Fase prodrormica
Le contrazioni sono uno dei sintomi di inizio travaglio e servono a dilatare progressivamente e gradualmente la cervice per far passare il bambino durante il parto. Ma non tutte le contrazioni sono uguali e alcune sono preparatorie, cioè non provocano un cambiamento nella cervice, sono discontinue, si presentano in momenti diversi della giornata e in pratica sembrano preannunciare l'inizio del travaglio: parliamo dei prodromi. Vediamo di cosa si tratta e come affrontarla.
In questo articolo
Cos'è
I muscoli dell'utero, in vista del travaglio, cominciano a contrarsi e rilassarsi. Si tratta, quindi, di contrazioni che aiutano a dilatare la cervice per favorire l'uscita del bambino dal canale del parto. Ma alcune contrazioni che si presentano prima dell'inizio del travaglio non hanno effetto sulla dilatazione cervicale e i medici chiamano questa fase "fase prodromica", cioè preparatoria.
A differenza del travaglio vero e proprio in questa fase le contrazioni non provocano un cambiamento nella cervice, quindi non sono finalizzate all'uscita del bambino.
I sintomi dei giorni prima del parto
Le contrazioni della fase prodromica, nei giorni che precedono il parto, possono presentarsi in momenti diversi della gravidanza, possono essere regolari e ricordare i crampi mestruali. Non devono diventare più frequenti e in poco tempo vanno via.
Quando si presentano basta riposare un po', bere un bicchiere d'acqua e stare sdraiate fino a che non passano. La fase prodromica, che è la prima fase del travaglio vero e proprio, può durare qualche ora o qualche giorno.
Anche le contrazioni di Braxton-Hicks sono un tipo di contrazione che non modifica la cervice e che possono verificarsi meno regolarmente rispetto a quelle prodromiche. Ad esempio possono manifestarsi la sera, dopo una giornata particolarmente faticosa o dopo aver fatto un po' di movimento fisico. Le riconosciamo perché sono più distinte e sembra che la parte bassa del grembo diventi rigida.
Altri segnali che il parto è imminente possono essere:
- rottura del tappo mucoso: un tappo che per tutta la gravidanza ha protetto l'ambiente uterino dall'ambiente esterno. Ci si accorge di aver perso il tappo mucoso quando si manifesta una perdita vaginale biancastra e dalla consistenza vischiosa;
- rottura delle acque: la rottura delle acque può verificarsi dopo la perdita del tappo mucoso e si manifesta più comunemente con piccole perdite di liquido inodore;
- contrazioni più frequenti e regolari che si localizzano nella zona lombare: è bene andare in ospedale quando le contrazioni si presentano a intervalli regolari di tre-cinque minuti da circa due ore.
Quando inizia il travaglio
Il vero travaglio di solito avviene in tre fasi: inizia con contrazioni regolari che possono arrivare ogni 5-15 minuti e durare 60-90 secondi all'inizio.
Nella prima fase del travaglio, la cervice si apre e si assottiglia per consentire al bambino di entrare nel canale del parto. Mentre ciò accade, può verificarsi la perdita del tappo mucoso e la rottura delle membrane. La prima fase può durare 12-19 ore o meno. In genere per le primipare il travaglio dura più a lungo.
Le fasi del parto
Il travaglio avviene in 3 stadi:
Primo Stadio
Va dall'inizio fino alla dilatazione completa del collo (circa 10 cm), e consiste in 2 fasi, una di latenza e una attiva.
Nella fase di latenza le contrazioni diventano sempre più regolari e il collo si dilata fino a 4 centimetri. Può durare fino a 8 ore.
Nella fase attiva la dilatazione arriva a 10 centimetri. Questa fase può durare fino a 7 ore. Se le membrane non si rompono spontaneamente si può intervenire con una amnioressi, la rottura artificiale delle membrane.
Secondo Stadio
Questa fase si conclude con l'espulsione del bambino: la dilatazione è completa, la donna viene incoraggiata a spingere. In media questa fase si conclude in un paio d'ore.
Terzo Stadio
Inizia dopo la nascita del bambino e termina con l'espulsione della placenta. Può durare fino a 30 minuti, anche se nella maggior pare dei casi si conclude in pochi minuti.
Come affrontare i dolori del parto
Ecco alcuni consigli per gestire meglio il travaglio e ridurre il dolore:
- respirazione: gioca un ruolo fondamentale nella migliore gestione del travaglio. All'inizio della contrazione bisogna inspirare profondamente attraverso il naso, trattenere il fiato per qualche secondo e poi espirare dalla bocca. E' importante concentrarsi a mantenere questo tipo di respirazione per tutto il travaglio cercando di rilassare i muscoli pelvici.
- Posizione: nella fase prodromica verrai incoraggiata a camminare, fare una passeggiata perché il movimento favorirà la progressione del travaglio. Oscillare il bacino aiuterà il movimento del bambino, ma puoi anche metterti carponi e dondolare un po' per ridurre il mal di schiena.
- Bagno e doccia: l'acqua calda ha un naturale effetto rilassante e antidolorifico. Si può anche usare una borsa dell'acqua calda da mettere sula schiena a livello lombare.
- Il massaggio, fatto dal partner o da un familiare, può aiutare a rilassare i muscoli nella parte bassa della schiena.
Fonti
- Merck Manual: "Female Internal Genital Organs."
- Mayo Clinic: "Stages of labor and birth: Baby, it's time!"
- Progetto EDERA