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Fase luteale: cos'è e quanto conta per restare incinta

di Francesca Capriati - 11.09.2023 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cos'è la fase luteale, cosa accade quando è troppo breve o troppo lunga e in che modo è implicata per riuscire ad avere un bambino

In questo articolo

Fase luteale

Se stai cercando di rimanere incinta senza riuscirci, è possibile che ci sia qualche anomalia nella fase luteale, anche se il dibattito circa il ruolo giocato dalla fase luteale nell'eventuale infertilità è ancora aperto. Proviamo, in ogni caso, a capire di cosa si tratta.

Fase luteale cosa è?

La fase luteale è una fase del ciclo mestruale che si verifica dopo l'ovulazione e prima dell'inizio del ciclo. In questa fase il corpo luteo (una ghiandola endocrina temporanea, nata da quello che in origine era il follicolo) produce l'ormone progesterone, che serve soprattutto a far sì che l'utero diventi un luogo caldo ed accogliente per l'eventuale embrione. In pratica in questa fase la mucosa uterina si prepara ad accogliere l'ovocita che è stato fecondato, creando anche una nuova rete di vasi sanguigni che forniranno nutrimento e ossigeno all'embrione, e costruendo un ambiente perfetto per favorire l'attecchimento e l'inizio della gravidanza.

Durata

Subito dopo l'ovulazione il follicolo rilasciato dall'ovulo si trasforma in corpo luteo che ha la fondamentale funzione di produrre il progesterone. La fase luteale dura solitamente da 12 a 14 giorni. Se è avvenuto il concepimento l'embrione si attacca al rivestimento ispessito dell'utero, se invece non sei rimasta incinta questo rivestimento si stacca e viene espulso con le mestruazioni.

Fase follicolare

La fase follicolare è caratterizzata dallo sviluppo del follicolo preovulatorio e un aumento degli ormoni estrogeni che stimolano la proliferazione endometriale in vista dell'ovulazione e dell'eventuale concepimento.

Fase ovulatoria

La fase ovulatoria è caratterizzata dall'espulsione dell'ovocita dall'ovaio. L'ovocita viaggia lungo le tube di Falloppio fino all'utero e durante questo percorso può essere fecondato dallo spermatozoo. E' questo il periodo fertile della donna. Dal momento che gli spermatozoi possono sopravvivere e fecondare l'ovocita anche per quattro giorni, mentre l'ovocita ha una sopravvivenza massima di 24 ore possiamo concludere che ogni mese abbiamo quattro-cinque giorni fertili.

Fase luteale e progesterone

Durante la fase luteale le ovaie producono un ormone chiamato progesterone che gioca un ruolo determinante in questa fase del ciclo mensile.

E', infatti, indispensabile per creare il giusto rivestimento dell'utero che serve all'embrione per attecchire nel caso di una gravidanza.

Inoltre il progesterone:

  • stimola la produzione di glicoproteine che saranno fonte di nutrimento per l’eventuale embrione;
  • se rimani incinta, il corpo produrrà anche gonadotropina (hCG), un ormone che manterrà il corpo luteo funzionante in modo da garantire la produzione di progesterone per tutto il tempo necessario.

Si può rimanere incinta durante la fase luteale?

La fase luteale, come abbiamo detto, inizia il giorno dopo l'ovulazione e dura fino alla comparsa delle mestruazioni. Dal momento che l'ovocita resta fecondabile solo nelle 24 ore dopo l'ovulazione è chiaro che difficilmente si potrà rimanere incinta nei giorni successivi. Per massimizzare le possibilità di concepimento è importate calcolare i giorni dell'ovulazione e il periodo fertile del mese (tenendo un calendario mestruale) e concentrare i rapporti nei tre giorni precedenti all'ovulazione e al massimo entro le 24 ore dopo.

Fase luteale corta

La fase luteale viene considerata breve se dura meno di 10 giorni. Nel caso del cosiddetto deficit della fase luteale, i livelli di progesterone sono insufficienti per mantenere il normale rivestimento dell'endometrio che garantirebbe l'impianto dell'embrione. Ed è per questo che, secondo alcuni studi, questo deficit potrebbe essere una causa di infertilità.

Il deficit della fase luteale fa sì che la durata di questa fase sia più breve della media: in genere meno di nove giorni che intercorrono tra il giorno dell'ovulazione e la comparsa delle mestruazioni.

Ci sono alcuni sintomi che possono far sospettare una fase luteale corta, come:

  • aborto spontaneo;
  • difficoltà a rimanere incinta;
  • spotting tra le mestruazioni;
  • cicli troppo brevi.

Per diagnosticare una fase luteale corta, il medico potrà prescrivere un'analisi del sangue che esamini i livelli degli ormoni coinvolti:

  • progesterone, che provoca l'ispessimento del rivestimento dell'uter;
  • ormone luteinizzante, che dà il via all'ovulazione;
  • ormone follicolo-stimolante, che controlla la funzione delle ovaie.

Il ginecologo potrebbe anche prescrivere un'ecografia pelvica per verificare il grado di ispessimento del rivestimento dell'utero.

Fase luteale lunga

Una fase luteale lunga non è necessariamente indice di qualcosa che non va e nemmeno che l'ovulazione non avvenga, in alcuni casi, se associato ad altri sintomi, può essere dovuta a uno squilibrio ormonale come la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) e in tal caso il ginecologo prescriverà un'ecografia ed eventualmente degli esami ormonali.

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