Amare più il marito dei figli
“Amo più mio marito dei miei figli”. Qualche anno fa a lanciare questa dichiarazione provocatoria fu Ayelet Waldman che sulle pagine del New York Times scriveva
Se una buona madre è una che ama il suo bambino più di chiunque altro al mondo io non sono una buona madre. Infatti sono una cattiva madre. Amo mio marito più dei miei figli
Aylet è una scrittrice, mamma di 4 figli e innamorata perdutamente di suo marito, lo scrittore Michael Chabon. Dopo essere stata ricoperta di insulti per il suo articolo apparso su uno dei più importanti quotidiani statunitensi, decise di rispondere con fermezza scrivendo un pamphlet dal titolo Bad Mother nel quale, con ironia e sicurezza, rispondeva alle critiche che le erano state mosse.
Aylet è convinta che queste critiche siano frutto di un’insicurezza di base che caratterizza le altre madri, alla perenne ricerca di una perfezione che non esiste e che è scandita nei dettagli dai modelli sociali e culturali imposti. La brava mamma è allegra, non si lamenta, gioca con i figli, si prende cura della loro igiene, alimentazione e salute, non è mai stanca di fare sesso.

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Un modello impossibile cui ambire che però sembra essere l’obiettivo di molte. Irraggiungibile.
La buona madre è una creatura di fantasia, il guaio è che continuiamo a misurarci con questo modello e ad alimentare le ansie di prestazione
Oggi a riprendere l’argomento è Amber Doty che su YourTango ha raccontato la sua verità:
ho imparato un'importante lezione: mio marito deve sempre avere la priorità sui figli. Non mi fraintendete, amo i miei ragazzi e farei qualunque cosa per loro. Ma amo di più mio marito
Perché questa dichiarazione? Amber è convinta che se ci si impegna seriamente per mantenere viva, appassionata e sana la propria relazione di coppia ne gioverà l’intera famiglia e si educheranno i figli all’amore, al rispetto per il partner.
Insomma, si darà un esempio chiaro e concreto di quali sono i propri valori.
Inoltre presto i figli cresceranno, vivranno la loro vita e se ne andranno e aver investito in modo costruttivo sulla propria relazione coniugale significherà aver costruito qualcosa che ci si ritroverà per tutta la vita, anche quando si resterà soli in casa.
In queste dichiarazioni di Amber in fondo non c’è nulla di strano. Giusto amare il proprio compagno ed impegnarsi per non allontanarsi e per non far naufragare il proprio matrimonio in un mare di noia, routine, impegni familiari.
Ma Amber racconta un’altra storia: quando dice alle altre mamme qual è il suo pensiero le reazioni sono di stupore, a volte di sdegno. Secondo Amber perché questa sua presa di posizione non rispetta la regola aurea della maternità, secondo la quale essere un buon genitore significa sacrificare tutto per la felicità ed il benessere dei figli.
Mettere da parte i nostri bisogni per soddisfare i loro è un requisito indispensabile ma, perdonatemi, non fa per me.
Eppure Amber non fa altro che seguire i consigli della maggior parte degli esperti che spesso, intervistati su cosa sia importate nell’ambito familiare e coniugale, consigliano di mantenere viva la passione e la gioia di stare insieme al proprio marito. E anche di dare priorità al marito invece che ai figli.
io ritengo che l'impegno nella relazione con mio marito possa essere di beneficio per l'intera famiglia. Mettere al primo posto le sue necessità, farà diminuire le possibilità di divorzio, facendo in modo che i nostri bambini crescano con entrambi i genitori
spiega Amber che è anche convinta che con questo approccio si darà ai figli l’esempio concreto e quotidiano di cosa sia la felicità matrimoniale.
Un insegnamento che vale più di mille parole sull’amore e sul rispetto.
E anche Aylet in fondo mira a questo obiettivo: dopo aver avuto un infanzia infelice a causa del matrimonio in crisi dei suoi genitori ha deciso che per i suoi figli vuole cose diverse. Per questo è sicura che la relazione coniugale rivesta una primaria importanza