Su richiesta di Pierpaolo Sileri, Sottosegretario di Stato alla Salute, è stato creato presso il Ministero della Salute un "Tavolo tecnico per la ricerca e formazione nella prevenzione e cura dell'infertilità".
L'iniziativa riunisce vari esperti accademici e clinici per fornire un approccio multidisciplinare sui diversi temi che riguardano l'infertilità e la procreazione assistita. "L'obiettivo è individuare nuove proposte per migliorare il percorso di prevenzione e cura dell'infertilità e l'accesso omogeneo ai trattamenti sul territorio" ha spiegato il Sottosegretario Pierpaolo Sileri.
In questo articolo
Infertilità in Italia: nasce il Tavolo Tecnico
Secondo alcuni studi nei Paesi in cui una parte del Pil è dedicata al sostegno delle famiglie (ad esempio Francia, Svezia e Regno Unito) la fecondità è elevata. Per poter sostenere le nascite è dunque fondamentale sostenere al meglio l'occupazione femminile, favorendo la maternità con strumenti idonei. Osservando l'Italia, le coppie hanno 1,24 figli, quando ne vorrebbero 2.
L'onorevole Beatrice Lorenzin, che fa parte della V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, partecipando al talk show conclusivo, con la moderazione dalla giornalista Benedetta Rinaldi, ha spiegato che «la denatalità è il risultato di una molteplicità di fattori e quindi va affrontata su fronti molteplici: quello della procreazione medicalmente assistita è un tema di salute che per essere affrontato seriamente necessita innanzitutto un urgente aggiornamento del tariffario dei Lea e delle conseguenti coperture economiche per cui io presento un emendamento ad ogni legge di bilancio. Ma anche le politiche sociali di sostegno alle famiglie sono importanti come lo sono anche la comunicazione e l'educazione continue utili a mantenere alta l'attenzione sul problema della natalità ma anche sulla consapevolezza e preservazione della propria fertilità, sia essa maschile che femminile».
Cosa accade in Italia
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) reputa l'infertilità come una patologia.
La considera come l'assenza del concepimento dopo 12 o 24 mesi di rapporti sessuali regolari, mirati e non protetti. In Italia l'infertilità riguarda il 15% circa delle coppie mentre, in tutto il mondo, il 10-12%.
Le cause
Secondo i dati raccolti nel Registro, nel 2017 oltre 78mila coppie hanno scelto di rivolgersi ai centri di Pma per procreare. Nel 41% con una diagnosi d'infertilità femminile e nel 23,6% per via di una infertilità maschile. Nel 18,9% casi per un'infertilità sia femminile che maschile. Nel restante 16,6% la causa dell'infertilità non è stata individuata.
Prima della diffusione del Covid-19 circa una coppia infertile su quattro non prendeva in considerazioni cure e diagnosi riguardanti l'infertilità maschile. Nel corso del lokdown inoltre la situazione è ulteriormente peggiorata. Una coppia su due dunque non si è rivolta al proprio andrologo con il rischio di sterilità. A segnalarlo i componenti dellaSocietà italiana di andrologia (Sia), in attesa della Conferenza della Sia sull'infertilità maschile.
Le cause di infertilità nell'uomo sono di vario tipo:
- fumo
- obesità oppure eccessiva magrezza
- differenti sostanze ambientali
- sedentarietà
- troppa attività fisica
Fra le cause maggiori di infertilità, sia femminile che maschile troviamo le infezioni sessualmente trasmesse.
Nelle donne sono aumentate:
- le alterazioni tubariche
- le patologie infiammatorie pelviche
- i fibromi uterini
- l'endometriosi
- le alterazioni ormonali
Negli uomini sono invece aumentate situazioni che:
- variano la produzione ormonale
- provocano una riduzione del testosterone
- cambiano struttura e funzione del testicolo, come il varicocele, il criptorchidismo, le malformazioni genitali, le infiammazioni testicolari e le patologie prostatiche.
Fonti articolo: Salute.Gov, Istituto Superiore di Sanità