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Fecondazione eterologa, a chi somiglierà il bimbo? Te lo dice una App

di In collaborazione con Adnkronos Salute - 11.03.2019 Scrivici

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Fonte: iStock
In caso di fecondazione eterologa come si può sapere a chi somiglierà il bambino? Ecco una app che aiuta a scegliere la donatrice ideale per compatibilità e somiglianza estetica

Fecondazione eterologa e somiglianza

Sempre più donne in Italia ricorrono alla fecondazione eterologa. Ma un dubbio assale di frequente la futura mamma: il bebè a chi assomiglierà? In aiuto delle coppie che ricorrono alla donazione di ovociti arriva 'Ovomatch', una nuova App in grado di rintracciare la donatrice ideale per compatibilità e somiglianza estetica, grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale. Le donne accedono all'ovodonazione in caso di infertilità dovuta a menopausa precoce, ridotta riserva ovarica, età riproduttiva avanzata, difetti genetici o familiarità con patologie genetiche.

L'App, sviluppata dalla banca di ovociti Ovobank di Marbella, in Spagna, e offerta in Italia dal Centro di riproduzione assistita Altamedica di Roma, "permette di selezionare tra le donatrici quella con caratteristiche facciali più simili alla ricevente", spiega Franco Lisi, responsabile del centro Altamedica della Capitale.

"E' una tecnologia che sta riscuotendo molto successo - sottolinea - Tra le donne che si rivolgono al nostro centro, una su due sceglie di utilizzare la nuova applicazione. Nel prossimo futuro questo software vedrà un'ampia diffusione anche perché ha il vantaggio non indifferente di placare le ansie di tante donne che si avvicinano alla fecondazione eterologa. L'App garantisce una somiglianza tra donatrice e ricevente verificata da algoritmo e, considerando che la somiglianza si acquisisce anche con la convivenza, contribuirà a far sì che i futuri nati somiglieranno ai propri genitori".

Ma come funziona? Il medico del centro inserisce i dati anagrafici e fenotipici della paziente e del compagno. E' possibile continuare la ricerca con il matching facciale: la paziente scatta un selfie e il software inizia la ricerca della donatrice. L'App scannerizza più punti della faccia e li compara, grazie a un algoritmo matematico di riconoscimento facciale, con il database Ovobank. L'abbinamento facciale selezionerà quelle che più assomigliano alla paziente.

In questo modo, oltre alla compatibilità fenotipica e del gruppo sanguigno, si elabora il 'best match' nel pool di reclutamento anche per somiglianza facciale.

"Dal 2004 al 2014 le coppie italiane che sceglievano di avere un figlio tramite fecondazione eterologa erano costrette ad andare all'estero - ricorda Claudio Giorlandino, ginecologo e direttore generale dell'Italian College of Fetal Maternal Medicine - Poi nel 2014 è stato abrogato il divieto alla fecondazione eterologa e negli ultimi anni la richiesta di eterologa con ovodonazione è triplicata. In Italia la richiesta è la più alta in Europa, perché siamo il Paese in cui la prima gravidanza viene affrontata più tardi. In ogni centro di riproduzione assistita il 25% dei trattamenti è di fecondazione in vitro femminile, ma le donatrici italiane sono poche: essendo vietato il rimborso spese, è difficile trovare volontarie. Ad oggi quindi per l'ovodonazione i centri di riproduzione assistita italiani hanno collaborazioni con strutture estere che spediscono gli ovociti in Italia".

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