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Condilomi genitali
I condilomi genitali sono uno dei tipi più comuni di infezioni a trasmissione sessuale. Basti pensare che, secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità, in Italia la condilomatosi genitale è la malattia sessualmente trasmessa più diffusa. In particolare, le diagnosi di condilomi anogenitali hanno mostrato una maggiore proporzione nei soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni rispetto a quelli di età superiore (42,7% contro il 37,8%), sia nelle donne che negli uomini. Il rapido aumento dei casi, che si osserva dal 2004, potrebbe essere attribuibile alla campagna vaccinale anti-Hpv (Human Papilloma Virus) per le adolescenti, che ha sollecitato una maggiore attenzione nei confronti delle patologie correlate all'infezione.
Cosa sono i condilomi genitali
Quando si parla di condilomi genitali ci si riferisce a escrescenze, simili a verruche, che fanno la loro comparsa nelle aree genitali, sia femminili che maschili. Sono distribuite sulla cute della zona perianale, perineale e della vulva, e possono avere una grandezza variabile, da pochi millimetri fino a raggiungere le dimensioni di alcuni centimetri, assumendo un aspetto cosiddetto a "cresta di gallo", se non addirittura a "cavolfiore".
Le sedi in cui si distribuiscono i condilomi genitali sono diverse a seconda del sesso:
- nella donna, i condilomi si localizzano sui genitali esterni, nella vagina, a livello della cervice uterina e intorno o dentro l'ano
- nell'uomo, i condilomi genitali possono essere ben visibili sul glande, sullo scroto, intorno o dentro l'ano
Come si sviluppano i condilomi genitali
A causare i condilomi genitali sono alcuni sottotipi di Papillomavirus umano (HPV), nel 90% dei casi si tratta dei tipi 6 e 11. Nella maggior parte dei casi, questa patologia si sviluppa attraverso il contatto diretto cute-cute durante il rapporto sessuale con un partner infetto. Tuttavia, si stima che solo una "piccola percentuale" delle persone infettate dall'HPV genitale sviluppi le verruche genitali. Ma attenzione: tutte le persone infette sono in grado di trasmettere il virus. Inoltre, alcuni ceppi virali possono trasformare il condiloma da lesione benigna in lesione maligna.
Segnali e sintomi dei condilomi genitali
Le verruche genitali possono essere così piccole e piatte da essere invisibili a occhio nudo. Solitamente non causano dolore né particolari fastidi, mentre a volte possono manifestarsi con prurito, bruciore o un lieve dolore.
I segni e i sintomi dei condilomi genitali comprendono:
- piccoli rigonfiamenti color carne, marroni o rosa nell'area genitale
- una forma a cavolfiore causata da più verruche vicine tra loro
- prurito o fastidio nell'area genitale
- sanguinamento durante i rapporti sessuali
Come prevenire i condilomi genitali
Come per tutte le malattie a trasmissione sessuale, è fondamentale utilizzare il profilattico, onde evitare il rischio di contrarre i condilomi genitali, in particolare se si hanno rapporti non protetti con più partner o con un partner di cui non si conosca la storia sessuale.
Benché attualmente esistono vaccini che proteggono dai vari tipi di papilloma virus, che possono essere responsabili del cancro della cervice uterina, è bene sapere che tale vaccino non ha effetti terapeutici: ciò vuol dire che è valido solo come strumento di prevenzione. Per questo motivo, la vaccinazione contro il papilloma virus è raccomandata, in Italia - e offerta gratuitamente - a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di 6 mesi, mentre se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.
Per le donne a partire dai 25 anni di età, anche se vaccinate, è inoltre fondamentale aderire ai programmi di screening cervicale, che prevedono gratuitamente il Pap-test e il test per la ricerca del HPV-DNA, efficaci nel garantire una diagnosi precoce, consentendo di intervenire prima che la malattia evolva.
Condilomi genitali: come si curano
I condilomi genitali possono guarire spontaneamente, in un tempo di 6-12 mesi, soprattutto nelle donne giovani. Tuttavia il trattamento è altamente consigliato per ridurre la diffusione dell'infezione.
Tra i farmaci, il più usato è l'Imiquimod, noto come Aldara, una crema topica immunomodulatrice che viene applicata sulla zona interessata. Generalmente il medico può consiglairla quando le lesioni sono piccole o iniziali, tuttavia può provocare diversi disturbi, infezioni fungine o sintomi simil-influenzali.
Se però le lesioni sono diffuse o più grandi, c'è la possibilità di ricorrere alla terapia chirurgica, che comporta l'asportazione di tutte le lesioni visibili. Tuttavia è importante sottoporsi anche in seguito a controlli periodici perché le recidive sono frequenti, così come è fondamentale continuare a utilizzare il profilattico durante i rapporti sessuali. Il successo del trattamento dipende dall'estensione della lesione, dalla sede e dallo stato immunitario della persona che ha contratto l'infezione.