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Contraccezione di emergenza, cos’è e come funziona

di Simona Bianchi - 30.08.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La contraccezione di emergenza consiste in metodi contraccettivi per evitare gravidanze dopo un rapporto non protetto: quanto sono efficaci

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Cos’è la contraccezione di emergenza

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la contraccezione di emergenza comprende "tutti quei metodi contraccettivi in grado di fornire alla donna un mezzo privo di rischio per prevenire una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non protetto o in caso di fallimento del metodo contraccettivo". Tra le varie tecniche ci sono metodi non ormonali, come l'inserimento di una spirale al rame entro 5 giorni dal rapporto non protetto, e metodi ormonali, in particolare la pillola del giorno dopo e la pillola dei 5 giorni dopo.

Come funziona la contraccezione di emergenza

L'efficacia della contraccezione di emergenza dipende dal tipo di metodo che si utilizza. Il più efficace è la spirale medicata al rame che va inserita entro 120 ore (5 giorni) dal rapporto non protetto. Agisce direttamente sugli spermatozoi, grazie alla tossicità per essi del rame, ma potrebbe agire anche sul pre-embrione qualora fosse avvenuta una fecondazione, sia per l'effetto tossico del rame, sia impedendone l'annidamento in utero. Questo metodo, inoltre, fornisce una contraccezione efficace nei 5 anni successivi. La pillola del giorno dopo o quella dei 5 giorni dopo agiscono interferendo con l'ovulazione, che viene bloccata o spostata in avanti di 3-5 giorni, vanificando la possibilità di una fecondazione. Questi ultimi due agiscono quindi solo prima dell'ovulazione: la prima è in grado di agire fino a che non si abbia la salita dei livelli plasmatici dell'ormone LH, che precedono l'ovulazione; la seconda anche quando i livelli plasmatici di LH hanno cominciato a salire.

Quanto sono efficaci i metodi di contraccezione di emergenza

Senza nessun contraccettivo, la probabilità di avere una gravidanza è di circa 55 su 1000. La spirale al rame, se inserita entro le 48 ore dal rapporto, può evitare l'insorgenza del 99% delle gravidanze. In generale, se usata correttamente, la contraccezione d'emergenza funziona nella maggior parte delle donne che ne fanno uso con questi dati:

  • Pillola del giorno dopo usando levonorgestrel, circa 20-30 donne su 1.000 rimangono incinte
  • Pillola dei 5 giorni dopo usando ulipristal acetato, circa 15 donne su 1.000 rimangono incinte

Quando si può far ricorso alla contraccezione di emergenza

In Gazzetta Ufficiale viene specificato che la donna può considerare l'uso della contraccezione d'emergenza di tipo farmacologico se:

  • ha avuto rapporti sessuali non protetti negli ultimi 5 giorni, cioè lei o il suo partner non hanno usato alcun contraccettivo e non è il momento giusto della vita per affrontare una gravidanza
  • il preservativo si è rotto o si è sfilato durante il rapporto
  • il diaframma si è sfilato durante il rapporto o si accorge che non era stato inserito correttamente
  • non si è sicuri di come è stato effettuato il coito interrotto
  • ha dimenticato di prendere la pillola contraccettiva entro 12 ore dal rapporto o di inserire l'anello contraccettivo nei tempi previsti o di applicare il cerotto contraccettivo nei tempi previsti.

Sempre in Gazzetta viene specificato che i farmaci per la contraccezione d'emergenza non devono essere assunti dopo qualsiasi rapporto sessuale non protetto perché contengono un solo tipo di ormone a una dose più elevata rispetto alla normale pillola anticoncezionale.

L'uso frequente della contraccezione d'emergenza di tipo farmacologico può causare reazioni avverse importanti per la donna. Inoltre, la contraccezione di emergenza non protegge da malattie sessualmente trasmissibili.

Come ottenere la contraccezione di emergenza

Per le pillole per la contraccezione di emergenza, dal 2015 in Italia non serve alcuna ricetta medica per le maggiorenni. Dal 2020 l'Aifa ha stabilito che anche le minorenni possono acquistare il farmaco liberamente in farmacia e senza la presenza dei genitori, ma solo per quanto riguarda quello a base di ulipristal acetato, utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto. Per chi ha meno di 18 anni resta invece l'obbligo di prescrizione per la pillola del giorno dopo a base di Levonorgestrel. Il medico che rifiuta di prescrivere la contraccezione di emerenza perché obiettore è tenuto a inviare la ragazza a un collega non obiettore.

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