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Dalla parte dei papà: come affrontare il parto

di Ingrid Busonera - 12.11.2014 Scrivici

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Se fino a poco tempo fa il parto riguardava solo le donne e gli uomini ne erano completamente tagliati fuori, ora son sempre più i futuri papà che decidono di assistere al parto per incoraggiare e aiutare la propria compagna

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Assistere al parto

Se fino a poco tempo fa il parto era solo cosa di donne e gli uomini ne erano completamente tagliati fuori, ora son sempre più i futuri papà che decidono di assistere al parto per incoraggiare e aiutare la propria compagna e sono tanti anche quelli che decidono di partecipare ad un corso di preparazione alla nascita.

Qualche consiglio per loro, per non arrivare impreparati al parto e per sapere come comportarsi

La decisione di assistere al parto deve essere soltanto vostra

Se deciderete di essere presenti il fatidico giorno per supportare la vostra compagna e per conoscere il vostro cucciolo non appena sarà nato e perchè no, anche tagliarli il cordone ombelicale, dovrà essere perchè VOI ve lo sentite veramente, non perchè i vostri amici, colleghi ecc., hanno assistito al parto o ancora perchè è la vostra compagna a desiderarlo. Se voi non ve la sentite meglio lasciar perdere, potreste vivere un'esperienza negativa o ancora star male durante il travaglio o il parto avendo voi bisogno di assistenza e distogliendo attenzioni alla vostra compagna e al bebè che sta venendo al mondo.

Se poi desiderate starle accanto durante il travaglio ma ad un certo punto non ve la sentite più, vale la prima regola: non fatte niente che non vi sentite di fare, uscite, bevete un caffè e aspettate fuori che il bebè veda la luce. Stessa regola naturalmente vale per la futura mamma: se voi desiderate assistere ma lei non se la sente e vuole vivere questo momento da sola con il personale sanitario o magari con un'altra figura femminile (mamma, amica, suocera ecc.) non imponetele la vostra presenza!

Sapete come si svolgono travaglio e parto?

Se avete deciso di assistere al parto, forse è il caso di prendere qualche "lezione" per sapere come si svolgeranno travaglio e parto, questo vi rassicurerà  in determinati momenti e vi tornerà utile in sala parto.

Il travaglio non è facile per nessuna donna. Durante il travaglio i dolori delle contrazioni o "doglie", cresceranno sempre di più in modo tale da spianare l'uscita per il bebè. Le contrazioni ad un certo punto, molto vicino alla nascita, assumeranno questo ritmo: CONTRAZIONE-PAUSA-CONTRAZIONE e da lì in poi passerà probabilmente pochissimo finchè conoscerete vostro figlio!!! Sentirete la vostra compagna urlare, la vedrete fare smorfie di dolore e stremata come forse non l'avrete mai vista, debole, indifesa, paurosa e forse ansiosa, cercherà appiglio in voi, magari userà anche la vostra mano come scacciapensieri e la stritolerà, tutto questo non vi deve spaventare, ma ricordatevi che non potete fare niente se non starle accanto e accontentarla.

Accontentarla? Si, proprio così: ascoltatela e fate esattamente quello che vi dice! Se vi chiede di sorreggerla fatelo. Se la consolate e vi chiede di stare zitti fatelo. Se vi chiede di uscire per far entrare la mamma o l'amica..fatelo. E' il suo parto, è lei la protagonista e sebbene non possiate far niente per aiutarla, starle vicini come lei desidera e compiacerla su queste piccole cose è il minimo che si possa fare.

Ma cosa dicono le mamme che ci sono già passate? Le utenti del forum ci raccontano le loro esperienze, chi ha compiuto il percorso della nascita assieme al partner per decisione del partner, chi l'ha voluto fare da sola,chi avrebbe desiderato avere il partner accanto ma lui non c'era... la parola a loro, le dolcissime pianetine che scrivono sul forum!

Giusykatia, una delle più giovani utenti del forum, già bismamma e in attesa del terzo bebè, ci racconta che per entrambe le nascite dei suoi primi due figli ha desiderato di avere il partner accanto e visto che lui è stato daccordo fin da subito, hanno deciso di vivere assieme quei momenti speciali e unici, durante i quali il compagno l'ha sostenuta e confortata, rendendo quelle fasi meno difficili; anche il marito di Mary78 ha assistito ad entrambe le nascite dei loro figli facendo di tutto per assistere anche al secondo parto, quando il lavoro gli dettava altri impegni.

La nostra Mary sottolinea che anche se desiderava fortemente che il marito assistesse, onde evitare sorprese e svenimenti in sala parto, ha preferito che lui ne fosse pienamente convinto, richiedendo fino all'ultimo se la decisione di "entrare" era sempre quella.

