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Come gestire l'arrivo del secondo figlio. I consigli di una mamma

di Laura Losito - 23.02.2017 Scrivici

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Fonte: iStock
Siamo incinte di un fratellino o di una sorellina e, per quanto sia stata una scelta ben ponderata, a volte ci prende il panico, perché è già difficile star dietro a un bambino piccolo. Ecco qualche consiglio su come gestire l'arrivo del secondo figlio

Come gestire l'arrivo del secondo figlio

Siamo incinte di un fratellino o di una sorellina e, per quanto sia stata una scelta ben ponderata, a volte ci prende il panico e ci chiediamo come gestire l'arrivo del secondo figlio?  Ecco qualche consiglio per non impazzire e non lasciarsi prendere dal panico.

  • La gravidanza è un mondo a se'

La prima cosa da considerare è che siamo incinte, quindi fisiologicamente a pezzi e piene di piccoli e grandi disturbi che presumibilmente cesseranno dopo il parto. Ora come ora è normale vedere tutto più nero di quello che è, ma teniamo presente che ad un paio di mesi dalla nascita saremo molto più in forma e avremo più energie.

  • Nessuno pretende i miracoli

Gestire due bambini piccoli è in gran parte una questione di un'organizzazione che, per forza di cose, dovremo maturare col tempo. All'inizio sarà il caos: il primogenito sarà spaesato, geloso, probabilmente più capriccioso e/o più vivace, il piccolo bisognoso di tranquillità come tutti i neonati, e queste due esigenze diametralmente opposte si scontreranno… anche perché entrambi avranno un enorme bisogno di noi. Facciamo un bel respiro e non pretendiamo da noi stesse che tutto sia subito perfetto. Dobbiamo prendere il ritmo e incanalarci in una routine che man mano ci permetterà di fare tutto - e di tirare ogni tanto qualche respiro.

  • Ragioniamo per priorità

Se il pavimento di casa è diventato una specie di discarica, beh, facciamo finta di non vederlo, o chiediamo aiuto a qualcuno. Accettiamo il fatto che non riusciremo da subito a fare tutto quello che facevamo prima: ora c'è un neonato in casa! Un esserino che assorbe molto tempo, impegno, energie mentali e fisiche. L'ansia di perfezionismo va necessariamente tenuta a bada, o rischiamo di scoppiare.

  • Il momento è unico

Si tratta di un momento unico in termini di caos e disorganizzazione, ma anche di bellezza, di emozione.

Sembra un paradosso forse, ma avete mai pensato di dovervela godere? Dopo i giorni in ospedale siete finalmente a casa con i vostri due gioielli, un bambino ancora piccolo e un neonato che vede il mondo per la prima volta. Non temete di passare ore e ore sul divano con loro due: un giorno penserete che sono state comunque troppo poche.

  • Il papà

E il papà? Si, quel signore che rientra ogni sera e costituisce un'enorme zavorra aggiuntiva, con le sue camicie da stirare e il suo vizio di aggiungere disordine al disordine? Quello sarebbe il padre dei nostri figli. E nelle nostre giornate caotiche a volte diventa trasparente: arriva a casa e gli molliamo il pupo in braccio, insultandolo se ha la pretesa di farsi una doccia. Abbiamo bisogno del suo aiuto, ma c'è modo e modo di chiederlo: e fare le cose insieme ci aiuterà ad assestarci prima e meglio nella nostra nuova e meravigliosa situazione familiare.

  • Gli altri

Tutti abbiamo un'amica che a due settimane dal parto si è presentata ad un happy hour perfettamente vestita e truccata, trascorrendo poi tutta la sera a divertirsi e fare conversazione. Ok, dimentichiamola. Letteralmente. Non stiamo facendo la gara con nessuno, ed è perfettamente inutile, oltre che controproducente, calcare la mano e prendere impegni che al momento sono al di sopra delle nostre forze. Gli altri capiranno, i veri amici resteranno, gli altri pazienza. Vi ci vogliono sei mesi per ritrovare la voglia di impugnare un rossetto? Beh, non è esattamente un crimine contro l'umanità.
 

  • Chiedere

Avete dato alla luce un bambino, per cui avete il sacrosanto diritto di sedervi, focalizzare ciò di cui avete bisogno in questo momento, e chiederlo. Può essere  un pasto fuori una volta alla settimana, o delegare a vostro marito o qualcun altro una specifica mansione domestica (le pulizie, la spesa, il bucato…) o ancora un pomeriggio ogni tanto solo per voi.

Se esprimerete il vostro bisogno con chiarezza e senza alcun tono polemico o vittimistico, resterete sorprese dalla disponibilità delle persone che vi vogliono bene a darvi una mano

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