Metodo siringa per rimanere incinta
Sono poche le coppie che riescono a concepire nei primi tre mesi di tentativi: si stima meno del 30%. Per questo molte fanno ricorso a metodi più o meno invasivi per aumentare le chance. C'è chi si limita al monitoraggio dell'ovulazione tramite temperatura basale e osservazione del muco cervicale, chi utilizza stick ovulatori o chi ancora, dopo uno o due anni di tentativi, è costretto a ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. Esiste però anche il metodo siringa per rimanere incinta, che può essere utile in molti casi in cui sia impossibile o difficoltoso concepire con un rapporto sessuale. Vediamo cos'è e per chi è indicato.
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Che cos’è il metodo siringa
Il nome lo anticipa: il metodo siringa, detto anche inseminazione casalinga, consiste nell'inserire lo sperma nella cervice attraverso l'uso di una siringa, ovviamente senza ago. Non si tratta di un metodo di procreazione assistita, anche se in qualche modo imita il primo step della fecondazione medicale, cioè la IUI, l'inseminazione intrauterina, durante la quale un campione di liquido seminale, ottimizzato, viene inserito nella cavità uterina.
Col metodo siringa è tutto molto più semplice, e soprattutto casalingo: la donna usa lo sperma del donatore, prelevandolo da un contenitore sterile, poi lo "inietta" nella vagina con l'uso della siringa. Non si può quindi raggiungere l'utero, ma solo la cervice: da lì saranno gli spermatozoi a dover risalire nell'utero, poi attraverso le tube di Falloppio e infine arrivare alle ovaie.
Chi ricorre al metodo siringa?
Sembrerebbe scontato sostenere che il metodo siringa sia per le coppie di lesbiche oppure per le donne single, ma non è così. Ci sono molti motivi per cui anche una coppia eterosessuale può decidere di ricorrere a questo metodo per concepire: per esempio in caso di ricorrenti vaginiti o di vulvodinia, o ancora di problemi di eiaculazione dell'uomo durante il rapporto.
Se il rapporto sessuale è doloroso, oppure l'uomo non riesce a raggiungere l'orgasmo, o ancora si tratta di una coppia di amici che vuole avere un figlio insieme ma non fare l'amore, l'inseminazione casalinga può rappresentare la giusta soluzione, indolore e gratuita.
Cosa serve per concepire col metodo siringa
Prima di tutto, per concepire col metodo siringa è importante individuare un donatore, se non si tratta del compagno. In Italia la fecondazione eterologa (cioè facendo ricorso a un donatore esterno di ovociti o sperma) era vietata dalla legge 40/2004, ma questo punto è stato dichiarato incostituzionale nel 2014. Per questo è possibile oggi ricorrere alle banche del seme per ottenere un campione di sperma da utilizzare nell'inseminazione casalinga, qualora fosse necessario.
Oltre al liquido seminale, conservato in un contenitore sterile (barattolo comprato in farmacia, oppure preservativo, se conoscete il donatore), servirà una siringa da 10ml senza ago, anche lei sterile, privata dell'ago, e un paio di guanti sempre sterili per effettuare l'operazione.
Come funziona il metodo siringa
Il seme deve essere conservato correttamente: se si ottiene da una banca del seme saranno loro a dare le indicazioni di utilizzo e conservazione, ma se si tratta di un donatore conosciuto, amico o compagno che sia, è necessario che l'uomo eiaculi nel contenitore sterile e consegni subito il campione alla donna, che dovrà utilizzarlo nel minor tempo possibile (a certe temperature, tra l'altro, gli spermatozoi perdono motilità).
Una volta ottenuto lo sperma, questo deve essere prelevato avendo cura di eliminare prima l'aria dalla siringa, e maneggiandola solo con guanti sterili. A questo punto, quando la siringa è piena, si può introdurre in vagina e si svuota del contenuto.
È consigliabile restare coricate, meglio se con il bacino leggermente rialzato da un cuscino, per una mezzora, per fare in modo che lo sperma non fuoriesca: il getto ovviamente è meno potete di quello naturale, per questo per risalire nell'utero gli spermatozoi hanno bisogno di un piccolo aiuto, e la posizione è sicuramente favorevole.
Il metodo siringa per concepire ha una percentuale di riuscita relativamente bassa, ed è utile solo se effettuato nei giorni dell'ovulazione (da 2-3 giorni prima al giorno successivo, quindi meglio monitorare il ciclo), ma può essere un'ottima alternativa per tutte quelle donne che, per un motivo o per un altro, non possono concepire naturalmente ma non vogliono nemmeno ricorrere alla procreazione medicalmente assistita.
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