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Gravidanze ravvicinate: pro e contro

di Redazione PianetaMamma - 28.04.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Che siano volute, o frutto dell'instabilità ormonale, le gravidanze ravvicinate sono davvero un bell'impegno. Alcuni consigli

Gravidanze ravvicinate

Come ci si sente se si scopre di essere incinte dopo pochi mesi dal parto? Se siete preoccupate, vi sentite prese in contropiede, per essere rimaste incinta così presto, non sentitevi in colpa, avete timori leciti. Una seconda gravidanza è un impegno non da poco e comporta notevoli sforzi da parte della famiglia. Vediamo come affrontare l'esperienza delle gravidanze ravvicinate e come aiutare il nostro primogenito.

In questo articolo

2 gravidanze in un anno

Di certo non è facile pensare di dover gestire un bimbo ancora molto piccolo e una gravidanza, così come potrebbe essere faticoso organizzarsi la vita per prendersi cura di due bambini quasi coetanei.

Gran parte delle risposte è dentro di noi. Starà alla sensibilità di mamma e alla capacità organizzativa della donna dare una mano al primogenito affinché viva al meglio l'arrivo del fratellino o della sorellina. Se la gravidanza ci ha sorpreso, evento che si verifica più spesso di quanto crediate a causa degli sbalzi ormonali che caratterizzano il post partum, accertiamo di aver interiorizzato bene la notizia prima di comunicarla al bambino. La nostra serenità è la condizione da cui non si può prescindere per tranquillizzare nostro figlio.

Specie quando è molto piccolo, sarà profondamente sensibile al nostro stato d'animo dunque dal nostro benessere dipenderà anche il suo.

Cominciamo a valutare gli aspetti positivi dell'evento. Dovrete fare qualche sacrificio ma avrete in cambio numerosi vantaggi. In primis sarete perfettamente allenate e rodate sul da farsi, se è vero che ogni figlio è una storia a sé è altrettanto vero è che il grosso è uguale per tutti. Avrete manualità e dimestichezza, nonché tutto l'occorrente per occuparvi al meglio del neonato. Inoltre, io vostri figli cresceranno insieme, per cui quando avranno raggiunto l'età dell'autosufficienza comincerete una nuova fase della vostra vita, a meno che non vogliate trissare!

La vera difficoltà sarà riuscire a conciliare i ritmi di due bambini che seppur i misura diversa hanno entrambi bisogno di molte attenzioni.

Nella fase della gravidanza fatevi aiutare da amici, parenti e ovviamente dal papà. Potrà capitare che vi sentiate stanche e che stare con il primogenito tutto il giorno vi pesi.

Quando sarete sicure di aver accettato e positivizzato la notizia cominciate a raccontare del fratellino, coinvolgete il bambino nella crescita della pancia e spiegategli cosa accade dentro di voi. Non capirà i dettagli, ma presto collegherà il vostro ventre tondo con qualcosa in arrivo per lui.

Se invece avete consapevolmente deciso di avere la seconda gravidanza a ridosso della prima, probabilmente avete già valutato la maggior parte degli aspetti sopradescritti. Potrà capitare, magari quando sarete molto stanche, di chiedervi se sia stato sensato. Non lasciatevi abbattere dai momenti di sconforto, come si è detto in precedenza i vantaggi sono tanti, e in fondo al cuore lo sapete bene.

Gravidanze ravvicinate e lavoro

Il congedo di maternità vale, naturalmente, per tutte le gravidanze, quindi si può tornare a lavoro al termine del congedo obbligatorio di cinque mesi anche se si è nuovamente in dolce attesa e poi astenersi dal lavoro all'ottavo o nono mese della seconda gravidanza. Ma si può scegliere di godere della maternità facoltativa e riposare durante questa seconda gravidanza, organizzandosi al meglio e prendendosi cura del primogenito. Ricordate che il congedo facoltativo viene pagato al 30% dello stipendio, quindi è una scelta da ponderare bene.

Terza gravidanza ravvicinata

Pro e contro di avere tre figli ravvicinati tra loro? Di certo avrai una grande tribù da crescere e il vantaggio è che avranno più o meno tutti le stesse esigenze. In pratica sarà un lungo no-stop di pannolini, pappe, malattie infantili e inserimento all'asilo, ma alla fine le soddisfazioni non mancheranno di certo.

