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Vespa velutina e bambini
La chiamano "killer delle api": è la Vespa velutina, meglio nota come calabrone asiatico. Insieme all'altrettanto temuta vespa Orientalis, la scorsa estate fece molto parlare di sè perché invase l'Italia, soprattutto Liguria e Piemonte, facendo preoccupare gli esperti. E quest'anno? Indubbiamente questa specie, considerata un po' un'aliena del nostro territorio, ormai è sempre più diffusa al punto che diverse sono state le ricerche scientifiche condotte dagli entomologi nel tentativo di comprenderne di più sulla sua natura e su come gestirla. Addirittura è nato un vero e proprio network nazionale, chiamato Stopvelutina, che raccoglie studiosi che hanno il comune obiettivo di monitorare la diffusione della Vespa velutina. Ma, quindi, è un esemplare pericoloso? Cosa fare se punge i bambini?
Cos'è la vespa velutina
La vespa velutina, conosciuta anche come vespa asiatica, è una specie invasiva originaria dell'Asia Orientale che si è diffusa in Europa negli ultimi decenni. Questa vespa è caratterizzata da una colorazione prevalentemente nera con bande gialle sul torace e sull'addome, ed è leggermente più piccola della vespa comune europea.
Come si riconosce?
Questa vespa è prevalentemente nera con un'ampia striscia arancione sull'addome e una banda giallo sul primo segmento. Se vista di fronte la sua testa è arancione e le sue zampe sono gialle sulle punte. Misura tra 17 e 32 mm.
Quanto è pericolosa?
La vespa velutina rappresenta una minaccia per l'ecosistema locale e per la sicurezza delle persone, soprattutto per i bambini. Questi insetti sono aggressivi quando si sentono minacciati: solo le femmine hanno il pungiglione, capace di iniettare una quantità significativa di veleno. L'attacco, soprattutto se ci si trova nei pressi di un nido, può essere violento: 8-12 punture possono provocare un avvelenamento che richiede il ricovero in ospedale.
Ma ad essere più a rischio a causa dell'invasione delle vespe velutine sono le api: queste vespe, infatti, sono chiamate proprio killer delle api perché vanno in cerca delle nostre api per ucciderle e usarle come cibo per le loro larve.
Quindi è facile capire che è necessario capire come gestire queste vespe per proteggere soprattutto le nostre preziose api, così tanto vulnerabili.
Come ricordano gli esperti: l'ape è il principale insetto impollinatore e dalla sua sopravvivenza dipende la capacità riproduttiva di almeno 130mila specie di piante.
Cosa fare se punge
La puntura è simile a quella del calabrone: mantieniamo la calma, verifichiamo che non ci sia ancora il pungiglione ( in questo caso rimuoviamolo delicatamente senza spremerlo, per evitare di diffondere il veleno).
Laviamo la zona con acqua e sapone e applichiamo del ghiaccio per ridurre il gonfiore e il dolore.
Il pericolo principale deriva dal rischio di reazione allergica, che può essere anche grave e portare ad uno schock anafilattico. In caso di difficoltà respiratorie o gonfiore del viso, portare subito il bambino in ospedale.
Come prevenire la puntura
Il modo migliore per non essere punti dalla vespa velutina è quello di non avvicinarsi ai nidi: diventano estremamente aggressive se minacciate.
Può essere utile anche il più classico dei consigli: evitare di indossare colori vivaci e profumi forti quando si è all'aperto, perché possono attirare le vespe.
Chi chiamare per togliere un nido
Se si scopre un nido di vespe velutine nei pressi della propria casa o in altre zone frequentate dai bambini, contattare immediatamente i Vigili del Fuoco o fare una segnalazione sul sito Stop Violina.