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Consigli per vivere la gravidanza in due

di Redazione PianetaMamma - 27.04.2022 Scrivici

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Come vivere la gravidanza in coppia: consigli su come vivere serenamente una gravidanza insieme al papà, per coinvolgerlo nei nove mesi e nel parto

Come vivere la gravidanza in coppia

Durante la gravidanza tutte le attenzioni si concentrano sulla donna. È lei a vivere appieno questa esperienza straordinaria, ma anche il papà sente emozioni molto particolari, spesso contraddittorie e anche lui ha paure e sentimenti che non vanno sottovalutati. Come vivere la gravidanza in coppia?

In questo articolo

Come coinvolgere il papà in gravidanza

Non esiste una soluzione universalmente valida per far entrare gli uomini nel fantastico mondo dell'attesa: molto dipende dal carattere del futuro papà. Qualcuno paleserà di più il proprio coinvolgimento, alcuni sembreranno strani o assenti, altri passeranno nelle due fasi. La gestione della coppia durante la gravidanza è accomunabile ad una palestra per ciò che si dovrà affrontare dopo. Ecco alcuni consigli.

  • Per prima cosa, per vivere al meglio questo momento è bene cominciare a pensare anche al papà come protagonista della gestazione. Condividere con lui il percorso in ogni sua fase, renderà l'esperienza ancora più unica e indimenticabile.
  • La presenza del papà non dovrà limitarsi alle visite e ai controlli di routine ma vorrà dire scambiarsi emozioni e pensieri. Affrontare l'attesa con unione allena la coppia a dividersi gioie e ansie che riguardano il figlio, abitudine cui non si può rinunciare per garantirgli equilibrio e serenità.
  • In genere, si tende a privilegiare amiche e nonne nella scelta di body, calzini e corredino generalmente inteso, perché donne come noi, per la quantità di tempo che hanno a disposizione. Invece, per far sì che il papà cominci a sentirsi genitore come voi già dal primo mese, dovrà essere coprotagonista nella scelta di abitini e quant'altro.
  • Se poi dovesse dimostrarsi davvero reticente allo shopping, magari troverà più interessante dedicarsi al mobilio per la cameretta. Fasciatoi, lettini e cassettiere potrebbero diventare il suo contatto con il bambino, insieme alle emozioni che voi sarete pronte a comunicargli.

Già durante i nove mesi dell'attesa, il rapporto tra uomo e donna si modifica. Quello che accade dentro di noi modifica la nostra emotività e il nostro corpo.

Gli ormoni sono spesso responsabili di comportamenti capaci di mettere alla prova anche il più paziente dei partner e la difficoltà nel riconoscerci così diverse mette in crisi la nostra vita intima. Come per tutte le situazioni che riguardano sfere così private e soggettive, come l'intimità e l'accettazione del sé, le reazioni sono variabili.

Tranquillità e serenità sono ammortizzatori indispensabili, se riusciremo a vivere questa esperienza in una dimensione positiva, non ci sarà ostacolo non superabile.

Al momento del parto, avremo già concordato se il futuro papà assisterà o meno alla nascita. La scelta dipende da numerosi fattori, ci sono uomini che svengono già durante il travaglio, altri che tagliano il cordone ombelicale.

Stringere la mano del proprio compagno ad ogni contrazione, seguire il suo ritmo per respirare e ascoltare con lui il primo gemito del bambino, è un'esperienza unica.

Alcune donne però, non amano condividere il proprio dolore, è una decisione che va presa all'interno della coppia con la massima serenità e senza esercitare pressione.

Come reagire al rifiuto del nostro compagno di assistere al parto?

Non bisogna interpretarlo come una mancanza di partecipazione, in fondo la sala parto è pur sempre un ambiente in cui si vedono strumenti medici, sangue, non è un ambiente per tutti gli stomaci insomma! Oltre al contesto, alcuni uomini potrebbero non preferire la visione della propria compagna in una situazione così provante.

Al pari, come reagirà lui ad un nostro eventuale invito ad aspettare fuori?

Sarà necessario rendere chiaro il motivo, senza temere che non comprenda. Il parto è una esperienza forte, di impatto, in cui la condizione è già di per sé molto particolare, nessuno può esser obbligato a presenziare o ad essere assistito.

Qualunque sia la scelta che farete per la nascita di vostro figlio, non temete, lui non ricorderà chi c'era!!!

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