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Fase prodromica del parto: sintomi, periodo e durata

di valentina vanzini - 07.05.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il parto avviene in quattro momenti: prodromico, dilatante, espulsivo e secondamento. La fase prodromica è caratterizzata da contrazioni preparatorie.

Il grande giorno finalmente è arrivato e il tuo bimbo sta per venire al mondo. Il parto è costituito da quattro "tempi":

  1. prodromico (ossia il periodo di preparazione),
  2. dilatante,
  3. espulsivo
  4. di secondamento, ossia di espulsione della placenta.

Ma cos'è la fase prodromica del parto? Scopriamolo insieme.

In questo articolo

Fase prodromica: sintomi

Il periodo prodromico ha lo scopo di annunciare l'inizio della fase del travaglio. Termina quando la cervice si dilata di 3 centimetri: in quel momento infatti la donna comincia a entrare nella fase attiva. Il periodo prodromico è costituito da contrazioni regolari, seguite da pause che possono essere anche lunghe. Si cominciano infatti ad avvertire le primissime vere contrazioni che si differenziano da quelle preparatorie di Braxton-Hicks

Nella fase prodromica avviene inoltre la rottura delle acque: il liquido amniotico fuoriesce ed è necessario raggiungere l'ospedale. L'ambiente uterino infatti non risulta più protetto e si potrebbe verifica l'intrusione di alcuni microrganismi pericolosi.

Fase prodromica: cosa fare

Respirazione

Nella fase di inizio della contrazione ricordati di inspirare lentamente e in modo profondo tramite il naso. Per qualche secondo trattieni il fiato, poi respira con la bocca. Concentrati e mantieni la respirazione durante la contrazione, rilassando i muscoli di viso e corpo.

Posizioni

Nel corso della fase dei prodromi è importante alternare degli attimi di riposo a delle brevi camminate. Potresti fare qualche lavoro domestico oppure una passeggiata con i bimbi oppure il cane. Se ti muovi favorirai la progressione del tuo travaglio. Cerca di trovare la posizione ideale che ti consentirà di rilassarti. Fai oscillare bacino e fianchi per contrastare il dolore.

Il movimento permetterà al tuo bambino di trovare la posizione per il parto

Potresti alzarti in piedi oppure appoggiarti sul letto sempre facendo oscillare il bacino. Siediti su una sedia al contrario e stenditi sul sedile, puoi inoltre metterti a quattro zampe dondolando. 

Bagno o Doccia Calda

Il calore ti aiuterà a rilassare al meglio i muscoli, riducendo la tensione e alleviando il dolore.

Una doccia oppure un bagno possono calmare e rilassare nelle varie fasi del travaglio. Fai una doccia molto calda soprattutto se avverti mal di schiena puntando alla colonna il getto d‛acqua oppure utilizzando teli caldi.

Massaggi

Il massaggio può rivelarsi utile per riuscire ad alleviare il dolore, in particolare sulla schiena. Può eseguirlo il partner o un familiare. Mangia sempre poco e spesso, soprattutto carboidrati favorendo il rilascio dell'energia.

Riposa

Se si interrompono le contrazioni prova a dormire e recupera le energie. Non concentrarti troppo sulle tue contrazioni. 

Cosa fare se si rompono le acque

Nel momento in cui si rompono le acque, potresti percepire la sensazione di fuoriuscita di liquido caldo (il liquido amniotico) incolore e inodore. Se il getto è intenso vuol dire che le membrane sono rotte completamente. Se si tratta solamente di un filo d'acqua discontinuo, metti un assorbente.

Controlla il colore

Osservare il liquido amniotico: il colore può essere limpido oppure rosato. Se tende al verde corri al pronto soccorso ostetrico in modo da monitorare lo stato di salute del bambino. Dopo la 37esima settimana nella maggior parte dei casi il periodo del travaglio inizia nelle 24 ore dopo la rottura delle acque.

Fonti articolo: Ausl Romagna, Multimedica

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