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Fratelli e sorelle maggiori: come aiutare i primogeniti

di Elena Berti - 02.09.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Come insegnare a essere fratelli maggiori? I primogeniti possono avere delle difficoltà ad accettare il nuovo ruolo, soprattutto se piccoli

Come insegnare a essere fratelli maggiori

Chi ha avuto il secondo figlio lo sa: il primo pensiero va al primogenito. Soffrirà? Gli toglierò attenzioni? Come sempre succede, i sensi di colpa attanagliano le mamme che hanno sempre paura di non riuscire a gestire tutto. Ma non bisogna disperare: si può fare in modo che i figli più grandi accettino i più piccoli e anzi, se ne prendano cura. Ecco come insegnare a essere fratelli maggiori!

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Fratelli maggiori non si nasce… si diventa!

Pensateci bene: siete il piccolo o la piccola di casa fino al giorno X. Poi nasce un altro bebè e all'improvviso diventate i grandi. Succede così per tutti, anche quando la differenza di età è molto poca. Poco importa se il primogenito ha uno o due anni al momento della nascita del fratellino o della sorellina, sarà sempre visto come quello grande! Ma per insegnare a essere fratelli maggiori bisogna prima di tutto ricordarsi che anche loro, seppure più grandi, sono bambini! A meno che gli anni di differenza non siano 15, non pretendete troppo dal "grande" di casa. 

I fratelli maggiori sono tutti gelosi?

È difficile prevedere come un bambino reagirà alla nascita di un fratellino, anche se ne ha già altri e anche se l'ha "chiesto". Non sapete come andranno le cose, per questo è importante essere aperti a ogni tipo di reazione da parte dei piccoli, che potrebbero dimostrarsi subito molto attratti dalla novità, o al contrario molto riluttanti, addirittura violenti. Il primo consiglio è quindi di non spingere vostro figlio ad amare il nuovo arrivato né ricoprirlo di attenzioni per sopperire a eventuali mancanze (o presunte tali, create dal senso di colpa). 

La cosa migliore è accogliere i suoi sentimenti e cercare, per quanto più possibile, di fare in modo che la sua vita si svolga naturalmente, con gli stessi rituali.

Se c'è qualche modifica da mettere in atto, spiegategli sempre prima il perché e fate in modo che abbia dei momenti dedicati a sé, come prima. 

Insegnare a essere fratelli maggiori

È possibile insegnare a essere fratelli maggiori? Diciamo di sì. Bisogna prima di tutto ascoltare le esigenze del bambino senza sopravvalutarle né sminuirle. Ascoltate e spiegate, ma cercate anche di coinvolgere vostro figlio per quanto possibile: non si tratta di dargli delle responsabilità, ma di fare in modo che il piccolo si inserisca nella sua vita e lui in quella del fratello. Può aiutarvi a fare il bagnetto, a preparare la cena, oppure a scegliere i giochi per lui. Condividete momenti insieme: canzoncine, gare di baci, letture serali, e rafforzate il loro rapporto coinvolgendoli insieme. 

Non chiedete però troppo al fratello o alla sorella maggiore: non ha scelto lui/lei di avere un fratellino, almeno non consapevolmente, perciò non ricordategli continuamente che è il grande di casa, soprattutto se è ancora molto piccolo. Il modo migliore per renderlo un fratello maggiore è fare in modo che non venga messo in secondo piano (ma nemmeno in primo) e che abbia sempre presente quanto lo amate. Voi lo sapete, ma ogni tanto ricordateglielo sia a parole che coi gesti! 

Diventare fratelli maggiori è sconvolgente e non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo. Se sperate che sia tutto rose e fiori, rivedete le vostre aspettative: i fratelli nutrono gelosia e invidia, litigano e si picchiano! Ma è tutto normale. L'importante è far capire loro che non si hanno preferenze e che anzi, un fratello o una sorella è un'opportunità, non una condanna! 

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