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Fecondazione assistita, le nuove tecniche da conoscere

di Elena Cioppi - 25.01.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Fecondazione assistita, tecniche da conoscere se si vuole diventare genitori con la procreazione medicalmente assistita.

Fecondazione assistita, tecniche da conoscere

Diventare genitore è il desiderio di molte persone che possono incontrare, sul proprio percorso, alcune difficoltà nel concepimento. La procreazione medicalmente assistita (PMA) ovvero l'insieme di tecniche da quelle chirurgiche a quelle ormonali o farmacologiche che aiutano a concepire un bambino, è in questo un valido aiuto che supporta le mamme e i papà in cerca di un bambino con tecniche all'avanguardia. Come riportano le linee guida del Ministero della Salute, ci sono delle regole che, nel nostro paese, tengono in equilibrio gli aspetti legati alla procreazione assistita, un ramo della medicina altamente specializzato con un'articolazione ben precisa. Come riportato anche dalla SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità), i problemi di infertilità in Italia sono supportati da leggi che aiutano i genitori ad avere un bambino e spingono ad esempio sulla fecondazione eterologa (ovvero la fecondazione con sperma diverso da quello del padre) nel caso in cui i problemi di fertilità siano assoluti.

Nell'ambito della fecondazione assistita, tecniche in uso all'avanguardia garantiscono ai futuri genitori un elevato potenziale di successo. Vediamo insieme quali sono e come funzionano. 

In questo articolo

Che cos'è la fecondazione assistita

La fecondazione assistita è una delle tecniche in uso nell'ambito medico della procreazione medicalmente assistita. Può essere omologa (quando la coppia uovo- campione spermatico appartengono ai genitori naturali del bambino) oppure eterologa, quando si preleva un campione di sperma da un donatore esterno. 

Come funziona la fecondazione assistita

L'obiettivo è quello di facilitare l'incontro tra uovo e spermatozoo in modo artificiale: l'inseminazione intrauterina (IUI) fa parte delle tecniche di primo livello di fecondazione assistita e consta nell inserimento dello spermatozoo trattato in laboratorio nell'utero della donna. Prima dell'impianto gli specialisti monitorano o stimolano medicalmente l'ovulazione della donna, se questa non si presenta.

Esistono altre tecniche di fecondazione di primo livello come:

  •  induzione dell'ovulazione multipla associata ad inseminazione sopracervicale che si esegue utilizzando tecniche di preparazione del liquido seminale
  •  eventuale crioconservazione dei gameti maschili

Tecniche di fecondazione assistita di II livello

Addentrandoci nelle tecniche di procreazione assistita troviamo in quelle di II livello che permettono il concepimento dell'embrione al di fuori dell'utero materno.

A questa sfera appartengono in particolare due tipologie di PMA:

FIVET (fecondazione in vitro e trasferimento dell'embrione)

Con la FIVET si stimola con terapia ormonale quotidiana l'ovulazione della donna, che per 14 giorni verrà anche controllata dagli specialisti per verificare come e quanto sta funzionando la terapia. Quando i follicoli sono maturati, si procede con la somministrazione dell'ormone hCG così da portare a compimento la creazione dell'ovulo, che verrà poi estratto (pick-up) in day hospital, fecondati in vitro e riposizionati nell'utero.

ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo)

La tecnica dell'ICSI viene usata in caso di infertilità maschile, quando gli spermatozoi sono poco attivi o inattivi, così da prelevare il campione e inserirlo con una micropipetta nell'ovulo. 

GIFT (trasferimento intratubarico dei gameti maschili e femminili)

una tecnica lanciata nel 1984 la quale prevede il trasferimento dei gameti (maschili e femminili) nella tuba di Falloppio con un catetere flessibile. In questo modo i gameti si incontrano nel loro ambiente "naturale". 

A queste si aggiungono anche il prelievo degli ovociti per via vaginale, il prelievo testicolare dei gameti (prelievo percutaneo o biopsia testicolare e l'eventuale crioconservazione di gameti maschili e femminili ed embrioni (nei limiti delle normative vigenti nel Paese). Queste tecniche in cui l'ovulo della donna si fa incontrare con lo sperma in laboratorio viene preceduta da un'accurata analisi dell'ovulazione del soggetto, che può essere anche stimolata medicalmente e con terapia ormonale adeguata se non si presenta: questo permette ai dottori di estrarre l'ovulo e portarli in coltura, così da impiantare poi l'embrione fecondato tra i tre e i cinque giorni dopo l'espianto.

PMA di III livello: MESE e TESE

Tra le nuove tecniche di fecondazione assistita ci sono anche quelle cosiddette di terzo livello, in cui il campione spermatico maschile deve essere prelevato per via chirurgica.

Le tecniche del MESA e del TESE fanno sì di recuperare chirurgicamente gli spermatozoi: si procede con questa modalità quando ci sono problemi di tipo ostruttivo.

Prelevando il campione direttamente dal testicolo maschile in modo poco invasivo e con anestesia locale è possibile poi procedere con le successive pratiche di fecondazione come l'ICSI.

Fonti per l'articolo: Ministero della Salute, "Linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita"; SIAMS, "Fecondazione assistita"

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