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Racconto parto naturale veloce
Ecco il mio parto: ore 1.44 iniziano i dolori, tutta la notte sveglia ed ogni volta che avevo un dolore andavo in doccia per vedere se continuava o no. Verso le 7 del mattino i dolori si presentavano ogni 3/4/5 minuti, allora io, il mio compagno e mia madre ci avviamo verso l'ospedale. Arrivo e mi fanno il tracciato, i dolori c'erano ma non erano ancora quelli decisivi. Mi ricoverano perché ero già dilatata di 3 cm e mi tengono sotto controllo.
Per velocizzare il travaglio inizio a farmi le scale dell'ospedale con il mio compagno (7 piani) andavamo fino al 7° e tornavamo al primo, ogni volta che avevo dolori dovevo fermarmi. Torno in camera e mi dicono di andare in visita (verso le 17.30), appena l'ostetrica mette la mano dentro sento come un palloncino che scoppia e subito dopo una marea di acqua che esce. Avevo appena rotto il sacco. L'ostetrica però vede che sugli slip avevo già del liquido amniotico e quindi avevo una micro rottura ma non me ne ero accorta.
Il mio compagno quasi saltando dall'emozione va a prendermi l'assorbente e continuo con lui a passeggiare nel corridoio con dolori sempre più forti. Vomito una volta, poco dopo vomito un'altra volta, mi dicono che sto entrando nel travaglio attivo e siccome in camera c'erano tante persone mi portano in sala parto (io che camminavo con la flebo attaccata e dietro l'ostetrica che mi seguiva con il lettino, non avevo capito che era per me).
Sala parto
Entriamo in sala parto, io e il mio compagno. Mi mettono il monitoraggio e ad ogni contrazione il mio compagno mi faceva i massaggi che ci avevano insegnato al corso preparto. Lui per me è stato una mano santa. Sempre vicino a sostenermi. Sento il bisogno di spingere ma ancora non ero dilatata del tutto. Mi dicono di aspettare e di non spingere assolutamente.
Allora aspetto speranzosa che arrivi subito quel magico momento della dilatazione completa!
Il momento arriva e mi spostano sul lettino (prima ero sulla poltrona) la mia ginecologa non poteva restare perché doveva andare a fare un cesareo d'urgenza, mi dice di aspettarla e mi lascia con un ostetrico che dice che se deve uscire esce, non è che possiamo mandarla indietro. Va bene, lei va via e inizio a spingere quando la contrazione arriva al picco.
Sono bastate 4 spinte, con il mio compagno a fianco che mi incoraggiava, e Shaila è uscita, l'hanno messa sul mio petto ed io, il mio compagno e l'ostetrico scoppiamo in lacrime. Dopo un po' arriva la mia ginecologa e si complimenta con me perché ho fatto prima del suo cesareo d'urgenza.
Mamma Denise