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Contraccettivi dopo il parto
Riprendere la propria vita sessuale dopo il parto può richiedere pazienza e alcune settimane.
Spesso il desiderio tarda a ritornare, le paure, l’insicurezza e la stanchezza che sopraggiungono dopo la nascita del bebè contribuiscono a far calare il desiderio e la ferita post parto (quella del cesareo, ma anche l’episiotomia) fanno la loro parte.
Ma con un po’ di pazienza il desiderio ritornerà. Quando questo accadrà è importante pianificare un modo per evitare una nuova gravidanza.
Quali sono i più efficaci metodi contraccettivi post parto?
Allattamento
L’allattamento non è un metodo sicuro. Allattare in modo esclusivo può certamente ridurre le probabilità di concepimento: l’amenorrea post parto in caso di allattamento può durare anche mesi, tuttavia è importante che l'intervallo tra le poppate non superi mai le sei ore di notte e le quattro ore di giorno. Inoltre l’allattamento deve essere esclusivo. In ogni caso questo non è un metodo contraccettivo efficace al 100%, quindi va usato solo se non vi dispiacerebbe avere due bambini che nascono a poca distanza l’uno dall’altro.
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Metodi contraccettivi naturali
Sono metodi che si basano sul calcolo dei giorni di ovulazione, con l’astensione dai rapporti sessuali nei giorni più a rischio. Questo metodo utilizza la misurazione della temperatura basale con un termometro.
A metà ciclo nella donna, la temperatura subisce un picco e si stabilizza a 37° rimanendo invariata fino alla comparsa del mestruo.
Tre giorni dopo l’innalzamento della temperatura la donna è in un periodo altamente a rischio per una gravidanza indesiderata.
La misurazione della temperatura basaleva accompagnata dalla valutazione del muco cervicale.
Esistono, inoltre, in commercio dei kit digitali che indicano i giorni più a rischio. Il metodo naturale garantisce un’efficacia pari al 60%.
Preservativi
I preservativi garantiscono un’efficacia contraccettiva dell’85% e proteggono anche dalle malattie sessualmente trasmesse. Molte donne scelgono di usare il profilattico anche quando assumono la pillola anticoncezionale, per una maggiore protezione.
Diaframma
La sua efficacia è del 94%, ma può scendere all’80% se non lo si usa correttamente. Se si usava il diaframma già prima della gravidanza si potrebbe riutilizzare lo stesso.
IUD (spirale)
Dispositivi Intrauterini sono la forma più efficace di controllo delle nascite con un’efficacia pari al 99%. Sono anche sicuri da utilizzare se si sta allattando. Ci sono alcuni IUD che possono essere utilizzati per 5 anni, altri anche 10 anni. Parlate con il vostro ginecologo per conoscere le varie opzioni. Scegliete questo metodo contraccettivo se avete una relazione monogama stabile e non avete avuto malattie sessualmente trasmissibili di recente.
Pillola anticoncezionale
Esistono ormai decine di pillole tra cui scegliere, quindi ogni donna troverà, dietro consiglio del proprio ginecologo, quella più adatta alle sue esigenze. Alla donna che allatta viene generalmente consigliata la cosiddetta mini-pillola, a base di solo progestinico perché l’estrogeno può contribuire a far diminuire la produzione di latte. Importante assumerla alla stessa ora tutti i giorni e se ci si dimentica di prenderla usare il preservativo.
Il cerotto e l’anello vaginale
Entrambi i metodi si basano, come la pillola, su combinazioni di progestinico ed estrogeno per bloccare l’ovulazione. Normalmente queste soluzioni non vengono prescritte alle neomamme che allattano per la presenza di estrogeno che potrebbe, come detto, ridurre la produzione di latte. Di sicuro il cerotto è un metodo più sicuro della pillola perché non si corre il rischio di dimenticarsi di prenderlo. Va applicato e lasciato per una settimana, poi va sostituito con uno nuovo. Cambiare il cerotto per tre settimane e poi fare una pausa di una settimana.
Sterilizzazione
Se siete assolutamente certe di non volere altri figli potete prendere in considerazione la possibilità di fare una sterilizzazione tubarica.
Si tratta di un intervento che porta alla chiusura delle tube di Falloppio con l’utilizzo di alcune clip. Si tratta di un metodo contraccettivo permanente. In alcuni casi può non riuscire e c’è un aumentato rischio di gravidanze extrauterine, per questo in presenza di un ritardo di due settimane è bene fare un test di gravidanza.