Esistono dei rischi per il parto? Di certo se i primi due figli sono nati con un cesareo, praticare un altro cesareo a breve distanza può comportare qualche rischio, l'importante è affidarsi al medico che saprà valutare la situazione individuale.

Esperienze di gravidanze ravvicinate

In rete trovate numerosi forum e siti che rappresentano un punto di incontro ed occasione di confronto tra mamme che hanno avuto gravidanze ravvicinate. Il blog The swinging mom è scritto da una giovane mamma di tre bimbi nati a poca distanza l'uno dall'altro: vi consigliamo di leggere questo post nel quale elenca in modo ironico e divertente i pro e i contro dell'avere tre figli così vicini.

Incinta dopo 2 mesi dal parto

Scoprire di essere di nuovo in attesa dopo poche settimane può essere sconvolgente. Se non si allatta il ciclo riprende dopo circa 40 giorni e in questo periodo si è fertili. Anzi, proprio perché non si sa bene quando arriverà il capoparto se non si desidera una nuova gravidanza così vicina è bene usare dei metodi contraccettivi.

Premesso questo, c'è da dire che l'organismo può comunque sostenere una seconda gravidanza anche se così ravvicinata: bisognerà solo prestare particolare attenzione a:

  • alimentazione: assumere integratori di minerali e vitamine è indispensabile per assicurare all'organismo tutti i nutrienti necessari per portare avanti una nuova gravidanza e non andare incontro a carenze nutrizionali;
  • sonno: ci si sente stanche senza ombra di dubbio, magari si dorme poco e questa carenza di sonno mal si concilia con la sonnolenza tipica dei primi mesi di gravidanza, quindi è importante chiedere aiuto e riceverlo per poter riposare;
  • gestire l'allattamento: potete tranquillamente continuare ad allattare anche se siete incinte, ma scegliete voi cosa fare in tutta serenità e senza alcun senso di colpa.

Quanto aspettare per una seconda gravidanza dopo un cesareo

In genere dopo un parto cesareo viene consigliato alla mamma di aspettare un po' di tempo per consentire all'organismo e al corpo di riprendersi fisicamente dalla gravidanza precedente, ma anche per entrare appieno nei nuovi ritmi di vita, caratterizzati da allattamento, interruzioni di sonno e stanchezza. Possiamo dire che aspettare sei-otto mesi sia una scelta opportuna, addirittura l'Organizzazione Modniale della Sanità consiglia di aspettare un paio d'anni. Tuttavia non esiste una controindicazione particolarmente specifica, quindi se sei rimasta incinta dopo pochi mesi dalla prima gravidanza e intendi portare avanti la gravidanza parla con il tuo ginecologo ed affidati ai suoi consigli.

Inoltre non è detto che siccome la prima gravidanza si è conclusa con un cesareo dovrà andare così anche con il secondo parto: si può sempre tentare un travaglio di prova. In ogni caso è bene affidarsi al proprio ginecologo.

Come aiutare il primogenito

Quando la data del parto si starà avvicinando, informate vostro figlio su quale sarà la sua sorte quando sarete in ospedale (dai nonni? A casa con papà?). Cercate di immaginare con lui gli eventi che si succederanno in modo che possa riconoscerli quando accadranno, lo aiuterà ad affrontarli meglio.

Invitate vostro figlio a visitarvi in ospedale dopo il parto, se le condizioni di salute lo permettono, e fategli vedere il fratellino. Quando poi sarete a casa tenete sempre a mente che il vostro primogenito si troverà per la prima volta a dover dividere le vostre attenzioni con un altro. Non arrabbiatevi se comunicare con lui e farlo essere disponibile si rivelerà più difficile del previsto. Fatevi aiutare dal papà a non farlo sentire messo da parte. Ad esempio, se state allattando il piccolo fate in modo che il papà coinvolga il grande in un gioco che lo distragga. Se invece siete sole con i bimbi raccontate una fiaba o cantate, si calmerà.

Il carattere del bambino è una variabile che incide, ma l'ottimismo e la positività dei genitori può essere salvifica. Qualsiasi siano le reazioni iniziali il piccolo si abituerà e probabilmente diventerà il vostro più prezioso aiutante.

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