Mamme con nonni che vivono lontano
La guerra tra mamme purtroppo esiste, e riguarda temi "scottanti" come allattamento al seno e vaccinazioni, ma anche argomenti più leggeri. Mamme che lavorano versus mamme a tempo pieno. Mamme di maschi versus mamme di femmine. E mamme nonnoassistite versus mamme senza aiuti. Non è una gara e quello che sto per dire non ha niente a che fare con il “beate quelle che hanno i nonni”. Le due situazioni hanno entrambe vantaggi e svantaggi, e conosco più di una persona del parere che i nonni è molto meglio averli lontano, perché quando dai a una persona tanti oneri nell’allevamento dei tuoi figli, è facile, facilissimo (e in qualche misura comprensibile) che poi questa pretenda anche gli onori. Che voglia, ad esempio, avere voce in capitolo anche in decisioni importanti che in teoria riguardano solo la famiglia in senso stretto.
Quando il confine tra genitori e nonni si fa labile, quasi sempre nascono problemi; una situazione su cui comunque è impossibile generalizzare: c’è chi lascia i figli ai nonni a tempo pieno e la cosa funziona perfettamente; c’è chi avrebbe i nonni a disposizione ma preferisce gli aiuti a pagamento. E c’è chi non ha scelta. Ciò che è universale, è che i nonni, quando sono ancora relativamente giovani e affidabili, si possono usare come babysitter “a gratis”, e, non meno importante "last minute". Ecco quali sono quelle tipiche situazioni ansiogene che solo una mamma con i nonni lontano può capire.
- La mattina in cui un figlio si sveglia malato
E' di per sè una situazione che non si augura a nessuno, né alle mamme che non lavorano, ancor meno a quelle che lavorano, ma se c'è modo almeno di invocare l'aiuto di un nonno, la situazione cambia eccome.
Pensate invece se la vostra scelta fosse tra chiamare tutte le babysitter di vostra conoscenza (magari alle 7 del mattino) o chiamare il vostro capo inventando una scusa qualsiasi - anche aver dimenticato l'appuntamento con l'estetista è meglio che ammettere di essere una madre di bambini che si ammalano, ahinoi.
- L'orario di chiusura dell'asilo o baby parking
In teoria ti sei organizzata in modo da avere il tempo per andarli a prendere senza avere un jet privato a disposizione. In pratica ci sarà sempre la call che dura più del previsto, l'emergenza dell'ultimo minuto, il documento urgente che ti eri dimenticata di consegnare… E l'angoscia che ti chiude lo stomaco al pensiero di tuo figlio abbandonato in strada. Mamma mostro.
- Quando ti ammali tu
Abbiamo 30, 40 anni, ma se siamo malate sul serio, di quelle influenze con febbrone a 40 che ti costringono a letto o virus intestinali per cui vivi abbracciata al wc, puoi saltare il tuo lavoro A (quello svolto fuori casa e retribuito) ma non il lavoro di mamma. I bambini ci sono, sempre. E un neopadre non è in grado di trovare i propri calzini nemmeno in situazioni di emergenza.
- Gli scioperi-lavori-assemblee
Vogliamo parlare di quei fogli che vediamo appesi alla bacheca della scuola e a cui vorremmo dare fuoco? In quei momenti, poco importa dei decenni di lotte per ottenere il diritto allo sciopero. L'unica cosa di cui ci importa è la scusa che useremo. La ceretta ce la siamo già giocata la settimana scorsa, vero?
- Ultimo ma non ultimo, fare SEMPRE, TUTTO con i bambini
Se non lavori, almeno puoi demandare tutte le incombenze e commissioni alla mattina, quando sono a scuola. Ma se lavori, i bambini ce li hai sempre. Non prendi una babysitter per la mezz'ora che ti serve a fare la spesa o per passare in farmacia.
Ma se hai un nonno a casa, basta dirgli "scendo a fare due commissioni" e magari ti guardi pure un paio di vetrine. Augurandoti che nel frattempo non li stia ingozzando di merendine.