Parenti a casa dopo il parto
Quando due ragazzi diventano dei genitori spesso, specie i primi giorni dal ritorno ospedaliero, sono attorniati da numerose persone. Gli amici, i conoscenti ma soprattutto i vari parenti non vedono l’ora di far visita il bambino. Così i nonni, i fratelli gli zii, sono tutti attorno alla nuova creatura che ha arricchito ulteriormente la famiglia. Ma come gestire i parenti dopo il parto?
Tutti più o meno parlano e raccontano le loro esperienze con i bimbi piccoli, si prodigano in consigli e nonostante dovrebbe trattarsi solamente di suggerimenti, spesso si aspettano che vengano seguiti all’istante e messi in pratica immediatamente.
Tutti hanno da dire qualcosa in merito all’allattamento, alla cura del piccolo, al modo più idoneo per addormentare il bambino fino al modo di non viziarlo se piange, lasciandolo anche urlare tutta la notte.
I primi momenti con il bambino dovrebbero essere vissuti in intimità dai neo-genitori, che hanno affrontato nove mesi bellissimi ma anche stancanti emotivamente. La mamma ha appena superato il momento doloroso e stancante del parto. Un momento doloroso nel vero senso del termine, oltre che emotivamente provante. Alla neo-mamma non serve altro che riposo, per quanto sia possibile allattando e curando un neonato, e tranquillità.
Per questo sta al buon senso delle persone non piombare in una casa dove è appena tornata una mamma provata dal parto con un bimbo piccolo che deve imparare a conoscere.
Laddove questo buon senso non sia presente, sarà necessaria la sincerità per far capire che le visite sono gradite preferibilmente in certi orari e su appuntamento non è mancanza di rispetto verso amici e familiari.
Cercare di chiarire spiegando che così i genitori possono “considerare” meglio chi li è andati a trovare e far sentire gli ospiti comunque graditi, permettendo alla mamma di avvalersi di qualche minuto in più di riposo tra una visita e l'altra.
In più questa organizzazione evita di far fronte a flotte di amici e parenti che si presentato tutti nel medesimo istante. Troppa confusione non giova al neonato che può irritarsi ancora di più, piangere a dirotto e creare uno stato di panico nella mamma che deve far fronte a tutte le supposizioni possibili che le vengono propinate sul perché sia così poco tranquillo quando la soluzione sta nel rendere quieto l’ambiente, senza altre opinioni in merito.
Un altro aspetto fondamentale da chiarire subito è far capire chi sono i genitori del neonato. Sembra una cosa superflua ma spesso i nonni, certamente più riposati e con il loro bagaglio di esperienza, si sentono subito in grado di affrontare il bambino e di occuparsene loro, e non si rendono conto che il loro modo di imporre le loro idee non giova ai neo- genitori che possono sentire svilito il loro ruolo.
Spesso l’inesperienza con i neonati fa dimenticare che la natura ha fornito la mamma, ma anche il papà di un istinto genitoriale che permetterà loro di capire immediatamente il loro piccolo, contrariamente a quanto pensa chi ha avuto alle spalle decenni di esperienza con i bambini.
I consigli sono sempre ben accetti, ma devono essere costruttivi e devono avere il fine comune che è la salvaguardia del nuovo arrivato e la serenità familiare; se così non dovesse essere i consigli diventano solamente imposizioni e sviliscono il lavoro che i genitori stanno portando avanti da nove mesi.
D’altra parte però, anche i genitori del piccolo devono portare rispetto nei confronti dei nonni che si prodigano di consigli solo perché pensano che possano essere utili. Come in ogni occasione in cui sono presenti molte persone con divergenze di idee la comunicazione è l’unico modo idoneo a creare serenità familiare.
Non deve essere perso di vista il vero importante obiettivo: la serenità del piccolo e di questa nuova famiglia che lavora per trovare assieme un equilibrio familiare.
In pratica i neo-genitori hanno bisogno di sentire che, se hanno necessità di essere aiutati possono comunque chiedere aiuto, domandare un consiglio, essere supportati nei momenti difficili, ma è giusto rispettare la loro intimità e osservare da lontano la crescita di una nuova famiglia.