FECONDAZIONE ETEROLOGA UDIENZA SUL DIVIETO IN ITALIA
- La
fecondazione eterologa
tramite ovuli o spermatozoi donati da un soggetto esterno per le coppie sterili, è consentita dalla medicina, ma negata dalla
. Dopo che tre tribunali italiani hanno sollevato questioni di legittimità, la
Consulta
si è riunita per pronunciarsi in merito.
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Le questioni sulla
legge 40
sono state sollevate dai
tribunali di Milano, Firenze e Catania,
che stanno seguendo le cause di tre coppie che non possono avere figli e a cui è stata negata la
I tre tribunali avrebbero sottolineato il diritto ad essere genitori, ad essere famiglia e la violazione di numerosi articoli della Costituzione. Nell'udienza sono intervenuti l'avvocato di Stato, Gabriella Palmieri e gli avvocati delle coppie che attendono la decisione della Corte Costituzionale per poter accedere all'eterologa.
Ai microfoni di Repubblica, l'avvocato
Filomena Gallo
avrebbe affermato che la legge 40/2004 che vieta la fecondazione eterologa avrebbe creato
discriminazioni in base a patologie e ceto economico
. In effetti c'è un divario tra chi in questi 10 anni di legge 40 è potuta andare all'estero e chi ha dovuto rinunciare.
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Come leggiamo su
Rai News
durante l'udienza i legali hanno più volte posto l'accento sul fenomeno dei
legati alla fecondazione
. Sarebbero infatti circa 4mila le coppie che ogni anno si rivolgono a strutture mediche fuori dall'Italia. Basti pensare che il
63% degli interventi di questo tipo effettuati in Spagna riguarda coppie italiane
con costi che si aggirano fra i 5 mila e i 10 mila euro a tentativo. E non tutti possono permettersi di affrontare simili costi.
Da non dimenticare inoltre che spesso molte coppie richiedono la fecondazione eterologa in presenza di patologie che non permettono di avere figli.
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Per l'avvocato dello Stato, Gabriella Palmieri,
la fecondazione eterologa "rientrerebbe invece ta le materie di competenza del legislatore".
Continua dicendo che la Legge 40 forse è datata, ma la Corte dovrebbe lasciare spazio e decisione al legislatore rispettando i principi fondamentali della democrazia.
C'è stata grande attesa per la
decisione finale.
Nella corte non c'era unanimità quindi tutto lasciava presagire che si sarebbe andati ai voti. E dopo un'udienza di circa un'ora e mezza che è proseguita nella mattinata del 9 aprile, la Corte Costituzionale si è pronunciata affermando
l'incostituzionalità del divieto alla fecondazione eterologa.
LEGGI QUI IL VERDETTO FINALE
:
Fecondazione eterologa, stop al divieto in Italia
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