Poesie di Natale
Che Natale sarebbe senza le poesie dei bambini, recitate (rigorosamente in piedi sulla sedia) la sera del 24 o al pranzo del 25 dicembre? Le poesie di Natale emozionano sempre, sono una tradizione immancabile che, puntualmente, fa scendere la lacrimuccia a mamme e non solo. I bambini le imparano con passione, gli adulti le ascoltano con ammirazione. Le maestre le scelgono mesi prima, scovando tra i libri, alla ricerca delle più belle, brevi o lunghe, semplici o complesse a seconda dell'età dei bambini, alcune nuove, altre antiche e scritte da autori famosi. Andiamo a scoprire quali sono le poesie di Natale più belle da conoscere.
In questo articolo
Iniziamo con una lista di poesie brevi. Composizioni adatte ai bambini piccoli, che fanno fatica ad imparare a memoria testi lunghi e che, magari, non parlano ancora bene.
Sono poesie di Natale adatte soprattutto per bambini della scuola materna. Ecco alcuni esempi:
- Pace di Natale
- Nasce Gesù, di Luisa Nason
- Lettera a Gesù, di Mario Lodi
- La gioia del Natale, di M.A.Scavuzzo
Pace di Natale
Di paglia e fieno è la tua culla
e non hai panni e non hai nulla;
per riscaldarti fuoco non hai
eppur sorridi, non piangi mai.
Sorridi al bue, sorridi all'asinello
agli agnellini, al pastorello.
Doni alla Madonna il tuo sorriso
ch'è tutto un raggio di paradiso,
e la tua luce ripete al cuore:
"Sono la pace, sono l'amore!"
Nasce Gesù
Campana piccina
che attendi lassù
intona il tuo canto
che nasce Gesù.
O stella, stellina
che brilli lassù,
ravviva il tuo lume
che passa Gesù.
O cuore piccino
che attendi quaggiù
prepara i tuoi doni
che nasce Gesù.
Lettera a Gesù
Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un pò di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.
La gioia di Natale
La gioia di Natale
s'infila per tutte le scale,
accende presepi e pini
e gli occhi di tutti i bambini.
Poi s'affaccia ai balconi,
vi appende festoni;
scivola giù nelle strade,
illumuna vetrine e contrade.
Poi corre verso la chiesa,
dove una campana attesa
annunzia tutto d'un fiato;
Il Re dei bambini è nato!
Poesie di Natale famose
Tante, tantissime, sono le poesie di Natale scritte da autori famosi, da Ungaretti a Pascoli, da Quasimodo a Saba, da D'Annunzio a Gianni Rodari. Poesie che non passano mai di moda e continuano ad essere tramandate di generazione in generazione. Alcune sono brevi, in rima, e semplici da imparare, altre più lunghe e complesse sono adatte ai bambini degli ultimi anni di scuola primaria o delle scuole medie.
Andiamo a conoscere alcune delle più belle poesie di Natale scritte da autori famosi:
Poesie di Natale di Ungaretti
Tra le poesie di Natale più famose di sempre, c'è "Natale" di Giuseppe Ungaretti. Una poesia sicuramente complessa che, proprio per questo, spesso viene analizzata in classe con gli insegnanti alle medie e alle superiori.
Un testo nel quale Ungaretti racconta il ritorno a casa dal fronte della Prima Guerra Mondiale. E' il Natale del 1916 e Ungaretti non ha voglia di festeggiare. La sua poesia evoca la solitudine, uno stato d'animo provato, come l'assenza di punteggiatura manifesta bene.
Di seguito il testo della poesia.
Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Poesie di Natale di Gianni Rodari
Cambiamo registro, con le poesie di Natale di Gianni Rodari.
Adatte ai bambini anche più piccoli, queste poesie portano la gioia, l'allegria in casa, con parole semplici che restano facilmente impressi. Da "L'albero dei poveri" a "Il magico Natale", da "Lo zampognaro" a "Il pianeta degli alberi di Natale" più volte il poeta e narratore italiano è tornato a parlare di Natale.
Abbiamo scelto quella che secondo noi è tra le più belle poesie natalizie di Gianni Rodari.
Il magico Natale
S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Poesie di Natale per la scuola dell'infanzia
Ci sono poi tante poesie in rima molto belle da recitare con i bambini a Natale, perfette per i bambini più piccoli. Poesie che celebrano la nascita di Gesù Bambino, il presepe, l'albero, la gioia e la speranza del Natale.
Di seguito alcune tra le più belle:
- Natale
- Le candeline accese
- A Gesù Bambino
- Lettera a Gesù
Natale
La pecorina di gesso,
sulla collina in cartone,
chiede umilmente permesso
ai Magi in adorazione.
Splende come acquamarina
il lago, freddo e un po' tetro,
chiuso fra la borraccina,
verde illusione di vetro.
Lungi nel tempo, e vicino
nel sogno (pianto e mistero)
c'è accanto a Gesù Bambino,
un bue giallo, un ciuco nero.ù
Guido Gozzano
Le candeline accese
Le candeline accese
sui rami dell'abete
sembrano tutte liete
di vegliar da vicino
dolce sonno di Gesù Bambino.
