Cesareo d'urgenza
Capita spesso che il parto che ci eravamo immaginate alla fine non va proprio così... noi che sognavamo un travaglio in acqua o provare tutti i metodi dolci per accompagnare nostro figlio alla nascita ci troviamo all'improvviso sotto i ferri per un cesareo d'urgenza. Sensazioni, sentimenti e pensieri delle mamme che ci sono passate direttamente dalla voce delle mamme della community di Pianetamamma.
Quando la gravidanza è fisiologica e niente sembra dare segno che qualcosa andrà storto è ancor più difficile da ammortizzare e l'esperienza di un taglio cesareo deciso all'ultimo minuto, può essere anche traumatica; ma quali sono i sentimenti contrastanti che invadono l'animo in certi momenti? E' più forte l'amarezza o il pensiero che il nostro piccolino deve essere aiutato per nascere?
Post cesareo: tutto quello che devi sapere
La prima a raccontarsi è Anto e Gio, pianetina da poco iscritta al forum, ci racconta di quando è nato il suo Giovanni: "Era cominciato come un travaglio naturale, contrazioni iniziate verso le 5 del mattino il giorno della dpp una ogni 5 minuti. Mi faccio la doccia con calma e vado in ospedale.
Le contrazioni vanno avanti tutta la giornata ma la dilatazione è lenta, quando mi attaccano il monitor (due volte sole in tutta la giornata) mi accorgo che durante la contrazione il battito cardiaco del mio bimbo scende intorno a 90 e comincio a preoccuparmi, mi dicono, però, che quello non è il battito del bimbo ma che è il sensore che si sposta e rileva il mio battito ... vabbè. Arrivano le 8 di sera e cambia il turno di ostetriche e gine,mi riattaccano la terza volta al monitor e mi dicono che se vogliamo dare un'accelerata al parto mi mettono un po' di ossitocina, ci penso un attimo e con mio marito decidiamo per l'ossitocina.
Mi trasferiscono in sala parto e mi attaccano la flebo e il monitor costante, l'ostetrica si accorge subito che qualcosa non va: il battito del bimbo sotto contrazione si abbassa a 90 e va in sofferenza fetale. Subito pensano che questo sia dovuto all'ossitocina e me la staccano, poi può essere dovuto alla posizione che non fa arrivare abbastanza ossigeno al bimbo, allora mi faccio 3 contrazioni in piedi dritta soffrendo da bestia, ma la situazione non cambia.Intanto ero arrivata solo a 5 di dilatazione ed erano le 10 di sera.
Mi dicono allora che il bimbo è in sofferenza e io gli faccio notare che è tutto il giorno che va avanti così!! Mi spavento e, a brutto muso, dico alla gine: "tiratemelo fuori subito!!!!!"Lei mi dice che ci sono ancora margini per aspettare, che i rischi non sono tanti, ma a me non mi frega niente, pretendo il cesareo. Arriviamo al patto che, dopo il cesareo che stavano preparando in sala operatoria (era la notte fra domenica e lunedì e non c'era il personale per farne due insieme) tornava a controllarmi e se non cambiava nulla mi avrebbe fatto il cesareo, e così e stato;alle 00.44 del giorno dopo nasce il mio Giovanni, 3.800 gr x 50 cm.
Il motivo della sofferenza fetale? Giovanni era in rotazione posteriore dell'occipite (se ne sono accorti quando l'hanno tirato fuori) e quindi è andato in sofferenza. Per fortuna il mio topolo non ha avuto conseguenze!!! siamo stati molto fortunati!!!!"

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