Tecnicamente si chiama “bilanciamento familiare”. E’ la tecnica che permette di determinare il sesso di un bambino non ancora nato (quindi che si trova ancora allo stato di embrione) e selezionare un embrione di un preciso genere maschile o femminile durante la fecondazione assistita.
Insomma, in alcune parti del mondo è possibile soddisfare il capriccio di qualche genitore desideroso di avere un maschietto o una femminuccia, e sembra si tratti di una pratica particolarmente richiesta: migliaia di coppie negli Stati Uniti l'hanno usata.
Maschetto o femminuccia?
vai alla galleryE' la prima domanda che si pongono i genitori, subito dopo "sarà sano?"
In Europa e Regno Unito il bilanciamento familiare è vietato per legge per intuibili ragioni etiche. Eppure questo non sembra scoraggiare le coppie in cerca di bambino o una bambina a tutti i costi, disposte a sobbarcarsi costi e fatica di un viaggio oltreoceano per avere accesso alla tecnica. Un vero e proprio “turismo della selezione di genere”.
Come funziona? In fase di fecondazione assistita, la coppia sceglie il sesso del bambino e così viene selezionato l’embrione di quel tipo che verrà impiantato nell’utero. Una scelta opinabile, che ha fatto gridare allo scandalo gran parte della comunità religiosa e sociale a causa delle implicazione etiche davvero imponenti.
Insomma, è giusto scegliere il sesso del bambino? Non è solo il primo passo per arrivare ad un futuro dove diventerà normale scegliere colore degli occhi e dei capelli, la razza e le caratteristiche fisiche di un bambino, proprio come si sceglie l’ultimo modello di auto nuova?