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Contraccettivi ormonali e ciclo da sospensione

di Ines Delio - 15.12.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il ciclo da sospensione è previsto in caso di assunzione di contraccettivi ormonali: ma che differenze ci sono con il ciclo vero e proprio?

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Ciclo da sospensione

Il ciclo da sospensione è il sanguinamento vaginale che si verifica durante la pausa dall'assunzione di ormoni, prevista dal programma di dosaggio di alcuni anticoncezionali, siano essi una pillola, un cerotto o un anello. È normale e previsto, ma non è il vero ciclo mestruale. Di solito, è più breve e più leggero, ma non è l'unica differenza. Scopriamo di più.

Ciclo da sospensione: inizio e durata

Il sanguinamento da sospensione inizia di solito due o tre giorni dopo l'interruzione dell'assunzione di ormoni e può durare da quattro a sei giorni.

Durante l'uso di un contraccettivo ormonale si osservano due tipi di metrorragia (perdita di sangue uterino che esula dalle normali perdite ematiche legate al ciclo mestruale):

  • da sospensione (withdrawal bleeding), causata da un diffuso sfaldamento endometriale, simile a quello mestruale
  • da "rottura" (brecktrough bleeding), la cui causa più frequente è un eccessivo effetto progestinico che induce la formazione di troppi capillari o ne indebolisce la struttura. Ciò spiegherebbe modesti sanguinamenti (spotting intramestruale e brecktrough bleedings), che possono spesso presentarsi nei primi mesi d'uso della pillola

Differenze tra sanguinamento da sospensione e ciclo mestruale

Il sanguinamento da sospensione è simile a quello mestruale in quanto, nella maggior parte dei casi, si verifica una volta al mese. A parte questo, però, il ciclo da sospensione e quello vero e proprio hanno poche somiglianze. Durante il ciclo mestruale naturale di una donna che non utilizza anticoncezionali ormonali, i livelli ormonali fluttuanti causano l'ispessimento del rivestimento uterino per preparare l'utero a una possibile gravidanza. Se questa non si verifica, l'endometrio viene espulso insieme al sangue.

L'utilizzo del contraccettivo ormonale, invece, sopprime l'ovulazione, il che significa che la mucosa uterina non si ispessisce per accogliere un ovulo fertilizzato, e non ha bisogno di essere eliminata. Quando, però, si interrompe la somministrazione degli ormoni durante la quarta settimana di utilizzo, l'endometrio si ammorbidisce quel tanto che basta per provocare il sanguinamento (ciclo da sospensione), che tende a essere più breve e più leggero di una normale mestruazione e non contiene rivestimento uterino.

Ciclo da sospensione, quando si verifica

Il momento in cui si verifica il sanguinamento dipende dal metodo contraccettivo utilizzato.

  • Pillole anticoncezionali combinate (confezione da 28 giorni): settimana 4 (settimana placebo)
  • Cerotto o anello vaginale: settimana 4 (la settimana di pausa prima dell'applicazione del cerotto o dell'anello)
  • Pillole anticoncezionali a ciclo esteso, ogni tre mesi
  • Pillole anticoncezionali a base di solo progestinico: durante la settimana 1 della confezione successiva (se si inizia a prendere le pillole il primo giorno del periodo mestruale)
  • Pillole anticoncezionali di 21 giorni: settimana 4 (settimana placebo)

La settimana placebo e la settimana di pausa significano che il corpo non è esposto agli ormoni che sono invece presenti durante gli altri periodi di assunzione del contraccettivo, il che consente il ciclo da sospensione.

Il ciclo da sospensione è necessario?

A differenza del ciclo mestruale, il ciclo da sospensione non ha alcuna ragione medica. Quando si utilizzano anticoncezionali ormonali, in sostanza, si annullano le mestruazioni naturali. Quando la pillola anticoncezionale fu sviluppata per la prima volta negli anni '50, gli ideatori ritenevano che alle donne non piacesse l'idea di non avere un ciclo mestruale mensile, soprattutto perché di solito le donne si affidavano alle mestruazioni regolari per avere la certezza di non essere incinte. Ritenevano inoltre che, poiché la pillola imitava il ciclo naturale della donna, ci sarebbero state meno obiezioni religiose all'uso della pillola.

È giusto saltare le mestruazioni?

Che si tratti di evitare i fastidiosi sintomi mestruali, di trattare i sintomi di patologie come l'endometriosi o di vari fattori personali legati allo stile di vita, aspettare più a lungo dei 21 giorni standard tra le mestruazioni sta diventando una pratica comune. Spesso, si preferisce iniziare una nuova confezione di pillole anticoncezionali, inserire un nuovo anello vaginale o applicare un nuovo cerotto dopo 21 giorni, piuttosto che prendere pillole placebo per sette giorni o fare una settimana di pausa dall'uso di un cerotto o di un anello.Alcuni studi hanno riscontrato che l'uso continuativo di anticoncezionali ormonali per più di 28 giorni è altrettanto sicuro ed efficace e può contribuire ad alleviare i sintomi del ciclo mestruale, tra cui mal di testa, gonfiore, dolore mestruale e stanchezza.

Ad ogni modo, è bene parlarne prima con il ginecologo o la ginecologa, per assicurarsi che sia la scelta migliore per voi e non rischiare di rendere il vostro anticoncezionale meno efficace nel prevenire la gravidanza.

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