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Rottura cisti ovarica, cosa succede

di Simona Bianchi - 06.11.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La rottura di una cisti ovarica può avvenire anche a seguito di lievi traumi. Quali sono i sintomi, le cause e cosa sapere

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Rottura cisti ovarica

Le cisti ovariche sono neoformazioni ripiene di liquido che si sviluppano all'interno dell'ovaio o sulla sua superficie. Quasi sempre si rivelano innocue e non richiedono trattamenti per risolversi, tendono spesso ad assorbirsi in modo autonomo e non generano alcun tipo di sintomo. Se, però, la cisti si rompe è indispensabile non trascurare il problema, per evitare conseguenze più gravi. La rottura di una cisti ovarica può avvenire in seguito a traumi, anche di lieve entità, come il normale esercizio fisico o i rapporti sessuali.

Quali sono i sintomi della rottura di una cisti ovarica

Il sintomo più caratteristico della rottura di una cisti ovarica è un dolore acuto e improvviso nel basso addome, che può durare da pochi giorni a qualche settimana. Ci sono però anche casi in cui il dolore è del tutto assente.Generalmente è sufficiente una sorveglianza attiva. In situazioni più gravi può essere necessaria immediata assistenza, per esempio se si presenta:

  • shock causato da emorragia interna,
  • pallore cutaneo, con pelle fredda e sudata,
  • estrema debolezza,
  • respiro accelerato e superficiale,
  • peritonite, una condizione d'infiammazione addominale,
  • dolore intenso in regione addominale,
  • febbre,
  • nausea e vomito.

Le complicanze della rottura di una cisti ovarica

Come detto la rottura di una cisti ovarica può causare emorragie interne e provocare, in ogni caso, dolori molto intensi. Nel caso in cui le cisti aumentino di dimensione in modo consistente, si può verificare una torsione ovarica, per effetto della quale si modifica la posizione dell'ovaio. Anche questa è una condizione su cui è bene intervenire, poiché può portare a una necrosi dell'ovaio o a un'ischemia.

Quali sono le cause delle cisti ovariche e come prevenirle

Le cisti alle ovaie possono essere funzionali o endometriomi. Le prime sono causate dalla crescita eccessiva di un follicolo che, accumulando liquido al suo interno, dà origine a una cisti che tende a riassorbirsi dopo qualche settimana.

Gli endometriomi sono cisti causate dalla presenza di tessuto endometriale, che normalmente si trova all'interno della cavità uterina, in sedi "anomale". Contengono sangue mestruale, prodotto dalle cellule endometriali, le quali si comportano come se fossero nella loro sede naturale, l'utero. Per prevenire le cisti ovariche è utile sottoporsi regolarmente alle visite ginecologiche di controllo. Anche l'uso della pillola anticoncezionale permette una diminuzione del rischio di sviluppare una cisti ovarica.

Come si individuano le cisti ovariche

La presenza di cisti ovariche viene accertata tramite la visita ginecologica alla quale poi fanno seguito altri esami per capire il tipo di cisti, la composizione e le dimensioni. L'ecografia pelvica permette di confermare l'esistenza delle cisti e di comprendere la loro composizione e la loro posizione. La Laparoscopia è invece una tecnica chirurgica che, attraverso l'introduzione di una telecamera all'interno dell'addome, permette di diagnosticare e al tempo stesso asportare una neoformazione ovarica. In alcuni casi la Tac o risonanza magnetica nucleare permettono di risolvere dubbi diagnostici sulla natura o sulla sede di una cisti.

Quali sono i trattamenti per le cisti ovariche

Di solito le cisti ovariche sono indolori e innocue. Le più frequenti sono le funzionali che tendono a riassorbirsi nel giro di uno-due cicli mestruali. Se gli esami indicano la presenza di una cisti di natura benigna e asintomatica, è necessario soltanto eseguire un monitoraggio ecografico periodico, per controllare aspetto e dimensioni della neoformazione. In alcuni casi, lo specialista può prescrivere un contraccettivo orale che può permettere il riassorbimento o la riduzione volumetrica della cisti, riduce il rischio della formazione di nuove cisti e lo sviluppo di un cancro ovarico. Solo quando le cisti tendono ad aumentare di volume o presentano un cambiamento della loro morfologia, può essere necessario l'intervento chirurgico. La chirurgia può essere necessaria anche quando la presenza della cisti si associa a dolore pelvico o all'infertilità.

L'intervento può prevedere la semplice asportazione della cisti, oppure dell'intero ovaio, a seconda della natura e delle dimensioni della formazione e dell'età della paziente.


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