I gingilli d'argento
le belle arance d'oro,
chiedono fra di loro
scampanellando piano
Ci toccherà la sua piccola mano?
Gli angiolini di cera
dalle manine in croce
sussurrano con voce
quasi di paradiso:
Se avessimo soltanto un suo sorriso!
E la stella cometa
che vide tutto il mondo
dice con un profondo
sospiro di dolcezza:
Non vidi mai quaggiù tanta bellezza!
Roberto Piumini
A Gesù Bambino
Dalla tua culla, o adorato Bambino
Tendi L'orecchio un momentino.
Mi senti?
Povere e deboli son le mie parole
Ma piene di fervido amore.
Esse dicono soltanto:
"Concedi, Gesù santo
ogni Grazia e tanto amore
al babbo, alla mamma e al mio cuore
Lettera a Gesù
Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un po' di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un po' di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.
M. Lodi
Poesie di Natale per la scuola primaria
Due poesie per i bambini della scuola primaria.
L'alfabeto di Natale
A di alberello ben illuminato
B di balocco tutto infiocchettato
C di cartoline con tanti auguri
D di dolcetti un po' molli un po' duri
E di "ecco, ci risiamo!"
F di festa: tomboliamo!
G di guanti nuovi, rossi
H ssss tutti son fermi, non si son mossi!
I di invitati alla grande cena
L di luci accese appena
M di monti, alti, innevati
N di neve sopra i prati
O di oro sopra i doni
P di pacchi con fiocconi
Q di quanti bimbi buoni!
R di renna che è partita
S di stella un po' smarrita
T di tanti, tanti auguri
U di uvetta e gusci duri
V di vini chiari e scuri
Zitti! Anche i cachi son maturi!
A Mezzanotte
Stanotte a mezzanotte
è nato un bel bambino,
bianco, rosso e
tutto ricciolino.
Maria lavava,
Giuseppe stendeva
e il bimbo piangeva
dal freddo che aveva.
"Non pianger, mio figlio,
che adesso ti piglio,
ti lavo, ti vesto
la pappa ti do."
La neve scendeva,
scendeva dal cielo,
Maria col suo velo
copriva Gesù.
Una forma poetica semplice, elementare potremo dire, che resta impressa ai bambini e conquista sempre i più grandi. La filastrocca ha il potere di restare nella memoria per anni. Se poi è di Natale, regala magia, porta il buon umore con quel linguaggio semplice e ritmato.
E' infinita la lista delle filastrocche di Natale, eccone 5 selezionate da Pianeta Mamma:
- Arriva Natale, di Jolanda Restano
- Filastrocca di Natale
- Tutti vanno alla capanna
- Notte di Natale
- Ho sognato
Arriva Natale
Cade la neve, scende dal cielo
e lieve, lieve copre di un velo
case e palazzi, strade e sentieri,
tetti aguzzi e comignoli neri.
Non c'è rumore, tutto tace
ascolto il mio cuore: senti che pace!
Arriva Natale, crea l'atmosfera
senti nel cuore la pace vera!
Filastrocca di Natale
C'è nel cielo una grande stella,
dietro di lei una pecorella.
Arrivano alla capanna
dove Gesù fa la nanna.
Ci sono Giuseppe e Maria
che gli fanno compagnia.
C'è il timido asinello
che riscalda il Bambinello.
Arrivano i pastori
per offrire i loro cuori.
Tutti vanno alla capanna
Tutti vanno alla capanna
a vedere cosa c'è:
c'è un bambin che fa la nanna,
tra le braccia della mamma.
Oh! Se avessi un biscottino
da donare a quel bambino!
Biscottino non ce l'ho,
tutto il cuor gli donerò!
Notte di Natale
Suonate, squillate,
campane beate
del santo Natale!
E' tutta splendente
di luce divina
la stella d'oriente.
Cammina, cammina,
s'appressano a frotte,
cantando, i pastori.
La gelida notte
è tutta splendori.
Ho sognato
Ho sognato che il Bambino
venne presso il mio lettino
e mi disse dolcemente:
"Per Natale non vuoi niente?"
Io pensai per prima cosa
a te mamma sì amorosa
a te babbo, buono tanto,
e gli dissi:
"Gesù santo,
babbo e mamma benedici,
fa' che sempre sian felici!
Poesie di Natale napoletane
Di autori noti o di anonimi, sono tante le poesie napoletane dedicate al Natale. Poesie in dialetto che i partenopei amano recitare sotto le feste di Natale e che vale la pena conoscere in tutta Italia. Eccone alcune:
- Pecchè sulo a Natale, di Luciano Somma
- Commè bello Natale
- Natale
Pecchè sulo a Natale?
'O suono 'e na zampogna
na smania 'e vulè bbene,
N'albero chino 'e luce
nu desiderio 'e pace.
