Trekking e bambini
Che siate o meno camminatori, magari con l'arrivo di un figlio vi è venuta voglia di sperimentare le camminate, o forse ve l'ha consigliato il pediatra: l'aria fresca fa bene, la natura aiuta a rilassarsi e si dorme meglio. Qualsiasi sia il motivo, vediamo insieme tutto quello che c'è da sapere su trekking e bambini.
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Camminare coi bambini
Con trekking si identifica un'escursione turistica o sportiva a piedi, solitamente effettuata su sentieri in montagna, oppure in campagna. Insomma, non è la classica passeggiata, ma una vera e propria camminata che spesso prevede percorsi e può essere considerata uno sport. I bambini possono essere coinvolti fin dalla nascita nelle camminate dei genitori, a patto che si rispettino alcuni parametri, come l'età del piccolo e i percorsi scelti.
A che età fare trekking coi bambini
Non esiste un limite di età per portare con sé i bambini durante il trekking! Come dicevamo, è importante però tenere conto sia dell'età di vostro figlio che del percorso che volete fare, oltre a essere adeguatamente attrezzati sia per la stagione che per il paesaggio. Insomma, pensare di andare a fare trekking con un passeggino o senza scarpe adatte per i bambini è fuori discussione, ma se si considerano questi aspetti e si organizza tutto nel dettaglio potete portare con voi anche i neonati più piccoli!
Trekking e neonati
I neonati, anche di pochi giorni, possono essere portati con sé durante il trekking. Bisogna però scegliere percorsi adatti, nonché rispettare alcune regole per rendere la camminata piacevole per tutti e soprattutto non pericolosa. In particolare, ricordatevi di:
- dotarvi di un marsupio sicuro, per la vostra schiena e per il bambino
- scegliere un percorso facile, in pianura, in cui non rischiate di cadere e non abbiate bisogno di usare le mani
- evitate di fare trekking in estate e nelle ore più calde, preferite le stagioni fresche o la mattina molto presto
- procuratevi tutto il necessario, come crema solare, spray anti insetti, cappellino e, se non allattate, ricordatevi di portare con voi quanto serve per nutrire vostro figlio
In linea generale, coi bambini piccoli è bene fare camminate su terreni pianeggianti, che non vi mettano in pericolo.
È inoltre importante non salire troppo in quota: al di sotto dei due anni sarebbe meglio non superare i 2000 metri di altitudine, meglio ancora 1500.
Trekking e bambini
Quando i bambini crescono e camminano potreste avere la tentazione di portarli con voi a camminare, ma attenzione: non sono ancora pronti per affrontare lunghi percorsi. Fino ai 3-4 anni può essere utile metterli in uno zaino sulla schiena, e alternare momenti di passeggiata ad altri in cui li portate. Come per i più piccoli, vale la regola di sentieri sicuri e pianeggianti, e di procurarsi l'attrezzatura adeguata, in questo caso comprensiva di abbigliamento tecnico e in particolare scarpe.
Se li abituate fin da piccoli a camminare, verso i 4-5 anni inizieranno a seguirvi, ma è solo quando saranno un pochino più grandi che apprezzeranno veramente le gioie del trekking. Può essere utile, per non farli fermare, organizzare dei modi per intrattenerli che siano anche istruttivi: contare i passi fino al prossimo bivio, contare le specie di alberi, cercare gli uccelli, avvistare dei nidi, raccogliere dei sassi e molto altro ancora. Se i bambini si sentono coinvolti, chiacchierano e giocano camminano senza problemi!
Fare trekking coi bambini è un'attività perfetta da condividere in famiglia, fin dalla tenerissima età. Stare a contatto con la natura fa bene alla salute e all'umore, e per i bambini più grandi può rappresentare un primo passo verso l'autonomia. Ricordatevi soltanto di scegliere sentieri adeguati e di dotarvi di tutta l'attrezzatura necessaria in base all'età, alla stagione e al paesaggio.