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Genitori ma non solo: la coppia, cuore della famiglia

di Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - 20.06.2023 Scrivici

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La coppia coniugale e poi genitoriale, può essere intesa come il cuore di una famiglia, sede dei sentimenti, del desiderio, del coraggio

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La coppia, cuore della famiglia

Il viaggio che porta alla nascita di una nuova vita è così travolgente e denso di emozioni che, talvolta, non sembra essere una tappa di un percorso iniziato molto tempo prima e che interessa e coinvolge anche chi l'ha desiderata, aspettata e accolta nel mondo: i genitori. Tutta l'attenzione è concentrata in quell'istante, su chi nasce e su ciò che riserverà il futuro ora che si è… uno in più!

In realtà però, prima che nasca un bambino, nascono dei genitori; prima dei genitori, la coppia; prima della coppia, il singolo.
Diventare genitore ed essere famiglia è un processo in divenire, né scontato né immediato, il cui inizio si può ricondurre a quando, da piccoli, si osservano i nostri genitori mentre si prendono cura di noi o dei nostri fratelli, a quando a nostra volta iniziamo ad avere premura di qualcuno o di qualcosa, o ancora, a quando si gioca a "mamma e figlia" con le bambole e i pari.

Il tutto si concretizza maggiormente nel momento in cui, da più grandi, si incontra un'altra persona e, insieme, si decide di iniziare un progetto di vita che spesso prevede, tra i diversi "obiettivi", anche quello di diventare genitori. Nonostante il percorso sia molto lungo, è nel momento in cui nasce il figlio che si inizia ad essere considerati e chiamati "genitori", nello specifico, "mamma" e "papà". Oltre all'emozione unica di questo momento, ben presto ci si accorge che il progetto genitoriale implica inevitabilmente nuovi equilibri, dinamiche e impegni, come ad esempio: cambiare i pannolini, scaldare il biberon, svegliarsi di notte, controllare che la pappa non sia né troppo calda né troppo fredda ecc.

La genitorialità? Non sempre un "gioco da ragazzi"

La genitorialità non è sempre e per tutti considerata come viene spesso descritta e rappresentata: un "gioco da ragazzi".

L'incontro con il proprio figlio, il cambiamento di stile di vita, le responsabilità potrebbero portare il genitore a sentirsi insicuro ed appesantito portandosi a chiedere: sto facendo la cosa giusta?

Se ci si aspetta la risposta dalla società in cui siamo, nello sguardo distratto della maggior parte delle persone, spesso ci si ritrova a confrontarsi con una visione troppo generale e poco pratica di cosa voglia dire "essere" e "fare" i genitori. Ciò può portare ad eccessive semplificazioni che nascondono la specificità di ogni componente dietro al ruolo che ricopre nella famiglia e nel contesto in cui vive. Se questo può apparire talvolta scontato, è necessario averne sempre consapevolezza per cercare di preservare la famiglia come luogo di tutela dell'unicità di ogni suo membro. Garantire la specificità permette di creare lo spazio nel quale è possibile sentirsi al sicuro, non solo per il profondo legame di appartenenza che unisce i componenti, ma perché ascoltati e sostenuti in quanto soggetti.

Se ci si affida alla rappresentazione generale, la genitorialità potrebbe anche essere vista come "un gioco da ragazzi", ma non sempre sarà, e non è per tutti, così.
Se essere genitori è difficile, lo è forse ancora di più essere realmente e profondamente compresi; il partner, in questo, viene ad essere un alleato e confidente fondamentale per riuscire a far fronte a tutte le sfide di ogni giorno.
Non è un caso se, prima di scegliere di diventare genitori, si sceglie sovente di essere coppia avendo la possibilità, tra le altre, di condividere pensieri, paure, desideri e preoccupazioni legati all'arrivo di un figlio e oltre! In questo senso, la coppia coniugale e poi genitoriale, può essere intesa come il cuore di una famiglia, sede dei sentimenti, del desiderio, del coraggio, della dedizione e dell'entusiasmo.

Famiglia: un concetto da costruire insieme

Famiglia è quindi un concetto da costruire insieme, un passo alla volta, cercando di trovare tempo e spazio per attenzioni anche verso se stessi e il compagno di avventura. Se a volte può essere sentito solo come un impegno in più, che si aggiunge agli altri, è possibile però che questa cura, quest'attenzione, in seguito promuovano una posizione di in-contro nel confronto (e non invece di s-contro) nell'affrontare questioni "calde" e preoccupazioni della famiglia.

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