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Seno duro in allattamento
Con l'arrivo della montata lattea nei primi giorni dopo il parto, si può verificare un turgore della mammella del tutto fisiologico. Si parla invece di ingorgo mammario se il seno è gonfio e duro, e a ciò si associa dolore e tensione cutanea. In alcuni casi però potrebbe trattarsi di mastite. Ecco cosa sapere sul seno duro in allattamento e cosa fare.
Seno duro in allattamento e ingorgo mammario
L'ingorgo mammario è caratterizzato da seni gonfi e duri, che possono risultare dolenti e arrossati, con difficoltà al flusso del latte.
Questa condizione si può verificare dopo il parto, in tempi diversi:
- la forma "primaria" si ha quando arriva la montata lattea, di solito tra i tre e i cinque giorni dopo il parto, ed è favorita dall'accumulo di liquidi nella mammella provocato dalla diminuzione dei livelli di progesterone una volta che è stata eliminata la placenta
- la forma "secondaria" si verifica generalmente più tardi, quando la produzione del latte materno supera la quantità che viene utilizzata dal bambino
Le cause dell'ingorgo mammario
Stando a quanto spiega Il Dott. Claudio Paganotti, specialista ginecologo dell'Istituto Clinico Città di Brescia, "l'ingorgo è dovuto ad un'inadeguata rimozione di latte dai dotti galattofori, in cui scorre il latte, che dà luogo alla formazione di un galattocele ossia all'indurimento percepibile tastando il seno".
Di norma, ci sono diversi motivi per cui la produzione di latte materno supera la quantità di latte assunta dal bambino.
- Il neonato non succhia tutto il latte.
- Il neonato non si attacca correttamente al seno, svuotando solo alcuni quadranti della mammella e facendo ristagnare il latte negli altri.
- Si ha un eccesso di offerta o si produce più latte di quello di cui il bambino ha bisogno.
- La madre offre il senso a orari rigidi e non in corrispondenza della domanda del neonato.
- Il bambino non è in grado di succhiare quando e quanto vorrebbe.
- Si utilizzano reggiseni o indumenti troppo stretti.
- Si saltano le sessioni di allattamento al seno.
- Il neonato, per motivi di salute, non può essere attaccato al seno a richiesta e la mamma non riesce ad estrarsi il latte con una frequenza adeguata, ossia almeno ogni tre ore.
- C'è una produzione di latte molto denso che può impedire al condotto di svuotarsi, oppure i condotti sono troppo stretti e non consentono al latte di scorrere bene.
Seno duro in allattamento: quando è mastite
Se non adeguatamente trattato, l'ingorgo mammario può portare alla mastite, ossia una infiammazione che interessa la ghiandola mammaria.
Quella che insorge durante l'allattamento è definita "mastite puerperale". Nella maggior parte dei casi, si verifica entro i primi tre mesi di allattamento, ma può insorgere anche più tardi. Tende inoltre a essere monolaterale, ossia a interessare una mammella per volta.
Sintomi della mastite
I sintomi più comuni della mastite sono:
- indurimento di una zona del seno
- dolore e sensazione di calore al tatto
- sensazione di bruciore continuo durante l'allattamento
- malessere e dolori muscolari
- febbre elevata
Le cause della mastite in allattamento
Generalmente a causare la mastite durante l'allattamento è la penetrazione dei batteri nella ghiandola mammaria, che può essere favorita da diversi fattori, tra cui:
- presenza di lesioni sul capezzolo
- ingorgo mammario
- dotto galattoforo ostruito che crea un ristagno del latte
Seno duro in allattamento: cosa fare
A seconda della diagnosi, ecco alcuni suggerimenti per alleviare i sintomi associati al seno duro in allattamento.
Come alleviare l'ingorgo mammario
- Utilizzare un impacco caldo o fare una doccia calda prima della poppata per ammorbidire il seno e favorire il flusso di latte.
- Massaggiare areola e capezzolo per agevolare la fuoriuscita del latte.
- Pompare una piccola quantità di latte tra le poppate per alleviare la pressione.
- Applicare un impacco freddo sul seno (non a diretto contatto con la pelle) tra una poppata e l'altra per attenuare il gonfiore.
- Allattare frequentemente il bambino o spremere il latte ogni due o tre ore.
- Lasciare che il bambino svuoti completamente un seno, prima di offrire l'altro.
- Assumere ibuprofene o paracetamolo per ridurre il dolore.
- Potrebbe essere utile l'utilizzo di un tiralatte, ma ricordate che la produzione di latte è un processo di domanda e offerta: se si tira troppo latte, il corpo ne produrrà di più per compensarlo.
Trattamento per la mastite
- Allattare più frequentemente, iniziando dal seno colpito dalla mastite.
- Spremere il latte tra una poppata e l'altra e dopo la poppata, per assicurarsi che tutto il latte materno venga rimosso.
- Massaggiare delicatamente l'area interessata e quella circostante.
- Fare impacchi caldi prima di allattare, e freddi dopo aver allattato.
- Assumere anti-infiammatori, come paracetamolo o ibuprofene, in presenza di febbre e dolore.
- Se i sintomi persistono per più di 12-24 ore ed è presente febbre, è bene stare a riposo e contattare un medico per iniziare una terapia antibiotica.
- In caso di ascesso può essere necessario un intervento chirurgico.