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Genitori distratti dal telefono: i danni del 'phubbing' sui bambini

di Ines Delio - 14.03.2023 Scrivici

phubbing
Fonte: shutterstock
Cosa succede quando i genitori ignorano i figli per colpa dello smartphone? Cos'è il phubbing, quali danni può provocare ai bambini, i consigli degli esperti

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Phubbing e bambini

L'uso spasmodico degli smartphone ha aperto nuove sfide per quanto riguarda le conseguenze psicologiche del loro utilizzo sulle relazioni sociali. Questo vale anche nel rapporto tra genitori e figli. Prestare troppa attenzione al cellulare o al tablet in presenza dei bambini può avere, infatti, possibili ripercussioni sul loro benessere psicologico. Il fenomeno è conosciuto come 'phubbing' ed è sempre più diffuso.

Cos'è il phubbing

Il termine 'phubbing' deriva dalla combinazione delle parole 'phone' e 'snubbing' e indica l'atto di ignorare qualcuno per prestare attenzione allo schermo di uno smartphone. Studi hanno dimostrato che il phubbing è piuttosto diffuso e, purtroppo, anche socialmente accettato, con possibili conseguenze negative per il benessere degli altri e di se stessi. Questo vale anche nell'ambito familiare, in particolare nel rapporto tra genitori e figli.

Phubbing e bambini: lo studio italiano

Nello studio dal titolo "Mom, Dad, Look at me - The development of the Parental Phubbing Scale" i ricercatori dell'Università Bicocca di Milano hanno intervistato oltre 3000 ragazzi di età compresa fra i 15 e 16 anni. Ciò che è emerso è che gli adolescenti con genitori troppo incollati allo smartphone si sono sentiti vittime di phubbing, distanti da loro, ignorati ed esclusi. I dati hanno anche evidenziato che una mamma o un papà dediti al phubbing stimolano nei propri figli un sentimento di disconnessione: più i ragazzi sentono che i genitori li ignorano per via del cellulare, meno si sentono coinvolti nella vita familiare. 

Phubbing genitoriale: come comportarsi

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pediatric Nursing, quasi il 70% dei genitori dichiara di essere distratto dal cellulare quando passa del tempo con i figli. Stando a quanto spiegano gli esperti, il problema non è l'uso del cellulare, ma il modo in cui i genitori lo usano. "Credo che la domanda principale sia: i genitori prestano attenzione quando i figli ne hanno bisogno? O li allontanano più del solito? Succede a tutti, a volte.

La chiave è quante volte", spiega Mary Alvord, PhD, coautrice di Conquer Negative Thinking for Teens. Tuttavia, l'uso diffuso dello smartphone può rendere difficile per i genitori staccarsene.

I cellulari sono comodi e utili nella società odierna, caratterizzata da ritmi sempre più frenetici. Ma quando il phubbing genitoriale porta mamme e papà a ignorare o a non rispondere alle esigenze dei figli, è importante riconoscere il problema e cercare soluzioni pratiche per dare ai bambini l'attenzione di cui hanno bisogno. Sappiamo che, realisticamente, i genitori non possono prestare ascolto ai loro figli 24 ore al giorno. Proprio per questo, però, è ancora più importante che, quando hanno del tempo da trascorrere insieme, siano concentrati sui loro figli.

I rischi del phubbing per i bambini

Le ricerche dimostrano che quando i genitori privilegiano il telefono rispetto all'ascolto dei figli, questo atteggiamento può addirittura accelerare i sentimenti di depressione. Adolescenti che si sentono trascurati emotivamente possono avere problemi di ansia, basso rendimento scolastico, abuso di sostanze stupefacenti o sviluppare pensieri suicidi. Oltre al pericolo che i bambini cerchino attenzione in altri modi, c'è anche l'eventualità che inizino a emulare il comportamento dei genitori. Per questo è importante essere consapevoli dell'uso del telefono e del messaggio che si trasmette ai propri ragazzi. "I genitori sono i primi insegnanti dei loro figli... È importante che gestiscano la loro salute mentale", osserva la neurocoach Felice Martin.

Phubbing e bambini: qualche soluzione pratica

Qualche buona notizia, però, c'è. "La ricerca può incidere molto sulla costruzione di norme sociali che pongano dei limiti al phubbing anziché accettarlo indiscriminatamente", spiega Tiziano Gerosa, tra gli autori dello studio milanese. Nel frattempo, ci sono delle misure che i genitori possono adottare per garantire ai bambini il tempo di qualità di cui hanno bisogno. Tra queste:

  • evitare di stare incollati al telefono quando si passa del tempo di qualità con i propri figli
  • mettere il cellulare in modalità "non disturbare" o silenziare la suoneria: gli studi dimostrano che le notifiche sono tra le principali fonti di distrazione
  • proporre un cestino dove ognuno mette il proprio telefono prima di sedersi a tavola così da evitare interruzioni
  • mettere via i telefoni per la serata in famiglia e per altri momenti concordati
  • impostare un timer per l'uso del telefono

"Non possiamo sfuggire all'era digitale, ma possiamo gestire il modo in cui ci impegniamo nell'era digitale.

Incoraggio i genitori a mettere giù il telefono quando comunicano con i figli. Il contatto visivo è importante e fa capire al bambino che è apprezzato", conclude la neurocoach Martin.

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