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Cose che le mamme non fanno con il secondo figlio
Con la prima gravidanza tutte le neomamme fanno incetta di libri specializzati dedicati al sonno, allo svezzamento, all'educazione, firmati dai guru più in voga del momento.
Molti di questi libri sono utili per le mamme che hanno un bambino per la prima volta, perché spesso i dubbi sono tanti, tante le paure e in queste pagine si trovano risposte ai quesiti più frequenti. Anche la condivisione sui blog e sui forum è molto forte.
Ma con il secondo figlio le cose cambiano. Ci si sente più ferrate e preparate, molti dubbi sono stati sciolti e, anzi, ci si sente capaci anche di offrire consigli ad altre mamme in crisi.
Cose che non facciamo più quando abbiamo il secondo figlio
vai alla galleryCol primo figlio abbiamo mille dubbi e paure. Ecco le cose che non facciamo con il secondo figlio
Insomma, con il secondo figlio molte delle fissazioni e delle regole che avevamo imposto la prima volta cadono magicamente e sembrano non avere più tutta questa importanza. Sarà anche che con due bambini in giro c'è meno tempo ed energia da investire in minuziosa organizzazione e dettagli.
Vi racconto cosa è cambiato per me con il secondo figlio.
Gravidanza
Quando si aspetta il primo figlio si presta attenzione ad ogni piccolo malessere, sintomo o fastidio. Ogni cosa ci preoccupa perché andiamo incontro ad un'avventura ignota e misteriosa che ci spaventa anche un po'. Con il secondo figlio io ho vissuto una gravidanza molto più consapevole e leggera e quando sono arrivata al mio secondo parto cesareo mi sono alzata dal letto la sera stessa e due giorni dopo ero a passeggiare in riva al mare col frugoletto tra le braccia. Se pensate che la prima volta me la sono presa comoda e sono uscita dalla clinica dopo 5 giorni barcollando...
Svezzamento
Col primo figlio sono stata attenta a seguire tutte le indicazioni che mi dava il pediatra e che trovavo su Internet. Ho fatto uno svezzamento attento e meticoloso: brodino preparato ogni giorno, alimenti inseriti in modo graduale, uno alla volta.
Col secondo figlio sono stata tentata dall'autosvezzamento e, anche se alla fine non ho avuto il coraggio di lasciar fare tutto a lui, ho comunque vissuto la cosa con meno ansia. Tra l'altro le nuove linee guida per lo svezzamento sono molto diverse da quelle di otto anni fa: non si deve seguire una tabella precisa e gli alimenti allergizzanti vanno inseriti nei primi mesi perché sembra che in questa finestra temporale ci sia una maggiore probabilità di non sviluppare allergie.
Vestiti e abbigliamento
“Signora, è un maschio”, quando il ginecologo mi ha confermato l'arrivo di un altro maschio ho visto sfumare davanti ai miei occhi un guardaroba da principessa tutto trini e lustrini. Delusione, certo, ma vuoi mettere il vantaggio di non dover comprare assolutamente nulla se non body e capi intimi e ritrovarsi un intero guardaroba già fatto? Un risparmio notevole. Non solo: ho rivalutato l'idea del prestito e del riuso. Il mio primo figlio doveva avere tutto nuovo e non ho voluto nessun vestitino prestato dalle mie amiche con figli più grandi, col secondo sono diventata improvvisamente una sostenitrice del riutilizzo e della condivisione.
Giocattoli
Il mio secondo figlio si ritrova una stanza super-accessoriata e praticamente gioca tutto il giorno con giocattoli che non sono suoi ma di suo fratello. E non c'è nessuna gelosia o senso di possesso: il grande ignora bellamente i suoi giochi da almeno due anni, impegnato ormai in una vita sociale, sportiva, scolastica e dedita, nel tempo libero, a fumetti e videogames. Il secondogenito, invece, ha scatoloni pieni di giochi. E il bello è che se gli dai in mano un giochino adatto alla sua età, ad esempio una scatolina che fa suoni e luci, la butta via perché vuol tentare di fare una torre con i Lego adatti a bambini di 3-5 anni. Ovviamente ci riesce e ti dice "Guadda!"
Nanna e dintorni
Il mio primogenito ha imparato a dormire nella sua culla sin da subito, ad addormentarsi da solo dopo il bagnetto e il cosleeping era una balzana idea che non mi ha mai sfiorato la mente.
Il secondo ha un suo lettino dove dorme da solo (ci sono riuscita anche stavolta!), ma se qualche sera chiede di dormire con me lo metto nel lettone senza pensarci nemmeno un attimo. Da qualche tempo ha preso l'abitudine di volersi addormentare accanto a me e cedo ogni sera senza alcun senso di colpa o frustrazione. E la cosa bella è che a volte anche il grande si fionda nel lettone e si finisce col dormire tutti insieme.
E cosa dire della famigerata borsa pannolino? La prima volta sembrava essere un accessorio indispensabile: uscivo stracarica di ogni genere di oggetto con una borsa enorme. Invece con il secondo figlio la sportività ha fatto da padrona: ho usato una borsa capiente dove ho messo solo un cambio e un pannolino, insieme a tutte le mie cose.