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La "corsa" di una mamma e di un papà
Ho un figlio di un anno e mezzo e l'ho fatto con mia moglie. Non è stato complicato, anzi, una robetta piacevole di ritorno da un mercatino d'antiquariato. Era domenica e subito dopo ci siamo finiti la crostata con la marmellata di visciole, quella di sua nonna. Avevamo fame e ne ha mangiata più Lei, me lo ricordo bene, ma ci stava, era di sua nonna in fondo.
Insomma abbiamo fatto un figlio insieme, io e Lei, nonostante non avessimo mai fatto prima nemmeno un timballo di patate. Lei è diventata mamma, io papà. Solo che Lei lo ha portato nove mesi in pancia e le si sono gonfiati i piedi, e ha visto il suo corpo deformarsi di giorno in giorno, e non dormiva bene, e ha sofferto come un animale per un sacco di ore di travaglio senza epidurale, e ha avuto i punti lì sotto per un po' tanto che usava la ciambella per sedersi, e ha allattato in ore improbabili della notte, e ha dovuto sorbirsi consigli e prediche da chiunque.
A me, invece, non dicevano mai niente, e stavo alla grande, e non avevo nessuno attaccato al capezzolo. Insomma devo ammettere che i primi tempi Lei era in netto vantaggio, andava veloce e io provavo a starle dietro, cercando di recuperare terreno. Abbiamo imparato insieme però, a cambiare pannolini, a interpretare un pianto, a costruire una torre con i lego.
Ci siamo trovati a correre uno accanto all'altra, nonostante Lei avesse sulle gambe qualche giro in più di me. Mi ha aspettato o sono io che ho accelerato. Non mi ha mai fatto sentire il rumore del respiro affannoso, non mi ha mai detto che era stanca, mi ha chiesto di allacciarle le scarpe però, è capitato che ci siamo dovuti baciare per riprendere fiato.
Ecco, oggi nostro figlio, quindi, ha due genitori, sulla stessa pista, che corrono, sudano, sono più allenati, ma non sanno ancora dove stanno andando a volte. Fanno la staffetta con i nonni, spesso, ma in gara ci sono loro. Che poi non è proprio una gara.
E ok che Lei è la mamma, e si sa che le mamme son sempre le mamme. Ma io sono il papà. L'abbiamo fatto insieme, nostro figlio. E non ci sono esclusive particolari, ognuno fa il genitore come può. Tipo la notte ci svegliamo a turno, la pappa la prepara chi arriva prima dal lavoro, la mattina lo porto io all'asilo, il pomeriggio lo riprende Lei. Stamattina per esempio, io sono andato a fargli il vaccino, e Lei al Caf per i documenti del bonus bebè. Da me era pieno di donne, da Lei di uomini. E ci è venuto da ridere, e abbiamo ripreso la corsa.
Video: Fare il genitore è correre, senza sapere dove andare (a volte)
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