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Emorroidi post parto, come prevenirle e curarle

di Redazione PianetaMamma - 17.10.2022 Scrivici

emorroidi
Fonte: shutterstock
Come riconoscere le emorroidi post parto, quali sono le cause e come prevenirle e curarle

Emorroidi post parto

Tra i più comuni disturbi post parto ci sono senza dubbio le emorroidi, un problema fastidioso che può rendere davvero complicata la vita da neomamma e che provoca dolore, sanguinamento e difficoltà a camminare o stare sedute. Cerchiamo di capire quali sono i sintomi, le cause delle emorroidi dopo il parto, come possiamo curarle e come riconoscerle.

In questo articolo

Emorroidi, cosa sono

Le emorroidi sono aree di tessuto rigonfio che protrudono dall'ano. In pratica le vene presenti all'interno del tessuto diventano gonfie di sangue e aumentano di volume: possono essere piccole come un pisello o gradi come un uovo.

Le emorroidi sono:

  • interne: quando le vene interessate sono all'interno dello sfintere;
  • esterne: quando le vene interessate sporgono fuori dall'apertura anale.

Le emorroidi sono comuni in gravidanza, soprattutto nel secondo e terzo trimestre. Questo perché i cambiamenti ormonali fisiologici tipici della gravidanza aumentano il rischio di costipazione che, a una volta, può favorire l'insorgenza delle emorroidi. In linea generale sono tre le cause dell'insorgenza delle emorroidi in gravidanza:

  • la stipsi che è favorita dall'azione degli ormoni, soprattutto del progesterone, che fa rilassare le pareti intestinali;
  • gli ormoni che svolgono un'azione ipotonica sulle pareti venose
  • la pressione che il bambino esercita sulle vene rettali ed anali

Cosa accade? Le vene della zona anale e rettale si rigonfiano durante i movimenti intestinali e possono arrivare anche a sporgere all'esterno dell'ano. Inoltre la costipazione potrebbe peggiorare nel caso in cui si debba assumere un integratore di ferro.

In gravidanza le emorroidi vanno trattate in diversi modi:

  • Stile di vita: cambiare le proprie abitudini può essere utile per ridurre la stitichezza in gravidanza. Cosa fare dunque? Provare ad andare in bagno tutte le mattine quando l'intestino è più attivo; mangiare la giusta quantità di fibre e bere almeno due litri d'acqua; fare regolare movimento fisico che favorisce la motilità intestinale.
  • Lassativi: l'uso di lassativi andrebbe preso in considerazione solo in casi seri e sempre sotto stretto controllo medico.
  • Trattamenti farmacologici: quando stile di vita e lassativi si rivelano inefficaci si può chiedere al proprio medico di consigliare un prodotto per il trattamento delle emorroidi. In genere si tratta di creme, gel, spray o supposte. Non curano le emorroidi ma certamente possono dare immediato sollievo dai sintomi. È bene ricordare che la maggior parte dei farmaci per uso topico per trattare le emorroidi non sono indicati in gravidanza tuttavia il medico potrebbe comunque prescrivere un unguento o un gel precisando la dose limite considerata più sicura.

Emorroidi post parto e sintomi: come riconoscerle

Le emorroidi nella fase post parto possono non dare particolari sintomi, ma in molti casi invece sono responsabili di:

  • prurito,
  • bruciore,
  • dolore,
  • difficoltà e dolore nell'evacuazione;
  • sanguinamento rettale.

In qualche caso possono essere visibili oppure si possono sentire al tatto, soprattutto se sono esterne.

Emorroidi e parto naturale

Lo sforzo del travaglio può favorire la fuoriuscita e la comparsa delle emorroidi, e in effetti un certo numero di donne sperimenta purtroppo il fastidio causato dalle emorroidi dopo il parto naturale a seguito di un prolasso che avviene soprattutto nella fase espulsiva.

Se si hanno punti di sutura nella zona rettale o perineale, ad esempio per l'episiotomia, è estremamente importante discutere con il proprio ginecologo delle modalità di pulizia e cura delle emorroidi. Probabilmente non si potranno usare prodotti per uso topico o supposte.

Emorroidi dopo il parto cesareo

Il parto cesareo solitamente non favorisce l'insorgenza delle emorroidi come accade per il parto naturale, tuttavia se le emorroidi si sono formate durate la gravidanza, dopo il parto potrebbero persistere, soprattutto se si soffre di stipsi e costipazione.

Emorroidi rientrano dopo il parto?

Come detto le emorroidi sono piuttosto comuni durante la gravidanza e nel post parto. Nella maggior parte dei casi le emorroidi che si sono sviluppate durante la gravidanza andranno via da sole qualche settimana dopo il parto, soprattutto se si stanno mettendo in atto accorgimenti per favorire l'evacuazione e prevenire la stipsi.

Emorroidi post parto che non passano

Se nella maggior parte dei casi le emorroidi spariscono con il tempo dopo il parto, in circa il 25% dei casi rimangono ancora per mesi dopo la nascita.

Cosa fare se le emorroidi non passano? Ecco qualche consiglio pratico:

  • Evitare di star sedute o in piedi per troppo tempo per ridurre la pressione sulla zona rettale, meglio stendersi più possibile;
  • in caso di dolore si può prendere il paracetamolo che è indicato sia in gravidanza che in allattamento, se non si allatta si possono assumere anche i FAS;
  • rivolgersi al proprio medico o ad un proctologo che saprà indicare la terapia farmacologica più adatti, consigliando anche farmaci compatibili con l'allattamento.

Emorroidi post parto: i rimedi naturali

Tra i rimedi naturale per alleviare il fastidio delle emorroidi:

  • applicare una busta del ghiaccio sulla zona interessata. La cosiddetta "Terapia del freddo" può ridurre il dolore e il disagio;
  • alternare impacchi caldi e freddi;
  • sedersi nella vasca dopo aver riempito un fondo di acqua tiepida per un immediato sollievo;
  • dopo l'evacuazione pulire delicatamente la zona anale con una soluzione apposita.
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