Toccante l'esperienza della nuova utente Selin, che a causa di un'infezione del liquido amniotico insorta all'ultimo momento ha lasciato un pò l'amaro in bocca a lei e al marito; ci racconta che durante la gravidanza  il marito desiderava tanto assistere al parto ma a causa di una complicazione la loro piccolina è dovuta nascere con un taglio cesareo di emergenza e naturalmente il marito non è potuto entrare il sala operatoria.



Anche Elenuccia87 ci racconta il suo parto, il compagno all'inizio era titubante ma al momento cruciale è voluto stare accanto a lei, alternandosi con la mamma, sostenendola e cercando di farla rilassare e aiutarla come meglio poteva, durante il travaglio e anche durante il parto, vivendolo come uno dei momenti più emozionanti e indimenticabili della sua vita, commuovendosi alla vista della loro piccolina.

Savela, un'altra utente del forum ci racconta invece che durante la fase del travaglio ha preferito non far entrare in sala il marito, facendolo entrare solo per il momento vero e proprio del parto, per la fase espulsiva,
Anche Zamby88, giovanissima mamma, ci racconta che il suo compagno ha assistito al parto perchè oltre ad averlo deciso assieme era un suo desiderio e non se lo sarebbe perso per niente al mondo. Raffiuz temeva che il marito assistendo al parto, rimanesse scioccato dalla visione della moglie in "quelle" condizioni, con tanto sangue e gli altri inconvenienti del parto come l'incontinenza fecale che si verifica spesso durante il parto, e che quindi lui non l'avrebbe più "vista "con gli stessi occhi  , ma il marito è riuscito a persuaderla, tranquillizzandola che non sarebbe mai potuto accadere, che lui voleva presenziare per starle vicino e per vedere nascere il loro figlio. E così è stato e il papà  cha avuto anche il privilegio di fare il primo bagnetto al bebè!

Anche Gnuffy ci racconta della nascita del suo bambino, del marito un pò titubante all'idea di entrare in sala parto , ma alla fine la voglia di stare vicino alla compagna e di veder nascere il proprio cucciolo è stata più forte di ogni cosa (anzi, quando le infermiere non volevano farlo entrare, si è fatto sentire per poter accedere).



A Nora80 invece è andata un pò diversamente, sebbene il marito avesse assistito al travaglio nonostante le perplessità avute durante la gravidanza, e di comune accordo avevano deciso che assistesse al parto, durante la fase espulsiva insorta improvvisamente e inaspettatamente, il marito era in pausa "caffè", arrivando immediatamente dopo il parto, che per fortuna si è svolto serenamente e senza imprevisti.

Monichina ci confida invece che fin dall'inizio il marito era assolutamente contrario all'idea di assistere al parto e invece già dai primi dolorini non l'ha mai lasciata sola fino al momento immediatamente prima della nascita, quando l'ha lasciata sola perchè dovevano utilizzare la ventosa per aiutare il loro piccolo a nascere.



Elitode, mamma bis, ci racconta che anche suo marito ha assistito ad entrambe le nascite dei loro bambini, ricordandosi che se per il primo l'emozione ha fatto il suo causando un piccolo svenimento, per il secondo le è stato molto vicino e ha vinto l'emozione, sorreggendola moralmente e fisicamente. Anche Carsa,  ci racconta dei suoi parti, durante la nascita di tutti e tre i suoi bambini, il marito le è stato vicino per tutto il tempo del travaglio ma non è entrato in sala parto perchè rischiava di svenire e di distogliere attenzioni a mamma e bebè per assistere lui!

Il compagno di Janeway, sebbene durante la gravidanza non ne fosse convinto, al momento del travaglio ha trovato naturale assistere la sua compagna, che desiderava averlo vicino in quei momenti speciali, standole vicino e aiutandola molto in alcuni momenti difficili di un parto che non ha lasciato proprio dei bei ricordi se non la nascita del loro cucciolo.

Savela è un'altra mamma che ha preferito vivere il travaglio accanto ad una donna, la sua mamma, permettendo al compagno di entrare soltanto al momento dell'espulsione, per partecipare alla nascita della loro creatura, sebbene il marito fosse propenso ad accompagnarla già dal travaglio.



Infine ecco l'esperienza di Eleonora-PD che ci racconta che durante la gravidanza la decisione di far assistere il compagno era stata presa da entrambi: lei desiderava avere accanto il suo compagno perchè le trasmetteva tranquillità e lui desiderava assistere alla nascita della loro bambina, così ha assistito, sostenendola, coccolandola e aiutandola ed emozionandosi tantissimo alla vista della loro bimba

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