Cosa si prova durante il parto
Quante volte ci hanno raccontato di travagli e parti drammatici oppure assolutamente semplici? È normale che sia così perche esistono diverse variabili che condizionano l'esperienza, ad esempio la soglia del dolore, le esperienze passate, il contesto sociale e familiare e non ultimo il luogo dove si partorisce.
Come avere un parto sereno e naturale
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Nella mia esperienza di ostetrica di comunità ho visto nascere molti bambini, in ospedale e in casa, ogni donna che ho incontrato ha usato i propri mezzi per superare il dolore e ogni bambino che è nato ha portato emozioni forti nei genitori e anche in me. Ricordo ancora la prima bambina che ho visto nascere piangevo io, la mamma e il papà per la gioia.
E ricordo il primo parto in casa, l'emozione del luogo protetto e conosciuto mista al timore che tutto andasse come doveva andare. Ma le emozioni dell'ostetrica sono tutte al servizio della donna e del bambino che sta nascendo, e allora proviamo a capire come viene descritto il travaglio nelle sue fasi e come viene vissuto dalle vere protagoniste, le donne.
- La prima fase detta anche prodromi
quando cioè le contrazioni sono poco dolorose e abbastanza lontane tra loro, normalmente si è ancora a casa e le donne descrivono il tipo di dolore come crampi al basso ventre, tipo premestruale o mestruale. Tra una contrazione e l'altra c'è ancora tempo di riposare e organizzare tutto per l'ospedale oppure per avvisare l'ostetrica se si è deciso di partorire in casa.
- Lentamente le contrazioni iniziano a regolarizzarsi
e diventare più dolorose, tanto da essere davvero stanche nella pausa e aver bisogno di riposare. È importante che questo tempo di riposo venga rispettato per permettere al fisico di recuperare energie. Ho visto molte reazioni differenti a queste contrazioni, chi le nota come solo fastidiose, chi invece già le indica come dolore incredibile.
- È quindi il momento di andare in ospedale
Il dolore normalmente si sposta sulla schiena, nella zona lombare. Viene descritto come un dolore continuo, oppure come una colica renale oppure ancora come se qualcosa stesse schiacciando il bacino. Effettivamente il bambino sta progredendo nel canale del parto quindi ognuna di queste sensazioni è possibile. In questo periodo di solito si fa l'analgesia epidurale per chi ne ha fatto richiesta o la desidera.
Parto naturale a casa, il suggestivo video in bianco e nero
Anche sull'effetto dell'epidurale ho avuto modo di constatare diverse reazioni. La "forza" dell'analgesia dipende da alcuni fattori, la profondità a cui viene fatta ad esempio, ma ognuna delle donne ha una percezione di successo o insuccesso differente. C'è chi dice che è un sollievo e una benedizione che ti consente di vivere il travaglio piu serenamente, altre invece sentono dolore o fastidio nonostante l'anestetico.
- Periodo espulsivo
Ma la variabilità maggiore l'ho sempre riscontrata nel modo di affrontare il periodo espulsivo, il periodo finale quando contrazioni e dilatazione dei tessuti sono massimi. Chi parla di una lacerazione interiore, chi invece parla di una liberazione e di una sensazione quasi estatica dopo ogni spinta e a maggior ragione dopo la nascita della testa del bambino. Il dolore sicuramente è massimo e la voglia di spingere e liberarsi dal peso anche, ormai i capelli affiorano e manca davvero poco.
La posizione più comoda per la nascita del bambino la si può decidere liberamente, è importante ascoltare le indicazioni di chi assiste il parto. È normale avere paura, è normale essere stanche anzi esauste ed ogni reazione al dolore è assolutamente accettabile. Può capitare di sentir bruciare la zona perineale, alcune donne contano, altre urlano, altre ancora si zittiscono e restano concentrate sul respiro e la spinta.
Ogni donna ha il suo modo di reagire e nessuna verrà giudicata per come si esprime nel momento di massimo dolore. Mi permetto di dedicare due parole anche alle reazioni dei partner presenti in sala parto. Ad alcune donne può sembrare che il proprio partner non sia presente, non sia attivo, sia quasi distaccato. Sappiate che quello che provano la maggior parte di loro è il senso di inutilità.
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Vedere la donna che amano soffrire, sapendo di non poter fare nulla né dire nulla è molto fastidioso. Li vedrete probabilmente sciogliersi in lacrime appena vedranno il bambino, ed è un'emozione enorme.
Come avrete capito il travaglio e il parto sono eventi assolutamente soggettivi con reazioni ed emozioni talvolta molto forti, ma mai esagerate. Bisogna sempre tenere alla mente che tutto il percorso, tutto il dolore provato porta ad una gioia immensa: avere il bambino, atteso per nove mesi, tra le braccia.