stimolano l'attività delle ovaie e dunque la produzione di follicoli.

Si parla di induzione dell'ovulazione quando la terapia mira a provocare l'ovulazione in donne che altrimenti non ovulerebbero, cioè che soffrono di anovulatorietà cronica.

Si parla di stimolazione dell'ovulazione quando la terapia mira a stimolare la produzione di follicoli in donne che ovulerebbero anche senza farmaci. In questo secondo caso può trattarsi di donne che soffrono di oligomenorrea e che dunque, poiché ovulano più raramente del normale, hanno meno probabilità di restare incinte.

Spesso i ginecologi propongono una leggera stimolazione anche a donne che ovulano normalmente, per far sì che le ovaie producano più di un follicolo e dunque per aumentare le probabilità di un concepimento.

I farmaci che aiutano le donne ad ovulare o ad ovulare più spesso sono il clomifene e le gonadotropine.

Proprio per controllare la quantità di follicoli che si sono sviluppati, oltre che per stabilire il momento dell'ovulazione, durante la terapia bisogna eseguire il monitoraggio ecografico.

Quando il monitoraggio indica che l'ovulazione è imminente si possono avere rapporti sessuali mirati oppure fare un'inseminazione.

Il monitoraggio dell'ovulazione si esegue mediante varie ecografie (anche quotidiane) e prelievi di sangue per stabilire il valore degli estrogeni prodotti dai follicoli in evoluzione. Attraverso il prelievo si dosano FSH, LH ed ESTRADIOLO (monitoraggio ormonale).

Si tratta di una serie di osservazioni ecografiche, in diversi giorni del ciclo ovulatorio, sia in condizioni basali che durante una stimolazione dell'ovulazione. Si eseguono controlli seriati quotidiani, a giorni alterni o a distanza di più giorni a seconda della situazione. L'osservazione si può eseguire per via transaddominale, a vescica moderatamente piena, ma solitamente si preferisce l'ecografia transvaginale, utilizzando una sonda interna che permette la migliore visualizzazione delle ovaie, dello stadio e delle dimensioni dei follicoli e dell'aspetto dell'endometrio. L'esame non è fastidioso. Può durare dai 5 ai 10 minuti.

Questo esame è entrato oramai a far parte integrante di tutti i protocolli di induzione dell'ovulazione e lo si pratica in tutte le donne che si sottopongono a trattamenti per la sterilità. Esso permette di monitorare lo stadio di sviluppo ed il numero di follicoli che vanno incontro a processi maturativi. Si può così cogliere il momento più opportuno per procedere ad un trattamento di assistenza al concepimento o per consigliare alla coppia il momento più opprtuno per avere un rapporto.

Attraverso questo esame si può inoltre monitorizzare il buon andamento del fenomeno ovulatorio in soggetti con irregolarità del ritmo mestruale

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