Quando si hanno dei bambini in famiglia spesso alcuni argomenti vengono considerati tabù. Non se ne parla, perchè anche il semplice parlarne crea imbarazzo e disagio e si crede che rimandando l'argomento prima o poi i bambini imparino da soli, magari in modo sbagliato.
Vediamo quali possono essere i tabù più diffusi.
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Sesso: fidanzamento, matrimonio, amore. I bambini cominciano presto a fare domande scomode. Ed è meglio dare risposte semplici, modulate in base alla loro età. Come nascono i bambini? certamente non sotto un cavolo, ma dall'amore di mamma e papà. E quando si fanno un po' più grandicelli è importante iniziare a introdurre il concetto di un semino che incontra un ovetto, per poi passare a parlare del sesso, della contraccezione, della masturbazione, senza imbarazzi e con la massima disponibilità e senza forzare i ragazzi. Alle ragazzine intorno ai 10 anni è importante parlare delle prime mestruazioni (LEGGI), per poi passare, con gli anni, a parlare del concepimento e della contraccezione. Così come i maschietti vanno educati alla contraccezione e al rispetto per la donna. Insomma, l'educazione sessuale va iniziata in famiglia e non bisogna aspettare troppo perchè oggigiorno i bambini crescono in fretta e se gli stimoli che ricevono dall'esterno non vengono modulati dai genitori si rischia di crescere teenager con un pessimo rapporto con il sesso.
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Soldi: perchè le persone hanno difficoltà parlare di soldi? Forse perchè temono il confronto tra una posizione e l'altra, oppure perchè non vogliono dare l'impressione di essere troppo benestanti o, al contrario, troppo poveri. Ma i soldi fanno parte della vita ed è giusto parlare con i bambini del valore del denaro (LEGGI). Quanto guadagnano mamma e papà può non essere un argomento rilevante, ma spiegar loro che lavorare serve a guadagnare del denaro per fare la spesa, fare le vacanze, comprare un giocattolo o lo zainetto per la scuola è davvero importante. Per far sì che i bambini non crescano con l'idea che tutto gli è dovuto e per insegnargli sin da piccoli quanto sia importante dare il giusto valore al denaro, ma anche per dimostrargli che non bisogna valutare le persone in base a quanti soldi hanno.
La morte: l'argomento è davvero tabù. E rischia di restare inevaso a lungo, almeno fino a quando il bambino non comincia a fare domande su dove è finito il pesciolino rosso o addirittura fino a quando non viene a mancare una persona cara. Come spiega l'esperta "in generale, non basta dire quello che è successo perché un bambino faccia i conti con una perdita (neanche per gli adulti funziona così); è necessario poter tornare sull’accaduto in più momenti e condividere la mancanza, il sentimento di abbandono (che sicuramente una nipotina prova), la tristezza, con qualcuno che è disponibile ad accogliere tutto questo e che non ne sia spaventato" (LEGGI).
E nella vostra famiglia ci sono dei tabù?