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Perchè il parto cesareo si chiama così e chi lo ha inventato?
Secondo la mitologia greca Apollo fece nascere Asclepio, fondatore del famoso culto della medicina religiosa, dal ventre della madre. Abbiamo riferimenti al parto cesareo sin dall'antichità e in tantissime culture diverse (pensate che antiche incisioni cinesi raffigurano il taglio cesareo su donne apparentemente sveglie!). Ma perché il parto cesareo si chiama così e chi lo ha inventato davvero?
Che significa parto cesareo?
Il nome "cesareo" deriva probabilmente dal verbo latino "caedere", che significa "tagliare". Secondo la "Lex Caesarea", una legge romana risalente al 715 a.C., se una donna moriva durante il parto, il bambino doveva essere estratto dal suo corpo tramite un'incisione. Molte teorie, però, fanno risalire l'origine del nome a Giulio Cesare.
Cosa c'entra Giulio Cesare?
Secondo la leggenda il parto cesareo si chiama così perché in questo modo nacque Giulio Cesare. Ma questa ipotesi lascia ancora oggi perplessi molti storici che ritengono che questa storia sia più mitica che reale. La madre di Cesare, Aurelia, infatti visse molti anni dopo la nascita del figlio, cosa improbabile se avesse subito un'operazione così rischiosa all'epoca.
Più probabilmente, come dicevamo, la pratica del parto cesareo era spesso associata a tentativi di salvare il bambino quando la madre non sopravviveva o stava per morire durante il travaglio.
Chi ha inventato il taglio cesareo?
Per secoli questa procedura veniva praticata solo su donne che erano decedute durante il travaglio: il bambino veniva estratto con un taglio chirurgico per provare a salvarlo (e molto probabilmente per poterlo battezzare prima della sua eventuale morte).
Il primo taglio cesareo di cui si ha notizia certa e finalizzato a salvare la vita a madre e figlio fu quello eseguito da Jakob Nufer, un uomo con esperienza come castratore di maiali. La storia è raccontata e documentata nel 1581 in un'appendice del libro "Isterotomotochia", scritto da François Rousset, un medico che operava alla corte di Carlo Emanuele I, Duca di Savoia ( per questo si dice che a coniare il termine "parto cesareo" fu proprio Rousset.
Nufer riuscì a far nascere il figlio vivo dalla moglie che non solo sopravvisse all'intervento, ma ebbe anche altri figli successivamente.
Dobbiamo comunque aspettare fino al 1826 per trovare documenti ufficiali del primo parto cesareo moderno. Ad eseguirlo fu il chirurgo britannico James Barry a Città del Capo.
Qual è stato il primo parto cesareo in Italia?
Avvenne nel 1876 ad opera del ginecologo italiano Edoardo Porro, primario dell'Ospedale San Matteo di Pavia. Con questa innovativa tecnica Porro riuscì a salvare sia la madre, Giulia Cavallini, che il bambino. Il problema era che all'epoca si procedeva con l'asportazione dell'utero, il che significava che la donna non avrebbe più potuto avere altri figli. Il vantaggio era che, procedendo in questo modo, si riduceva drasticamente il rischio di infezioni ed emorragie, portando il tasso di mortalità al 20%.
Dopo il 1881, due ginecologi tedeschi, Ferdinand Adolf Kehrer e Max Sänger, introdussero il metodo del taglio cesareo conservativo, che prevedeva la sutura dell'utero dopo l'incisione. E nel 1907 si diffuse una nuova tendenza: eseguire l'incisione sul segmento uterino inferiore.
Questa pratica è quella che ancora oggi viene utilizzata, perché comporta meno sanguinamento e garantisce una cicatrice più robusta, riducendo il rischio di rotture uterine in eventuali gravidanze future.
Qual è la storia del parto cesareo?
Le prime menzioni di una procedura simile a un cesareo risalgono all'antica Roma, ma come abbiamo visto, queste prime operazioni erano molto diverse da quelle moderne.
Durante il Medioevo e il Rinascimento, il taglio cesareo ha continuato ad essere un'operazione rara e spesso riservata a situazioni disperate, come la morte della madre durante il travaglio. Fu solo nel XVIII e XIX secolo che si iniziarono a vedere i primi successi di parti cesarei con madri sopravvissute, grazie ai progressi nelle tecniche chirurgiche e nell'uso dell'anestesia.
Il vero punto di svolta per il parto cesareo arrivò nel XX secolo, con l'introduzione degli antibiotici, che ridussero drasticamente le infezioni post-operatorie, e con il miglioramento delle tecniche di sutura e anestesia, che resero l'operazione molto più sicura per la madre e il bambino.
Domande e risposte
A quante settimane si fa il cesareo programmato?
In genere si pianifica il cesareo vero la 38esima settimana.
Quanti figli puoi avere con il cesareo?
I medici generalmente consigliano di non fare più di 3 cesarei.
Fonti
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