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Lo sfogo di una mamma: Non esisto più!

di Redazione PianetaMamma - 05.07.2018 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sul nostro forum lo sfogo della mamma di due bimbi: la nostra pedagogista le consiglia come fare per non sentirsi più una donna annullata dalla maternità

Sono mamma e non esisto più

Nel forum di PianetaMamma una mamma si sfoga chiedendo consiglio alle altre mamme e alla nostra pedagogista: la sua bambina è attaccata a lei in modo morboso ed è gelosa dell'arrivo della sorellina. Il risultato è che questa mamma sente di non esistere più, non ha più spazio e tempo per dedicarsi a se stessa anche nelle piccole cose. Una sensazione comune a tante neomamme o donne con bambini piccoli: le giornate passano inseguendo i bisogni dei nostri bambini che sono alla costante ricerca della mamma. E si affanna cercando di trovare il momento giusto per fare una doccia, una telefonata: cose semplici che improvvisamente, da quando sono arrivati i bambini, sembrano essere diventate delle sfide impossibili! Ma davvero non esistiamo più? In cosa sbagliamo e cosa possiamo fare per rendere i nostri bimbi più indipendenti e per recuperare tempo per noi? Vediamo.

Il problema non è che io non esisto più: come donna (non ho più il tempo neanche di una doccia), come avvocato (non lavoro più ormai), come amica (non ho più il tempo neanche di chiacchierare al cellulare). Insomma tutto ciò mi crea disagio, ma il vero problema è il motivo di tale situazione: Serena, la mia bambina di 19 mesi è sempre stata con me da quando è nata, l'ho lasciata a mia madre solo quando alla fine di settembre di quest'anno, è nata la mia seconda bambina, Giusy, che ha 40 gg. Dicevo che il problema è Serena. Già durante quest'estate, quando ancora ero incinta, lei aveva un attaccamente morboso a me ed è stato faticoso starle vicino con i disturbi che comportano gli ultimi mesi di gravidanza: tutto il giorno seduta sul pavimento a giocare con lei. Mi ha fatto venire le contrazioni prima del tempo e così Giusy è nata 20 gg prima.

...

Il problema è che Serena non riesce a giocare da sola: si annoia e così richiede la mia presenza costante. Ma mica quando mi alzo al mattino posso sedermi sul divano a giocare con lei e restarci tutto il giorno?

Se provo a cucinare lei mi si aggrappa alle gambe; se mi faccio la doccia lei nel frattempo mi svuota i cassetti nel bagno, e poi se sta sul divano a guardare i cartoni e io mi allontano un attimo, magari per bere, lei mi chiama continuamente: mamma mamma mamma. Insomma: sono al limite.

Eppure la coinvolgo in tutto quello che faccio. Le dico: mi aiuti a rifare il letto? A mettere in ordine? E fin quando vado in giro per casa a riordinare lei mi segue e "mi aiuta", ma quando finisco non c'è verso di stare un pò in santa pace: mi metto lì sul pavimento a giocare con lei o diventa capricciosa e piagnucolosa. Non vi dico quando sono al telefono le urla che fa.

Con il padre neanche ci sta per molto tempo. Se lui la tiene ed io vado in bagno, dopo 2 minuti è lì fuori dalla porta che mi chiama; se perde il ciuccio mentre dorme e si sveglia e va il padre, mi chiama piangendo disperatamente; di notte nel sonno mi chiama e allunga la mano perchè vuole toccarmi (Serena dorme con la culla avvicinata al mio letto). Ho pensato che è stato l'arrivo della sorellina a farla diventare così, ma riflettendoci lo era anche prima: lei ha sempre richiesto la mia presenza. il fatto è che ora non ce la faccio più, sono stanca, vorrei che lei fosse un pò più autonoma, che magari imparasse almeno a giocare da sola. Forse ho sbagliato a dedicarle tutto il mio tempo? Come posso insegnarle a diventare un pò più autonoma? Anche perchè questa sua dipendenza da me mi impedisce di lasciarla anche solo per un'ora: ho sempre paura che lei stia male senza di me.

Risponde la nostra pedagogista:

Cara mamma,

purtroppo si è creato un circolo vizioso che sarà molto dura spezzare. Molto probabilmente la piccola richiede la sua attenzione costante perché per lei è una routine. Non essendo mai stata da sola con nessun altro, per lei è naturale che ci sia solamente la mamma.

Il prossimo anno la piccola andrà alla scuola dell'infanzia e per lei sarà durissima abituarsi.

Se lei per prima ha paura a lasciare la bambina poiché teme che la piccola starà male, sicuramente sarà così.
Invece questo non è affatto vero.

Cerchi, dentro di lei, di trovare la soluzione migliore, cominci ad affidarsi alle nonne se può, cerchi una ludoteca che la bimba possa frequentare per socializzare, la mandi a fare una passeggiata (così non staranno in casa) con il papà e cerchi di ritagliarsi i suoi spazi.

Non solo.  La piccola Giusy ha bisogno di lei. Si faccia aiutare nella gestione di Serena da nonni, amici, marito e ludoteca, vedrà che ne gioverete entrambe.

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