Come gestire l'arrivo del secondo figlio
Siamo incinte di un fratellino o di una sorellina e, per quanto sia stata una scelta ben ponderata, a volte ci prende il panico e ci chiediamo come gestire l'arrivo del secondo figlio? Ecco qualche consiglio per non impazzire e non lasciarsi prendere dal panico.
- La gravidanza è un mondo a se'
La prima cosa da considerare è che siamo incinte, quindi fisiologicamente a pezzi e piene di piccoli e grandi disturbi che presumibilmente cesseranno dopo il parto. Ora come ora è normale vedere tutto più nero di quello che è, ma teniamo presente che ad un paio di mesi dalla nascita saremo molto più in forma e avremo più energie.
- Nessuno pretende i miracoli
Gestire due bambini piccoli è in gran parte una questione di un'organizzazione che, per forza di cose, dovremo maturare col tempo. All'inizio sarà il caos: il primogenito sarà spaesato, geloso, probabilmente più capriccioso e/o più vivace, il piccolo bisognoso di tranquillità come tutti i neonati, e queste due esigenze diametralmente opposte si scontreranno… anche perché entrambi avranno un enorme bisogno di noi. Facciamo un bel respiro e non pretendiamo da noi stesse che tutto sia subito perfetto. Dobbiamo prendere il ritmo e incanalarci in una routine che man mano ci permetterà di fare tutto - e di tirare ogni tanto qualche respiro.
10 cose da sapere prima di fare il secondo figlio
vai alla gallerySiete in procinto di tentare di avere un secondo bambino? Ecco dieci cose da sapere
- Ragioniamo per priorità
Se il pavimento di casa è diventato una specie di discarica, beh, facciamo finta di non vederlo, o chiediamo aiuto a qualcuno. Accettiamo il fatto che non riusciremo da subito a fare tutto quello che facevamo prima: ora c'è un neonato in casa! Un esserino che assorbe molto tempo, impegno, energie mentali e fisiche. L'ansia di perfezionismo va necessariamente tenuta a bada, o rischiamo di scoppiare.
- Il momento è unico
Si tratta di un momento unico in termini di caos e disorganizzazione, ma anche di bellezza, di emozione.
Sembra un paradosso forse, ma avete mai pensato di dovervela godere? Dopo i giorni in ospedale siete finalmente a casa con i vostri due gioielli, un bambino ancora piccolo e un neonato che vede il mondo per la prima volta. Non temete di passare ore e ore sul divano con loro due: un giorno penserete che sono state comunque troppo poche.
- Il papà
E il papà? Si, quel signore che rientra ogni sera e costituisce un'enorme zavorra aggiuntiva, con le sue camicie da stirare e il suo vizio di aggiungere disordine al disordine? Quello sarebbe il padre dei nostri figli. E nelle nostre giornate caotiche a volte diventa trasparente: arriva a casa e gli molliamo il pupo in braccio, insultandolo se ha la pretesa di farsi una doccia. Abbiamo bisogno del suo aiuto, ma c'è modo e modo di chiederlo: e fare le cose insieme ci aiuterà ad assestarci prima e meglio nella nostra nuova e meravigliosa situazione familiare.
- Gli altri
Tutti abbiamo un'amica che a due settimane dal parto si è presentata ad un happy hour perfettamente vestita e truccata, trascorrendo poi tutta la sera a divertirsi e fare conversazione. Ok, dimentichiamola. Letteralmente. Non stiamo facendo la gara con nessuno, ed è perfettamente inutile, oltre che controproducente, calcare la mano e prendere impegni che al momento sono al di sopra delle nostre forze. Gli altri capiranno, i veri amici resteranno, gli altri pazienza. Vi ci vogliono sei mesi per ritrovare la voglia di impugnare un rossetto? Beh, non è esattamente un crimine contro l'umanità.
- Chiedere
Avete dato alla luce un bambino, per cui avete il sacrosanto diritto di sedervi, focalizzare ciò di cui avete bisogno in questo momento, e chiederlo. Può essere un pasto fuori una volta alla settimana, o delegare a vostro marito o qualcun altro una specifica mansione domestica (le pulizie, la spesa, il bucato…) o ancora un pomeriggio ogni tanto solo per voi.
Se esprimerete il vostro bisogno con chiarezza e senza alcun tono polemico o vittimistico, resterete sorprese dalla disponibilità delle persone che vi vogliono bene a darvi una mano