Italiani e case. Un rapporto intenso, se si leggono i dati del rapporto "Gli immobili in Italia" presentato a Roma nei giorni scorsi: l'80% degli italiani è proprietario della casa in cui vive, le case in affitto scendono a 140mila unità. Per la maggior parte le case di proprietà sono concentrate al Sud, probabilmente, spiegano gli autori del Rapporto, perchè nelle regioni meridionali e nelle Isole si concentrano le seconde case, quelle di vacanza.
APPROFONDISCI L'ARREDAMENTO DELLA CAMERA PER BAMBINI
Scorrendo meglio i dati, però, e leggendoli dal punto di vista delle giovani coppie in procinto di metter su famiglia si scopre che solo il 4% degli under 30 ha una casa intestata e che tutto il resto degli immobili è di proprietà di persone adulte.
Non stupisce, dunque, che la ricerca della casa, l'affanno per l'attesa di un mutuo sostenibile (LEGGI), condizioni di lavoro sempre più precarie spingano le giovani coppie a rimandare per anni il momento del matrimonio e dei figli.
E' altresì innegabile che in Italia, più che in ogni altra parte del mondo, la famiglia rappresenta un valore aggiunto per i giovani: spesso sono i genitori a sobbarcarsi la spesa per l'acquisto di una casa per i figli, oppure decidono di dividere in due appartamenti più piccoli la grande casa di famiglia acquistata trent'anni fa.
LEGGI TUTTI I CONSIGLI PER LA CASA
Ma quali sono le varie opportunità per le giovani coppie che desiderano crearsi un nido per mettere su famiglia?
All'inizio è il bilocale, piccolo, magari in pieno centro storico oppure in un quartiere dove il mercato immobiliare non sia alle stelle, magari acquistato con un mutuo (LEGGI) trentennale. Il bilocale di solito "va benissimo per iniziare", si dice. E in effetti le premesse ci sono tutte: due stanze bastano per una giovane coppia che sta sempre fuori per lavoro.
Ma se si desidera allargare la famiglia? Il bilocale continua ad andar bene per il primo anno di vita del bambino, quando si aggiunge un lettino accanto al letto matrimoniale e si limita il più possibile l'acquisto (LEGGI) di inutili e ingombranti fasciatoi e box.
A un certo punto il passo successivo è d'obbligo: il bilocale viene abbandonato per una villetta in periferia, magari in un parco dove ci siano altre giovani famiglie e quindi altri bambini, con un piccolo giardino dove fare un barbecue o mettere uno scivolo in plastica colorato.
In certi casi le cose possono cambiare perchè arriva un'eredità; magari alla morte di un bisnonno o di un nonno dalla vendita di una grande (e costosa) casa familiare si ottiene un gruzzolo che, diviso per tutti i figli e nipoti, permette loro di estinguere il mutuo oppure di lasciare la casa in affitto per comprarne una di proprietà.
A volte, come dicevamo, è la famiglia d'origine a dare una mano concreta. I genitori hanno acquistato negli anni d'oro, quando la bolla speculativa immobiliare non era ancora scoppiata e l'euro era soltanto un'utopia, delle seconde case (LEGGI) per uso investimento che oggi diventano un patrimonio prezioso per i figli; oppure si decide di dividere il grande appartamento in città da 140 metri quadrati in due appartamenti di 70 dove potranno vivere da un lato i nonni e dall'altro la giovane coppia con bambini che avrà in questo caso anche il vantaggio di avere a disposizione un nonno-sitter per ogni evenienza.
Qualsiasi sia il luogo dove si decide di metter su famiglia, che sia per scelta o per destino, la casa rappresenta una delle priorità per la vita delle persone, è il posto dove si creano i ricordi della famiglia e dei suoi componenti, dove avvengono gli eventi importanti, le riunioni con gli amici e i familiari e dove la coppia torna dall'ospedale (LEGGI) con il suo bambino.
E voi, in quale casa vivete e come siete arrivati a vivere proprio lì?