Che tipo di genitore sei?
I genitori si chiedono spesso se stiano facendo un buon lavoro oppure no. I dubbi arrivano già appena tornati dall'ospedale: lo starò tenendo bene? Dove devo farlo dormire? Ogni quanto deve poppare? Devo lasciarlo piangere? E poi le domande - e le decisioni - continuano negli anni seguenti, c'è chi è più rigido, chi concede tutto, chi è paziente e chi urla molto. E tu, che tipo di genitore sei?
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Sai che tipo di genitore sei?
Anche se c'è chi non si interroga mai, o chi dice "io sono cresciuta/o così quindi va bene", sono molti i genitori che si chiedono se stanno facendo del loro meglio. Ma per saperlo, bisogna capire che tipo di genitore si è. Una piccola premessa: non esiste un tipo migliore o peggiore, esistono mille sfumature di mamma e di papà che ci rendono il meglio possibile per i propri figli. Ma se si vuole migliorare, è bene sapere da che base si parte!
Secondo la rivista Healthline, esistono ben 7 tipi di genitorialità diversa, nessuno, come dicevamo, giusto o sbagliato: si tratta solo di modi di fare il genitore diversamente e ognuno ha i propri vantaggi e svantaggi. Vediamo insieme in quale categoria potreste rientrare o potreste aver voglia di rientrare se vostro figlio non è ancora nato!
Tipi di genitorialità più dolce
Si parla molto di disciplina dolce, ma esistono molti modi per essere genitori piuttosto "morbidi", poco impositivi, non dediti alle punizioni e alla rigidità. Ecco quali sono.
Genitorialità basata sull'attaccamento (o ad alto contatto)
I genitori "attaccati" al proprio figlio sono quelli che lo considerano al centro di ogni cosa. In questa categoria rientrano le mamme che allattano a termine, i genitori che portano a lungo e chi pratica cosleeping. I genitori di questo tipo adorano il contatto fisico coi bambini e rispondono immediatamente a ogni loro esigenza.
Secondo uno studio, questi bambini, al contrario di quanto si possa pensare, sono autonomi e pure meno stressati, sviluppano empatia e resilienza e sanno controllare le emozioni. Il problema è più per i genitori, che invece di trovare del tempo per sé si annullano completamente!
Genitori permissivi
Mamma e papà si fanno comandare: il bambino decide, loro eseguono. Vogliono mangiare sul divano? Nessun problema. Vogliono saltare la scuola? Poco male, ci andranno domani. Spesso non impongono alcuna regola e vivono alla giornata, lasciando che siano i bambini a decidere per sé.
Anche se i figli cresciuti da genitori permissivi sembrano essere tendenzialmente più educati, il problema è che la mancanza di regole non getta le basi per buone abitudini, che poi creano difficoltà a partire dalla pubertà (alcuni studi evidenziano per esempio obesità).
Genitorialità libera (o all'aperto)
I vostri figli stanno sempre all'aria aperta, li lasciate liberi di allontanarsi, stare con gli animali e di crescere belli ruspanti? Potreste rientrare in questa categoria, che si basa sullo sviluppo dell'indipendenza, della libertà, della responsabilità. Sebbene questi bambini crescano meno inclini alla depressione e all'ansia e molto più autonomi, c'è il rischio che incappino in pericoli e che, da adolescenti, rinfaccino la "poca cura" con cui li si è allevati.
Tipi di genitorialità più dura
Detta così sembra essere per forza un tipo di genitorialità più negativa ma in realtà, come abbiamo detto, ogni categoria ha i suoi pro e i suoi contro. Vediamo insieme quali sono.
Genitori autoritari
Questo tipo di genitori gestisce i figli come fossero piccoli militari, stabilendo regole, punendo se trasgrediscono, aspettandosi che soddisfino le aspettative e facendo pure un po' paura. Per molti esperti, essere genitori autoritari cresce bambini educati che sono consapevoli dei propri limiti.
Per molti altri, le conseguenze sono un non riconoscimento della figura genitoriale ma soprattutto cattive abitudini (proprio per trasgredire). Inoltre ricerche sostengono che il rendimento scolastico è più basso quando si hanno genitori di questo tipo e l'umore più depresso.
Genitori autorevoli
Diversi dai genitori autoritari, quelli autorevoli impongono delle regole ma basano il rapporto coi figli sulla comunicazione, li ascoltano, li incoraggiano. Per gli esperti, bambini con genitori di questo tipo stanno meglio, hanno più autostima rispetto ad altri e sono più sani, con una minor probabilità di sviluppare dipendenze.
In definitiva, gli studi sono concordi nell'ammettere che forse questo tipo di genitorialità sia il migliore, ma anche che è molto difficile da mettere in pratica.
Genitori "elicottero"
Chi fa parte di questa categoria controlla tutto e si sostituisce ai figli: non ha fiducia nei bambini, si occupa dei loro affari, risolve i problemi. Questo tipo di genitore è molto diffuso, soprattutto in Italia. Pensate a quelli che chiedono costantemente quali sono i compiti (anche con figli alle medie) e che poi li fanno insieme ai (o direttamente al posto dei) figli, o ancora a quelli che litigano con gli insegnanti, quelli che non impongono le amicizie, che scelgono i vestiti e che vestono ancora i figli a 10 anni. Insomma, probabilmente qualcuno che sta leggendo ci si riconosce.
Ovviamente questo tipo di bambini, molto controllato, avrà meno probabilità di incappare in brutte situazioni, ma c'è un però: hanno molta meno fiducia in se stessi, sono spesso ansiosi e depressi una volta cresciuto, temono molto il fallimento e non sanno cavarsela mai da soli.
Infine, l'ultimo tipo di genitorialità è quella cosiddetta non coinvolta, o addirittura negligente, cioè genitori che non hanno voglia di stare dietro ai bisogni del bambino e spesso appaiono sprezzanti, anche disturbati dalla sua presenza.
Alcuni, addirittura, sono genitori abuser. E i figli cresciuto da questa categoria tendono a diventare allo stesso modo e spesso anche violenti.
Abbiamo iniziato dicendo che non esiste un modo migliore o uno peggiore di fare il genitore: ma forse, se proprio dobbiamo scegliere, meglio evitare di essere negligenti e provare a prendere un po' degli elementi migliori di ogni categoria!