In questo articolo
Quando si possono avere rapporti dopo il parto
Dopo il parto una domanda che ci si può porre è: quando si può ricominciare ad avere rapporti? La neomamma potrebbe avere timore di sentire dolore, sentirsi stanca a causa del post parto e dell'allattamento così da propendere per evitare il sesso. Per rinnovare l'intimità con il partner può essere utile capire cosa aspettarsi, quali sono i tempi e le difficoltà che si possono presentare nel riprendere la vita sessuale. L'Ipsico, istituto di psicologia e psicoterapia comportamentale e cognitiva, consiglia in genere di riprendere ad avere rapporti con il proprio compagno dopo circa quaranta giorni dal parto, per permettere ai tessuti di ritornare alla normalità, soprattutto se sono stati praticati punti di sutura. Un altro suggerimento, prima di riprendere i rapporti, è quello di fare una visita dal ginecologo per un controllo specifico.
I rapporti dopo il sesso fanno male?
Riguardo al dolore durante un rapporto sessuale, la dottoressa Raffaella Di Pace, ginecologa e sessuologa di Humanitas San Pio X, segnala che i cambiamenti ormonali dopo il parto provocano secchezza vaginale e questo potrebbe causare disagi durante il sesso. Anche la guarigione da un'episioraffia o da lacerazioni perineali, possono provocare dolore. Per alleviare i fastidi si può vuotare la vescica o fare un bagno caldo per essere più rilassate prima dell'intimità con il partner. Se dopo il rapporto si sente bruciore, si può fare un bidet con acqua fresca o applicare creme emollienti e lenitive che diano velocemente sollievo. In caso di secchezza vaginale, il ginecologo potrebbe prescrivere un lubrificante. La gravidanza, il travaglio e un parto vaginale possono allungare o danneggiare i muscoli del pavimento pelvico, che sostengono l'utero, la vescica, l'intestino tenue e il retto. In questo caso, potrebbe essere utile la riabilitazione del pavimento pelvico per tonificare i muscoli pelvici.
Quali fattori ritardano la ripresa dell’attività sessuale dopo il parto
Secondo una recente indagine del Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne condotta su oltre 1500 neomamme occorrerebbero almeno dalle 6 alle 24 settimane per tornare ad avere rapporti intimi con il partner.
Tra i fattori che più tendono a ritardare la ripresa dell'attività sessuale ci sono il parto cesareo, l'uso di attrezzi medici per favorire l'espulsione del bambino o le incisioni perineali. La difficoltà di riprendere la vita sessuale è un problema molto diffuso nelle neo-mamme, in particolare si teme di sentire dolore. Le statistiche riportano che circa il 50% delle donne, a tre mesi del parto, sente dolore durante il sesso e circa il 25% a sei mesi dal parto.
Perché il desiderio non torna
Dopo il parto, soprattutto nel caso del primo figlio, la donna potrebbe sentirsi totalmente investita dal suo ruolo di madre da mettere in secondo piano tutto il resto, anche la propria sessualità. Inoltre, soprattutto se si allatta al seno, è normale la sensazione che il proprio corpo sia a disposizione, in modo esclusivo, del bebè. Il seno di una donna che allatta, inoltre, perde latte in abbondanza in presenza di eccitazione sessuale perché aumenta l'ossitocina in circolo, e questo può destare imbarazzo durante un rapporto. Altro blocco potrebbe derivare dal timore che il corpo non sia più così attraente agli occhi del partner. Inoltre l'elevato livello di prolattina, che è l'ormone legato alla produzione del latte, riduce ulteriormente la libido e provoca la secchezza vaginale che rende sgradevole la penetrazione. Il disinteresse può anche essere accresciuto dalla paura di rimanere incinta di nuovo.
Cosa fare per ritrovare l’intimità con il partner
Ancora più dei rapporti sessuali in sé è importante recuperare l'intimità con il partner, in primo luogo, parlando insieme dei propri dubbi, timori e di ciò che può far sentire a disagio come il fatto che non ci si senta sexy o la paura di avvertire dolore. Altri suggerimenti per un ritorno alla coppia sono:
- Non allarmarsi se non si ha subito desiderio di avere contatti fisici
- Cercare di capire le esigenze e le preoccupazioni del partner: anche l'altro può sentirsi escluso dal rapporto simbiotico madre-bambino o essere frenato dall'idea di un possibile rifiuto o aver paura di fare del male alla compagna
- Riprendere con gradualità i contatti: l'intimità può essere mantenuta anche con coccole e carezze che non prevedono la penetrazione; con massaggi, cenette e momenti romantici
- Avere pazienza: il corpo ha bisogno di diversi mesi per tornare in forma ma l'importante è, col tempo, riuscire a ritagliarsi degli spazi per la cura personale
- Fare attenzione ai segni e ai sintomi della depressione post-partum: forti sbalzi d'umore, perdita di appetito, stanchezza eccessiva e mancanza di gioia di vivere possono sfociare anche in un allontanamento dalle occasioni di intimità con il partner. In questo caso, è utile rivolgersi tempestivamente a un medico esperto o al proprio ginecologo per risolvere il problema e ritrovare il giusto equilibrio personale.