Se stenne 'a mano pure
a n'antico rivale
se sprecano l'augurie,
è ggià, pecch'è Natale.
Sarrà p''o clima 'e festa
che porta 'a ricurrenza,
'o core cagna veste
ritrova na cuscienza.
'Sta vita, pe' nu juorno
diventa na livella
e 'a ggente tutt'attuorno
chisà, pare cchiù bella!
Pure n'ommo 'nfamone
carezza n'animale
nun fà cchiù 'o fetendone
le pare naturale.
'O popolo 'e stu munno,
arravugliato 'e male,
diventa bbuono 'nfunno…
Pecchè sulo a Natale?
Comm'è bello Natale
Comm'è bello Natale, 'a sera d'à vigilia,
è tutta n'alleria, p'à nascita e Gesù.
'A tavola apparicchiata, l'albero illuminato,
o presepio sta stutato, pecchè a mezanott s'adda appiccià.
Mammà rint 'a cucina, pripara e ccose bbone,
e fria 'o capiton, can un ce po' mancà.
'A casa è chiena e fummo, allocca già papà:
"Arape stù barcone, ca nun se po' rispirà!
'O nonn fiddigliuso, ch'e mman rint 'e mman,
accanto a nù vraciere, se piglia tutto 'o calore.
Mammà ha penzat a tutto, po' pranzo natalizio,
'e vruoccl, 'a gallina, 'e ciociol, 'o mellone,
'o dolce, 'a vermutta, insomma, ce stà tutto.
Natale è provvidenza, ce pensa 'o Bambinello,
'o ricco e o puveriello, a tutt fa mangià.
Natale
Duie angiulille 'ncopp 'o prisepie
A vocca aperta stann 'a guardà
Paren' e dicere: "Gesù! Gesù!"
Tu proprie mò si ghiut'a nascere!
Cu chistu fridd', cu chesta neve,
senza na casa, senza nu panne,
cu tante guaie?
Dice o Signore:
"Nun teng nient ma teng tutt,
teng l'ammore ca scarfe o core
E song venut pe ve purtà
Tutt'è tesore e l'umanità"
Poesie di Natale di Gianni Rodari
Le poesie di Natale di Gianni Rodari sono veramente tante e tutte bellissime.
Il pellerossa nel presepe
Il mago di Natale
S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti
Un abete speciale
Quest'anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all'altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
Poesie di Natale in inglese
Sul sito di Maestra Mary possiamo trovare diverse porposte di poesie in inglese dedicate al Natale.
A Christmas Tree
One little star on the top of the tree,
Two little presents underneath for me,
Three silver ropes twisted around the tree,
Four colored lights shining prettily,
Five shining balls flowing silvery.
Oh, what a sight for use to see!
Christmas
Every time a hand reaches out
To help another….that is Christmas
Every time someone puts anger aside
And strives for understanding
That is Christmas
Every time people forget their differences
And realize their love for each other
That is Christmas
May this Christmas bring us
Closer to the spirit of human understanding
Closer to the blessing of peace!
Poesie di Babbo Natale
E per concludere questa guida alla scoperta delle poesie di Natale più belle, ecco alcune composizioni, in rima e non, dedicate a Babbo Natale, il personaggio che tradizionalmente rende ancora più magico il Natale dei bambini con la sua barba bianca, il suo vestito rosso, le sue renne e i tanti desiderati regali:
- Filastrocca di Babbo Natale
- Arriva Babbo Natale
- Babbo Natale
- A Babbo Natale
Filastrocca di Babbo Natale
Filastrocca di Babbo Natale
con una slitta eccezionale,
con delle renne che volan davvero
per visitare il mondo intero,
girare il mondo e portare dei doni,
ma solamente ai bambini buoni.
Se sei monello o piagnucolone
ti arriverà solamente carbone.
Ma nella notte più bella dell'anno,
Babbo Natale e la mamma lo sanno,
che siano grandi o siano piccini,
tutti i bambini son bravi bambini.
Arriva Babbo Natale
Babbo Natale
quest'anno verrà
e nel suo sacco che ci sarà?
Treni blu, bambole grandi
Macchine rosse e telefoni gialli
E pennarelli di tutti i colori
Per fare un fiore nel cielo là fuori.
E adesso è ora di andare a letto
E mentre dormo tu scendi dal tetto
Per lasciare i doni a tutti i bimbi buoni.
Babbo Natale
Babbo Natale viene di notte
viene in silenzio a mezzanotte
dormono tutti i bimbi buoni
e nei lettini sognano i doni
Babbo Natale vien fra la neve
porta i suoi doni là dove deve
non sbaglia certo conosce i nomi
di tutti quanti i bimbi buoni.
A Babbo Natale
Un solo grande dono
ti chiedo per le feste
e se tu sarai buono
io non sarò una peste.
Vorrei che regalassi
a tutta la famiglia
un cesto di salute
per stare a meraviglia.
E se tra doni e pensieri
ti resta un pacchettino
lo accetto volentieri…
lo sai, sono un bambino!