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Linee guida OMS per il parto
Sono state aggiornate recentemente le linee guida OMS per il parto e il post parto con l'obiettivo di ridurre il numero di morti tra le neomamme e i neonati durante il parto e subito dopo la nascita. Le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno quindi l'intento di tutelare la sicurezza della mamma e del bambino, ma anche di migliorare la salute di mamma e figlio e di garantire un travaglio e un parto più fisiologico possibile.

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Linee guida assistenza al travaglio e al parto fisiologico
Per quanto riguarda il parto naturale l'OMS ha stilato un documento, contenente delle precise linee guida per la routine di un parto naturale, che è frutto di un lavoro di ricerca condotto da un gruppo di esperti al fine di verificare l'efficacia e la sicurezza di 59 procedure e pratiche comuni nei Paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo.
- La donna deve poter contare sulla presenza di un familiare o una persona fidata durante il travaglio;
- bisogna rispettare la cultura e i valori della partoriente;
- il tasso di parti cesarei non deve superare il 15%
- non ci sono prove che dopo un parto cesareo si debba partorire con un secondo cesareo e non si possa partorire in modo naturale;
- l'induzione al travaglio non dovrebbe mai superare il 10% dei parti in qualsiasi regione geografica e va riservata solo in specifici casi;
- non sono necessari rasatura e clisteri prima del parto;
- operare dei metodi non invasivi e non farmacologici per dare sollievo dal dolore durante il travaglio, come massaggi e tecniche di rilassamento.
- monitorare il feto con auscultazione intermittente.
- usare solo materiali monouso e un'adeguata decontaminazione dei materiali riutilizzabili durante il travaglio e il parto.
- utilizzare i guanti durante l'esame vaginale, durante la consegna del bambino e nella gestione della placenta.
- lasciare piena libertà di posizione e di movimento durante il travaglio e promuovere la posizione non supina in travaglio.
- monitorare lo stato di avanzamento del travaglio.
- effettuare una profilassi con ossitocina nel terzo stadio del travaglio nelle donne con un rischio di emorragia post-parto o che si verifichi una piccola quantità di perdita di sangue.
- garantire la sterilità durante il taglio del cordone.
- prevenire l'ipotermia del neonato.
- garantire il precoce contatto pelle a pelle tra madre e figlio e sostenere l'avvio dell'allattamento al seno entro 1 ora dopo il parto in conformità con le linee guida dell'OMS sull'allattamento.
- esaminare la placenta e le membrane.
Alcune pratiche ancora diffuse che sono dannose e andrebbero eliminate:
- L’uso routinario di clistere.
- L’uso di routine della rasatura pubica.
- L’uso routinario dell’infusione endovenosa in travaglio.
- L’inserimento profilattico della cannula endovenosa.
- L’uso routinario della posizione supina durante il travaglio.
- L’esame rettale.
- L’uso di raggi X a livello pelvico.
- La somministrazione di ossitocina in qualsiasi momento fa sì che il suo effetto non possa essere controllato.
- Uso di routine della posizione litotomica con o senza staffe durante il travaglio.
- La manovra di Valsalva durante la seconda fase del travaglio.
- Massaggio e stretching del perineo durante la seconda fase del travaglio.
- Uso di compresse di ergometrina nella terza fase del travaglio per prevenire o controllare le emorragie.
- L’uso routinario di ergometrina parenterale nella terza fase del travaglio.
- Il lavaggio di routine dell’utero dopo il parto.
- Esplorazione manuale dell’utero dopo il parto.
Linee guida OMS per il post parto
Vediamo quali sono le indicazioni dell'OMS per il post parto.
- Dimissioni dall'ospedale: l'Oms suggerisce che con un parto vaginale senza complicazioni mamma e bimbo vanno dimessi non prima di 24 ore dalla nascita.
- Contatti dopo la nascita: tutte le mamme e i neonati dovrebbero sottoporsi a controlli medici dopo 3 giorni dal parto, dopo 7-14 giorni e dopo 6 settimane.
- Visite a domicilio: nella prima settimana è raccomandata una visita medica a domicilio sia per il neonato che per la madre, soprattutto nei paesi dove le condizioni igieniche sono scarse.
- Check up del neonato: è importante garantire un check up del neonato per valutare la sua salute, se viene ben nutrito, se respira bene, se ha l'ittero
- Allattamento materno: l'Oms suggerisce l'allattamento esclusivo per sei mesi e consiglia di affiancare alle mamme un counsellor per informarle sull'importanza dell'allattamento materno e su come allattare al meglio.
- Cordone ombelicale: l'Oms raccomanda la cura e la pulizia del cordone per ostacolare la comparsa di infezioni; nei Paesi del Sud Est Asiatico e in Africa è consigliato l'uso di un disinfettante a base di clorexidina nella prima settimana di vita
- Bagnetto: meglio aspettare fino a 24 ore dopo la nascita; per quanto riguarda l'abbigliamento viene consigliato un cappellino e 1-2 strati di abiti in più rispetto agli adulti; mamma e figlio dovrebbero stare nella stessa stanza per 24 ore al fine di favorire l'instaurarsi di un legame.
- Visite mediche materne: è importante fare una visita alla neomamma entro 24 ore dal parto per valutare sanguinamento vaginale, contrazioni, battito cardiaco e pressione sanguigna. Il medico deve poi visitare regolarmente la paziente per verificare alcuni parametri importanti come minzione, incontinenza urinaria, la comparsa dei lochi (perdite vaginali di muco, sangue e mucosa endometriale). Un'altra visita va programmata dopo due settimane per verificare l'allattamento e l'eventuale comparsa di sintomi di depressione post partum.
- Consuelling: è bene informare correttamente le donne sul processo fisiologico di ripresa dal parto. Alcuni sintomi vanno segnalati al medico: febbre, sintomi di tromboembolismo (come dolore al polpaccio, rigonfiamento e arrossamento del polpaccio, difficoltà a respirare e dolore al torace), sintomi della preeeclampsia come mal di testa, problemi alla vista, nausea, svenimento, convulsioni, e altri problemi come tachicardia, sanguinamento, vertigini e debolezza. Integrazione di ferro e acido folico: deve essere prescritta per almeno tre mesi dopo il parto.
- Profilassi antibiotica: consigliata alle donne che hanno partorito naturalmente e che hanno avuto uno strappo del perineo di terzo e quarto grado. Il tutto per ridurre il rischio di sepsi.
- Supporto psicologico e sociale: soprattutto per le donne a rischio di depressione post partum.